Fatti e misfatti di Forlì e della Romagna

<p>Fatti e misfatti di Forlì e della Romagna è la rubrica curata da Gabriele Zelli e Marco Viroli. Gran parte degli articoli pubblicati fanno parte di una raccolta di libri pubblicati dagli storici forlivesi Zelli e Viroli.</p>

Storia di un’immagine in bronzo della Madonna del Fuoco

immagine in bronzo della Madonna del Fuoco

Per il periodo dal 1940 al 1944 don Carlo Zauli (1909-1995), parroco di San Giorgio, tenne un diario degli avvenimenti della parrocchia che redigeva giornalmente in modo puntuale ed esaustivo. Nei giorni precedenti al 4 febbraio 1944, Festa della Madonna del Fuoco, scrive: “La necessità di evitare eccessivi agglomeramenti, per il pericolo dei frequenti allarmi Storia di un’immagine in bronzo della Madonna del Fuoco

La storia del circolo Saffi di Via Lunga: dal congresso del PRI del 1960 ai giorni nostri

Forlì dall'alto

La vita del circolo Saffi di Via Lunga di Forlì, come ricordano Tito Menzani e Federico Morgagni nel libro “Nel cuore della comunità. Storie delle case del popolo in Romagna”, edito da Franco Angeli, Milano 2020, fu caratterizzata da tre momenti particolarmente importanti nella vita del circolo fra gli anni Sessanta e Ottanta del secolo La storia del circolo Saffi di Via Lunga: dal congresso del PRI del 1960 ai giorni nostri

Abbazia di Sant’Ellero: monumento di grande rilevanza storico-artistica

Abbazia Sant'Ellero

Continuo a proporre itinerari per il dopo pandemia, che generalmente si possono effettuare nell’arco di una mezza giornata, mentre leggo che una buona parte degli italiani sta affittando appartamenti nelle località balneari, o comunque si sta attrezzando per le ferie estive esprimendo con questo una fiducia nel futuro. Ciò non toglie che anche le località Abbazia di Sant’Ellero: monumento di grande rilevanza storico-artistica

I danni arrecati al palazzo degli Uffici Statali durante il Secondo conflitto mondiale

Uffici Statali a Forlì

In occasione dell’anniversario del 25 aprile vanno ricordati anche i gravissimi lutti causati dal Secondo Conflitto mondiale, nonché i danni subiti dal patrimonio edilizio della città. In questo caso prendo in considerazione quanto successe al Palazzo degli Uffici Statali. “Il nuovo edificio degli Uffici statali di Forlì, realizzato nel periodo 1934-38, venne pensato come un edificio I danni arrecati al palazzo degli Uffici Statali durante il Secondo conflitto mondiale

Carpinello: sistemate dal Comitato di Quartiere le lapidi che ricordano tragici incidenti stradali

Lapide di Carpinello

Ancora una volta il Comitato di Quartiere di Carpinello, Rotta e Castellaccio si è distinto per essersi preso a cuore e aver risolto un problema evidenziato da un cittadino che aveva segnalato lo stato di degrado di una lapide posta a ridosso della Cervese, nei pressi della rotonda con le vie del Boscone e Brasini. Carpinello: sistemate dal Comitato di Quartiere le lapidi che ricordano tragici incidenti stradali

Bruno Angeletti: antifascista, partigiano e benefattore della città di Forlì

Bruno Angeletti

Un altro antifascista e partigiano che deve essere ricordato in occasione del 25 aprile è Bruno Angeletti (Cañada de Gomez – Argentina 1893–Forlì 1973), avvocato e uomo politico di formazione liberal-mazziniana che professò coraggiosamente le proprie idee durante tutto il ventennio fascista. Angeletti partecipò, con i gradi di ufficiale, alla Prima guerra mondiale dove rimase mutilato. Bruno Angeletti: antifascista, partigiano e benefattore della città di Forlì

Adelmo Angelini: la tragica storia di un partigiano di Villafranca

partigiani

Risale al 24 agosto 1944 l’inizio dell’attacco dell’Ottava Armata britannica alla Linea Gotica. Le truppe alleate iniziarono una rapida avanzata verso la Provincia di Forlì, che fu raggiunta il 2 settembre, mentre il giorno successivo fu liberata Cattolica. Nel frattempo sul fronte montano gli Alleati raggiunsero San Sepolcro. Fu in questa fase, scrive Vladimiro Flamigni Adelmo Angelini: la tragica storia di un partigiano di Villafranca

I glicini di palazzo Sassi Masini

Glicini Palazzo Sassi Masini

Via Maroncelli è una strada stretta, sinuosa, poco interessata dall’insediamento di attività commerciali. In questo contesto, al numero 15, si trova Palazzo Sassi Masini, edificio di fine Seicento che era di proprietà del Comune di Forlì. Fu restaurato nel 2010 su progetto dei tecnici comunali architetto Stefania Pondi e ingegnere Claudio Mambelli. Al termine dei I glicini di palazzo Sassi Masini

I glicini del Campus Universitario

Glicini del Campus Universitario

C’è un parco in pieno centro città che i cittadini forlivesi devono scoprire ed iniziare a frequentare. L’area, sita in Borgo Cotogni, è delimitata da recinzioni che corrono sul retro del Circolo Mazzini, poi lungo viale Filippo Corridoni, via Bartolomeo Lombardini, via Giacomo della Torre, quindi dagli edifici che si affacciano su piazzale Sante Solieri, I glicini del Campus Universitario

