Oscar 2012: candidati e previsioni

sala del cinema

Come ogni anno, l’attenzione riguardo al cinema sale nella seconda parte di febbraio e si riversa sulle candidature e sui possibili vincitori della statuetta più ambita. L’oscar. Ma quali sono questi possibili vincitori? Chi se ne intende di cinema sa che negli ultimi anni l’Academy (giuria che decide candidature e vincitori) è molto, forse troppo interessata a stupire e il toto-cinema diventa molto più difficile. Ma vediamo alcune categorie principali. 

Miglior film: 9 candidati quest’anno (la nuova regola, appena imposta, dice che i candidati a miglior film possono essere da 5 a 10)… The artist, Paradiso amaro, Hugo Cabret, Midnight in Paris, Molto forte, incredibilmente vicino, The Help, L’arte di vincere, War Horse e infine The Tree of Life.

Miglior Regia: Michel Hazanavicius (The Artist), Alexander Payne (Paradiso amaro), Martin Scorsese (Hugo Cabret), Woody Allen ( Midnight in Paris) e Terrence Malik (The Tree of Life).

Miglior attore: Demiàr Bichir (A Better Life), George Clooney (Paradiso amaro), Jean Dujardin (The Artist), Gary Oldman (La talpa), Brad Pitt (L’arte di vincere)

Miglior attrice protagonista: Viola Davis (The Help), Rooney Mara (Millennium-Uomini che odiano le donne), Meryl Streep (The Iron Lady),Glenn Close (Albert Nobbs), Michelle Williams (My week With Marilyn).

Ora per chiarire qualche considerazione. A detta di molti il favorito sarebbe The Artist, film in bianco e nero, omaggio molto apprezzato al cinema muto. Nonostante qualche piccolo scandalo che sta colpendo il protagonista Jean Dujardin (riguardante alcune locandine “scandalose” per un film in prossima uscita) i premi per questo film non dovrebbero mancare (Film? Regia? Attore?)… In definitiva, almeno per la statuetta principale, gli altri otto film sono molto sfavoriti. Un’altra pellicola molto amato dall’Academy sembra essere Hugo Cabret, film fantasy per ragazzi diretto da Scorsese (undici nominations). Difficile però immaginarsi che vinca premi importanti, visto il recente successo di Martin agli Oscar per The Departed e il genere, mai osannato dai giudici (Stesso discorso per Spealberg che, come Scorsese, si è dato al cinema “per ragazzi” con War Horse).

Tra gli attori spiccano (oltre il già citato Dujardin), Brad Pitt e George Clooney, il primo nel ruolo di un’allenatore sportivo in L’arte di vincere, il secondo in quello di un padre in crisi nel film dell’ottimo Alexander Payne. Tra i registi un’ottimo candidato potrebbe essere, a mio parere, anche Terrence Malik (quello, per intenderci, de La sottile linea rossa) che, come suo solito ha diretto un film di grande bellezza e profondità (The Tree of Life). Tra le attrici, infine, più che la già candidatissima e premiatissima Meryl Streep, una valida candidata è di certo Glenn Close, alle prese con un ruolo atipico, quello di un maschio (Albert Nobbs).

Per quanto riguarda le sceneggiature io terrei d’occhio Asghar Farhadi (Una separazione) per quella originale, Aaron Sorkin (quello di The social Network) per L’arte di vincere; per gli attori non protagonisti mi astengo, non avendo visto gran parte dei film per cui sono candidati. Tra i film stranieri nessun Italiano, che però sono presenti in tre occasioni, con un probabile Oscar per la scenografia di Dante Ferretti e Francesca lo Schiavo (per Hugo Cabret). Insomma, una cerimonia attesa e apertissima (condotta per la nona volta da Billy Cristal, al Kodak Teatre di Los Angeles), sempre in bilico tra gran spettacolo commerciale e un po’ Baracconesco e qualche sporadico film d’autore. per chi volesse seguirla televisori accesi la notte del 26 gennaio e caffè pronto, visto che la differita ci porterà a star svegli fino alle 5 di  mattina… Ci vuole coraggio ma forse ne vale la pena.

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