Ristorante Luis
Indirizzo: Via Collinello, 541 – 47032 Bertinoro (Fraz. Colinello) FC Tel. 0543 – 445120
Giorno di chiusura: martedì
Orario di esercizio: pranzo e cena
Si può prenotare e accettano tutte le Carte di Credito.
Il locale è climatizzato e ha un’ampia veranda “vista-mare”.
Come arrivare/itinerario consigliato: portarsi a Bertinoro (FC), proseguire per strada provinciale per Collinello. Parcheggio: In loco sopra al ristorante.
Recensione ottobre 2018
Conosciamo da almeno 34 anni il ristorante Luis posto sulle colline bertinoresi in quel di Collinello. Luis, Luigi in italiano, era il nome dello zio dell’attuale proprietario ma le origini sono centenarie cioè dal 1913 con la gestione dei nonni; poi lo zio Luis (da cui il nome in essere) e siamo ad oggi. Il desìo odierno parte con un bis di tagliatella al ragù ed un cappelletto condito radicchio e speck. Locale pieno, ed è sabato a pranzo, arriva gente anche alle ore 14,00, inusuale in Romagna.
Classe e qualità per le tagliatelle (semplici quindi difficili a farsi) perfette, belle gialle grosse larghe ruvide a spessori diversi, buon sapore di uovo fresco e genuino; il ragù anche lui perfetto come si confà in Romagna. Per cercare un appiglio averi mangiato le tagliatelle più al “dente” ma sappiamo che al nord la pasta con cottura tipo del sud risulterebbe “non-cotta”! Quindi mangio crudo? Discussione aperta. Siamo al cappelletto: buono al gusto e non abbiamo ripetuto il ragù per cambiare. Questo cappelletto, perfetto “grandicello” e non minuscolo alla bolognese (bene!) ben chiuso con sfoglia grossa gialla e ruvida, aveva un grande sapore; lo immaginiamo perfetto in brodo dato lo spessore della sfoglia e la bontà del ripieno. Perfetto e massimo dei voti.
Luis vanta primato sulla carne, che stavamo per scegliere ma per puro caso, sbirciando in sala, ho notato il sacro Baccalà (vedere la gente cosa mangia per me è basilare: deformazione professionale). Baccalà bello alto come spessore ad ho immediatamente chiesto se c’era, accontentato. Sul Baccalà avrei da scrivere, decenni di tavola da Livorno al Veneto, alla ex-sagra di Longiano. Baccalà meglio avere agganci con Scandinavia per accedere ai migliori fornitori: ci siamo da Luis, infatti in autunno ed inverno clientela golosa lo richiede. Per noi adesso è un must. Devi saperti muovere sulla preparazione, innanzitutto l’ammollo, qui perfetto; la pezzatura va di pari passo col tipo di cottura (pezzi grossi in forno) come nel nostro caso, che era davvero favoloso e via col massimo dei voti; alta bontà del pezzo servitoci altro quasi cinque dita (fiorentina!) a cottura perfetta, poco salato come dev’essere. Avrei preferito un Sangiovese più ‘beverino’, il nostro era un riserva di 14 gradi: noi siamo per il Sangiovese, ma c’è chi abbina lo champagne, davvero! Buono uno Chablis, degustibus. Il resto verdure romagnole cotte, quelle che vanno nel compenso dei tortelli, con la ricotta. Il resto, un via vai di pochi passi dalla sala al balcone per ammirare l’orizzonte: peccato, c’era un po’ di foschia, non si vedeva il mare. Ma la poesia resta.
Dimensione del locale: una monosala ampia ed una veranda, ambita e ricercata in estate. Prenotare per tempo!
Arredamento e tavola; servizi igienici: locale fine con travi legno a vista; locale pulito fresco in ordine in buona armonia- Arredo con tovaglia con sottotovaglia, tovagliolo tessuto.
Servizi igienici: perfetti, nuovissimi.
La Cucina: ben attrezzata, in ordine in regola; Cucina tipologia tradizionale romagnola; nicchia sull’ambito Baccalà, savoir-faire attribuito e d’alto livello.
Direzione/Chef: Donatella Fucci e il marito PierLuigi; Chef: Widmer.
Target del locale $$$: Medio.
Descrizione Menù.
– Antipasti: Crostoni; Bruschette ed Antipasti romagnoli (ottimi).
– Primi piatti: Tagliatelle (voto 9+); Strozzapreti; Garganelli; Ravioli (ottimi); Cappelletti (voto 9+); Panzarotti. Condimenti: Ragù (voto 9+); Lepre (ottimo); Funghi Porcini; Radicchio e Speck (ottimo); Verza-Salsiccia-Pancetta. Brodo: Tagliolini; Cappelletti (ottimi assai); Quadretti (in brodo! I nostri nonni!); Pasta e Fagioli (importante).
– Secondi piatti: Fiorentina; Tagliata di manzo; Castrato; Misto ai ferri (ottimo); Lonza; Pancetta; Salsiccia, insomma carne! Arrosticini Abruzzesi. Baccalà al forno, ai ferri, in umido (eccezionale, voto 10 e lode). Capriolo in salmì; Cinghiale in salmì. Affettati misti (da piedina).