I glicini di Palazzo Orsi Guarini Matteucci Foschi

Il Glicine Palazzo Guarini Foschi

La presenza al numero 29 di corso Garibaldi di Palazzo Orsi Guarini Matteucci Foschi richiama alla memoria l’ordine impartito da Caterina Sforza, all’inizio di maggio del 1488, di far radere al suolo dalla folla inferocita il grande edificio di proprietà della famiglia Orsi all’indomani della riconquista del potere della città dopo le due settimane che I glicini di Palazzo Orsi Guarini Matteucci Foschi

I glicini di piazzetta Antica Peschiera e di vicolo Matteucci

Glicine ex Pescheria

A chi in questi giorni si trova all’inizio di corso Diaz, provenendo da piazza Saffi, consiglio di andare a sbirciare, di tanto in tanto, lo spazio occupato dalla piazzetta Antica Pescheria. Si rimane sempre meravigliati dal progredire della fioritura dei due glicini che coprono gran parte della parete dei locali posti dalla parte opposta dell’ingresso I glicini di piazzetta Antica Peschiera e di vicolo Matteucci

Il glicine Manoni: un itinerario alla ricerca dei glicini storici nel cuore della città

Glicine Manoni in via Delle Torri

In questi giorni i glicini stanno fiorendo, anche in condizioni climatiche non ottimali. Nel centro storico di Forlì sono presenti diverse piante di questa specie che hanno assunto una connotazione storica o per l’età o per il luogo che abbelliscono. In più tappe cercherò di fornire una mappa dei glicini storici della nostra città. I Il glicine Manoni: un itinerario alla ricerca dei glicini storici nel cuore della città

Il Santuario della Madonna del Lago: visitato da Pio IX nel 1857

libri libro

“Nel cuore della Romagna: Bertinoro e il Santuario della Madonna del Lago” è il titolo di un prezioso libro curato da don Giovanni Alessandrini con la collaborazione di Barbara Alessandrini, edito negli anni ’90 dalla Cassa Rurale ed Artigiana di Forlimpopoli. Il volume mi fu consegnato, in occasione della presentazione, da Angelo Zambianchi (1935-2019), all’epoca Il Santuario della Madonna del Lago: visitato da Pio IX nel 1857

L’abbazia di San Benedetto in Alpe: un tempo ricca e potente

abbazia di San Benedetto in Alpe

Nel testo che descrive l’itinerario dantesco nella valle dell’Acquacheta, scritto insieme a Marco Viroli, che prossimamente sarà pubblicato in un volume accompagnato dalle fotografie scattate da Tiziana Catani e Dervis Castellucci, sono già stati presi in considerazione il borgo di San Benedetto in Alpe e la sua antica abbazia. In questo contesto ritorno a parlarne L’abbazia di San Benedetto in Alpe: un tempo ricca e potente

La Pieve di San Valentino: dove fu parroco don Luigi Piazza

Pieve di San Valentino di Tredozio

Sicuramente la Pieve di San Valentino di Tredozio è una meta che entra di diritto in questa rassegna dedicata a luoghi che un tempo hanno esercitato un ruolo determinante nella vita delle collettività locali e che possono essere meta la di un’escursione una volta cessata l’emergenza sanitaria dettata dal diffondersi del Covid 19. Nel volume La Pieve di San Valentino: dove fu parroco don Luigi Piazza

Il Santuario di Sant’Antonio a Montepaolo: uno scrigno d’arte

Montepaolo

Risale al 7 settembre 1913 la consacrazione della chiesa-santuario dell’Eremo di Montepaolo da parte dell’allora vescovo di Modigliana Mons. Luigi Capotosti. A ricordo di quella giornata fu murata una lapide all’interno della facciata dell’edificio con una iscrizione latina di Padre Giuseppe Galli di Signa, di cui si trascrive la versione italiana: “Rovinata l’antica chiesa / Il Santuario di Sant’Antonio a Montepaolo: uno scrigno d’arte

I cappelletti di Romagna: piatto ricco di significati e di identità

cappelletti in brodo

I cappelletti del pranzo natalizio sono un altro piatto ricco di significati e di identità per la nostra terra. Ricordano i cibi propiziatori e di preparazione più elevata che accompagnano i giorni e le feste da Natale all’Epifania. Michele Placucci nel volume già citato nei precedenti testi riporta la testimonianza del parroco di Savarna dell’anno I cappelletti di Romagna: piatto ricco di significati e di identità

Padre Ernesto Caroli: a Montepaolo nel nome di Sant’Antonio

Padre Ernesto Caroli

Si deve a padre Ernesto Caroli (1917-2009) la compilazione della cronologia della vita di Sant’Antonio che si riporta integralmente in quanto offre una visione semplificata della complessa vita del santo. Mentre padre Ernesto va ricordato, fra le altre mille iniziative e realizzazioni portate avanti, come uno dei fondatori dell’Antoniano di Bologna. Nacque a Misileo, frazione Padre Ernesto Caroli: a Montepaolo nel nome di Sant’Antonio

Ottocento anni fa giunse a Montepaolo di Dovadola il futuro Sant’Antonio

Montepaolo

Nel momento in cui molti sono protesi a celebrare il 700° anniversario della morte di Dante Alighieri, mentre altri latitano o propongono itinerari falsi sulle tracce del Sommo Poeta in Romagna, occorre ricordare che ottocento anni fa, precisamente nel giugno del 1221, giunse nel nostro territorio Fernando Martines del Bulhàes (il futuro Sant”Antonio), nato a Ottocento anni fa giunse a Montepaolo di Dovadola il futuro Sant’Antonio