“Forlì è una città dormitorio” dicevano in tanti fino a poco tempo fa. “D’estate c’è troppo rumore, non si dorme più” contestano ora i residenti, soprattutto del centro storico. Nel mirino di quest’ultimi soprattutto i rumori provocati i mercoledì sera dalla manifestazione ‘Forlì nel cuore’. Ma non solo. Per non parlare anche della musica proveniente ‘dall’Isola dei conigli’ del Parco Franco Agosto o da piazzetta Conserva Corbizzi della Fabbrica della Candele dove le casse acustiche forse rimbombano a livelli oltre misura.
L’Amministrazione ora ha le spalle al muro: restare ancorati nella propria posizione della nuova ‘Movida’ o accogliere le proteste dei residenti del centro storico? Trovare la classica via di mezzo questa volta non sarà facile. “Anche noi vogliamo una città viva, in buona salute, soprattutto mentale e non impazzita, fuori controllo“, è il grido del comitato dei residenti che intende sollecitare il problema agli amministratori comunali.
“Vogliamo ribadire il nostro impegno – continuano – a riappropriarci di prassi di vita che per i residenti di altre parti della città sono normali, tenere aperte le finestre nelle sere d’estate, poter coricarsi ad un’ora consona, poter ascoltare la televisione (oltre che vederne le immagini), oppure poter studiare o leggere o dormire senza tappi nelle orecchie, ma anche, in certe vie, poter uscire di casa la mattina senza imbattersi in vetri rotti o in ogni sorta di deiezioni. Ribadiamo che la rivitalizzazione del centro storico non passa attraverso l’inquinamento acustico ed ambientale, che anzi producono l’effetto opposto, dequalificandone la residenza“.
Questa sera intanto il centro di Forlì sarà protagonista di un’altra serata all’insegna della ‘Forlì nel cuore’ per un’estate forlivese molto calda, e non solo per il clima atmosferico.