– Contorni: Di stagione; Erbette cotte (ottime); Funghi Trifolati; Contorno al forno. Formaggi: Squaquarone; Tomino; Caciocavallo dop; Pecorino locale. (ottimi).
– Nel Cestino: piadina fatta al momento, del tipo “forlivese” cioè un po’ grossa ed anche condita, aggiunta di un pizzico di bicarbonato, ottima, voto 8,5. Pane locale.
– I dolci: Biscotti, Crostate, Ciambelle tutte romagna-mia, cioè fatte in casa. Bavarese. Semifreddo all’amaretto. Crema ai pinoli. Meringa. Tiramisù (tutti di pregio).
– Caffè/Invecchiati: buona scelta.
– La Cantina: Etichette/Carta dei Vini. Ottima scelta di Sangiovese vino a prevalenza visto anche il menù da “rosso”. Noi inizialmente avevamo accettato un Sangiovese della Casa (voto 7,5), cambiato con un altro decisamente più importante (voto 9).
– Olio/Aceto,spezie: Ottimo l’olio, importante sul baccalà!
– Piatti consigliati: Tagliatelle; Cappelletti; Baccalà.
Verdetto finale:
Location (il posto/esterno): 9
Ambiente (il Locale) interno: 9; vista mare 10 e lode.
Servizio: 9
Voto globale Menù: 8-10
Il voto del Conto: 8,5
– Locale del Cuore? Si
– Lista PL/Pranzo Lavoro: Si. A pranzo (lun. – ven.) possibilità di PL: chiedere alla Direzione.
“Sulla Porta”: il locale vanta queste “Placche”, di queste Guide:
– 4live.it
– Via Emilia Ristoranti www.viaemiliaristoranti.it
Puoi provare anche questi Ristoranti:
– Locanda Gradisca a Bertinoro (recensito);
– Locanda della Fortuna Bertinoro, centro storico (nuova gestione dopo la Venerina – che ora è a Casa Artusi a Forlimpopoli – in fase di aggiornamento recensivo);
– Quel Castello di Diegaro a Diegaro di Cesena (recensito).
– Cosa c’è da vedere in zona: Bertinoro giro sul centro storico, stupendo: dalla piazza del Comune il “Balcone della Romagna” (bel tempo vedi il mare); Polenta frazione vicina a Luis con la bellissima chiesina di Dante Alighieri; Formignano antico centro minerario. Cesena a pochi km.
– In definitiva: Ottimo per tutto, lavoro e cena conviviale.
Gigi Arpinati
Recensione del dicembre 2011.
La tappa del nostro viaggio nei ristoranti romagnoli prosegue con una capatina al Ristorante Luis di Collinello (Bertinoro via Collinello 541). Nonostante la grande crisi che attanaglia le tasche degli italiani, di giovedì siamo riusciti a trovare un posto (solo perché avevamo prenotato). Il ristorante “Luis” ha ormai una storia consolidata: da locanda–osteria di tantissimi anni fa, dopo una sobria ristrutturazione, oggi si presenta come ristorante carino e accogliente. Il soffitto non troppo alto e la dislocazione delle sale crea un po’ l’effetto eco che un pochino disturba, soprattutto quando al tavolo a fianco c’è un gruppo di attempati “aquilotti” casinari amanti della Guzzi ed evidentemente anche del buon vino. La cena l’abbiamo iniziata con degli antispasti.
Molto buona la piadina con squacquero e radicchio. I crostini invece erano sufficientemente gustosi. Per quanto riguarda i primi abbiamo optato per gli strozzapreti al ragù e le tagliatelle ai funghi. Gli strozzapreti erano troppo cotti e nel condimento c’era troppo olio. Purtroppo visto che sono stato uno dei promotori della scelta ho dovuto spazzolare le fiamminghe con il bis, poi il ter e il quater. Ahimé spesso l’iniziativa si paga. Le tagliatelle ai funghi porcini erano al contrario veramente molto buone. Cotte al punto giusto e il condimento ben equilibrato. Abbiamo ordinato poi la tagliata per 8 persone, mentre una commensale ha preferito buttarsi sul castrato. Seconda scelta sbagliata.
Il castrato era durissimo (ho verificato anch’io) tanto che praticamente non è stato consumato. La tagliata invece era gustosissima. Cotta al punto giusto (un po’ – ma non troppo – al sangue). Se siete tra quelli che preferiscono la tagliata ben cotta non capisco perché vi buttate su questo piatto: fatevi piuttosto portare una bistecca ben cotta. La tagliata da Luis è veramente un piatto da consigliare. Come contorni per nostra scelta siamo stati molto scarsi: solo patate fritte (croccanti, non unte e molto apprezzate). Il tutto accompagnato ovviamente da piadina romagnola e buon vino (ma neanche tanto visto che la tavolata era formata da 6 donne e 3 uomini). Abbiamo chiuso il pasto con un tris di dolci dove spiccava in particolare la zuppa inglese. In conclusione se capitate da Luis sono consigliati gli antipasti con piadina farcita, tagliatelle ai funghi, tagliata e zuppa inglese. Caffè e ammazzacaffè per una spesa complessiva di 25 euro a cranio. Concludendo: da Luis è un ristorante che vi consigliamo. Non solo per la qualità, ma per il rapporto qualità-spesa.
Sesto Sellerai