Ottimi risultati in termini di raccolta differenziata per il servizio di raccolta domiciliare a Forlì nelle zone interessate dal “porta a porta”: si sono raggiunte percentuali medie intorno al 70%, rispetto al livello precedente, che era pari a circa il 50%. Gli ottimi risultati ottenuti sono una dimostrazione dell’impegno, della responsabilità, della partecipazione e del senso civico dei forlivesi. Tale risultato è ancora più rilevante in quanto ottenuto quasi esclusivamente grazie all’aumento della raccolta differenziata delle utenze domestiche. Il progetto ‘Forlì fa la differenza’, approvato dal consiglio comunale il 10 gennaio 2011, si sta sviluppando secondo il programma approvato da Atersir (ex ATO) e gestito tecnicamente da Hera.
Sono attualmente interessate dalla raccolta domiciliare la zona 1 (Ronco, La Selva, San Leonardo), la zona 2 (Bussecchio, Grandi Italiani, Benefattori e parte del quartiere Spazzoli) e la zona Cervese (quartieri della Cervese, Durazzanino), che sono partite rispettivamente a febbraio 2011, settembre 2011 e marzo 2012. Complessivamente, sono compresi in queste aree 13.103 utenze e 28.339 abitanti, ovvero circa un quarto del totale dei cittadini di Forlì.
Si prevede di completare l’attivazione dell’intero territorio comunale nell’arco di due anni. La raccolta domiciliare è uno strumento ottimale per raggiungere importanti risultati in termini ambientali, grazie alla riduzione della quantità di materiale inviato a smaltimento e recuperato per altri usi. Inoltre, l’organizzazione messa in campo da Hera, ha consentito un ottimo livello di servizio e l’aumento dell’occupazione attraverso l’inserimento lavorativo di 25 nuovi occupati.
La parte operativa è stata infatti affidata da Hera a un’Associazione temporanea di imprese (ATI), che si è aggiudicata il servizio mediante gara con offerta economicamente più vantaggiosa, dove il criterio più importante era il progetto di inserimento di persone svantaggiate. Il capofila dell’ATI è il Consorzio Formula Ambiente Soc Coop Sociale che, per il servizio porta a porta di Forlì utilizza le seguenti organizzazioni: Co.For.Pol. Soc. Coop.va Sociale Onlus, Ecosphera Soc. Coop. Sociale e CSIPM Coop.Soc.Int. Prom. Meldolese. L’amministrazione comunale sta proseguendo il percorso per la progettazione di un “distretto del riciclo” che possa promuovere lo sviluppo economico del territorio, realizzando gli impianti per l’avvio a recupero e il riciclo di materiale.
I ricavi, i costi e la gestione del servizio
I ricavi della raccolta differenziata su tutto il territorio comunale di Forlì sono stati pari a 848.756 euro nel 2011, riconosciuti dal consorzio nazionale Conai per carta, vetro e plastica e dai proventi della vendita del materiale differenziato a libero mercato e destinati alla riduzione dei maggiori costi di raccolta. I costi non ricorrenti per l’avvio del servizio sono stati complessivamente pari a 674.311 euro, interamente coperti da fondi della Regione Emilia-Romagna, della Provincia di Forlì-Cesena e del Comune di Forlì. Tali costi sono suddivisi tra costi di acquisto del materiale, costi di stampa e comunicazione, costi di distribuzione e servizio informativo ai cittadini.
La tariffa 2012 del servizio gestione rifiuti del Comune di Forlì copre costi per euro 16.641.912 circa il 10% in più della tariffa complessiva per il 2010. L’aumento è solo in parte dovuto al servizio porta a porta, che comporta un aumento di costi per la raccolta: è causato principalmente dall’aumento dell’incidenza dei servizi non programmabili (recupero abbandoni, servizi a chiamata) e dalla mancata copertura dei costi rendicontati dal gestore per gli anni precedenti.
A titolo esemplificativo si ricorda che la tariffa rifiuti annuale per una famiglia di tre persone con un abitazione di 100 mq è passata da 206 euro (2010) a 228 euro (2012). Si ricorda che la tariffa rifiuti di Forlì è tra le più basse a livello regionale e nazionale. Il dossier rifiuti di Cittadinanzaattiva (2011) mostra che la tariffa media regionale è di 245 euro, equivalente alla media nazionale, mentre Forlì (2011) aveva una tariffa di 220 euro (2011).