Fino a poco tempo fa il motto “Molta resa poca spesa” – riferita ai ristoranti forlivesi – era appannaggio quasi esclusivo del ristorante Panoramico (di Massa). Una recente ristrutturazione e se non sbaglio qualche cambio di gestione, ha limato qualcosina su quell’adagio. Ora in effetti i locali del Panoramico si inquadrano nettamente sul Ristorante vero e proprio piuttosto che sull’Osteria di un tempo. Insomma a parte questa premessa il nostro viaggio sui ristoranti che prediligono la cucina romagnola continua.
Nella nostra visita mangereccia eravamo una “tavolata” di 8 persone. Abbiamo abbandonato la pista antipasti per concentrarci subito su un tris di minestre: strozzapreti e cappelletti al ragù, tagliatelle con i funghi. Nell’ordine mi sono piaciute le tagliatelle, gli strozzapreti, indi i cappelletti. Quantità non eccessive. Per intenderci 2 fiamminghe per portata per 8 persone. Il secondo ovviamente a base di “carnazza” ai ferri. Cottura buona, quantità non soddisfacente.
A tutti i commensali sarebbe piaciuto fare qualche “giro” (visto che ce n’era solo una per fiamminga) in più con la “rigadena” (per i non romagnoli la pancetta Ndr). La risposta della cameriera è stata come una notizia del Premier Monti: “abbiamo finito la brace” è stata la secca risposta. Ottimi anche i contorni (seppur non abbondanti) dove spiccavano soprattutto le patate al forno.
La compagnia stranamente è stata molto avara nel consumo di vino: delle 2 bottiglie ne avremo finita una (siamo romagnoli ma forse a questo punto meno credibili). Siamo arrivati ai dolci. E qui ognuno è andato a proprio piacere. Io mi sono buttato su un sobrio sorbetto al caffè. Caffè per (quasi) tutti. Spesa a cranio: 21 euro.
Sesto Sellerai