E se senti l’inverno che arriva ti vien voglia di tradizione. Quella grassa pesa sugosa cucina della tradizione che ti scalda cuore e pancino, e quando nel pancino dopo cena senti il caldino che ti consola allora sei felice. Questa volta tocca alla past’ e fasùl, come la faccio io:
500 g di fagioli borlotti, 300 g di ceci (ospiti a sorpresa), brodo di carne o verdura, sedano, carota, cipolla per il soffritto, passata di pomodoro, prosciutto a dadini, pasta all’uovo tipo maltagliati (facoltativa), parmigiano reggiano.
Il soffritto non occorre che vi dica come si fa. Quando sfrigola butta i dadini di prosciutto e lasciali diventare quasi croccanti.
Metti nel frullatore metà dei fagioli e metà dei ceci e frullali con la loro acqua di conservazione. Butta in pentola i ceci e fagioli sia frullati che integri scolati e lascia cuocere abbondantemente. Versa il pomodoro (a piacere, c’è a chi piace rossa e chi del pomodoro non vuol nemmeno sentir parlare) e di tanto in tanto il brodo e lascia bollire 30 minuti. Salate e pepate. Adesso lascio spazio all’inventiva, ovvero potete aggiungere la pasta (in tal caso aggiungete abbondante brodo o acqua calda) oppure abbuffatevi subito, senza dimenticare il parmigiano.
Io per esempio ho aggiunto un bel po’ di carne avanzata dal bollito, e penso diventerà la mia tradizione personale.