Ciao mangiatori e mangiatrici! Mi chiamo Alessandra e sono una di voi, e di ciò mi compiaccio. Cucinare è solo l’inizio del mangiare e forse è proprio per questo che mi piace così tanto. Se sono una cuoca professionale? No. Se sono diplomata al Cordon Bleu? Se ho un ristorante o roba simile? Macchè. Ho una cucina, questo sì, e la uso quanto più possibile. Prima di addentrarmi nei meandri delle ricette come fa ogni blogger di cucina che si rispetti, penso sia giusto spiegarvi qualcosa di me, così potete decidere se fidarvi o meno, ed inoltre saprete da dove provengono le mie idee, i miei errori culinari ed i miei piatti meglio riusciti.
Non ho sempre amato e saputo cucinare, da adolescente però mi piaceva fare i dolci, soprattutto comporre le torte con i pan di spagna preconfezionati, strafarcirli di creme e affogarli nelle glasse prima di cospargerli di decori zuccherosi. Ogni torta aveva un nome significativo, le guardavo con orgoglio ma a dire la verità presto ne sono stata insoddisfatta. Decisamente troppe apparenze e poca sostanza. Sono passata a sfogliare i libri di cucina che affastellavano la dispensa di mia mamma ed il libro che mi piaceva di più, oltre a quelli che parlavano di piatti freddi ed antipastini, era il libricino pieno di foglietti e diverse calligrafie che era appartenuto alla mia nonna. La mamma ci aggiungeva fogliettini, post it, alcune ricette in bella calligrafia e io? Io leggevo e provavo.
Così qualche anno più tardi mi sono ritrovata a casa di amici armata di mattarello e vestita da battaglia per affrontare la nuova sfida: il corso di cucina tradizionale romagnola.
Ci aspettavano la piadina normale, quella fritta, i crescioni, la ciambella romagnola e la crema. Se c’è una ricetta che dice molto di me è proprio lei: la crema pasticcera. Non ho mai letto una vera ricetta, questa fa davvero parte della mia tradizione orale di famiglia e dice così:
per persona:
1 tuorlo d’uovo
1 cucchiaio di zucchero
1 cucchiaio di farina
1 bicchiere di latte
facoltativo: scorza di limone oppure baccello di vaniglia o rhum
In un pentolino (preferibilmente non antiaderente ma di ceramica, perfetto se di rame) metti nella proporzione come sopra i tuorli e lo zucchero, mescola con un cucchiaio ed aggiungi la farina. Pian piano versa il latte mescolando con la farina. Attenzione a non fare i grumi! Se le prime volte vi capita passate tutto il composto in un colino mescolando per separare i grumi. Quando il liquido è pronto (facoltativo: inserite un po’ di scorza di limone oppure un baccello di vaniglia intero da togliere a fine cottura, se vi piace un goccio di rhum) mettete sul fuoco piccolo a cuocere. Qui viene il bello: mescolate di continuo con il cucchiaio sia ai bordi che al centro e con una discreta energia per diversi minuti finchè non inizierà ad indurire. Quando si sta solidificando toglietela dal fuoco e continuate energicamente a mescolare. La crema pasticcera è già buona così, in un bicchiere con un cucchiaino davanti alla tv.
1 commento
Brava Ale! Complimenti!!!