Pizzeria “Pino Smeraldino” di Ozzano Emilia (Bo)
Indirizzo: via Emilia (ss9) N° 96 – Ozzano Emilia (Bo)
Riposo: chiuso il lunedì, ma potrebbero rivedere la giornata, full-time in estate?
Recapiti: tel. 051 79 88 67, cell 320 96 28 386. Carte di Credito: si
Parcheggio: davanti alla pizzeria, nel “sottoviale”, troverai parcheggi a pettine (vedere se richiesto il disco orario). Qualcuno dirà: “A me, romagnolo, che sono lettore di 4live, quindi prevalentemente forlivese, cosa importa sapere della Pizzeria Pino Smeraldino a Ozzano?”. Se la recensisco è perchè reputo che lo meriti anche se non è vicino a Forlì.
Locale: appena entri trovi, a lato destro, una veranda in legno di ampie dimensioni, ed è lì che ho pranzato. Poi c’è il locale vero e proprio, quello in muratura, di medie dimensioni. I servizi igenici sono ampi e puliti. Tavoli ben apparecchiati con tovaglioli di carta.
Zona pizza: con la scusa di dialogare con i pizzaioli, ho esaminato la zona pizza ed era tutto pulito ed in ordine: oliere a posto, farina ben disposta, a fontana. Cassettiere pulite con riposte le palline di impasto.
La pizzeria è come per i bar e per i caffè. Ne trovi migliaia, ma saranno tutti uguali? Assolutamente no! Ecco perchè recensisco la pizzeria in questione, perchè queste vere pizze napoletane stanno (ahimè) scomparendo con la ormai brutta abitudine, specie del nord-Italia, di mangiare pizze secche, sottili, carta-velina, che non hanno nulla a che vedere con la vera pizza napoletana! Oddio…. qui si apre un dibattito ma, il mio compito è anche quello di “provocare” e creare un po’ di zizzania, (forse il termine è esagerato). Insomma qualcuno che abbia il coraggio di prendere posizione. Basandomi su una certa esperienza vissuta in tre regioni (Puglia; Piemonte e la nostra regione) ecco che sulla Pizza, come ho già avuto modo di dire, ho la mia visione che è netta, identificabile a quella napoletana.
Locale e menù: appena entrato, alcuni “scugnizzi” napoletani mi accolgono festosamente. Tutti a scherzare mettendoti a tuo agio, hanno questa qualità! I pizzaioli sono ben tre. Ergo ti consiglio di notare che davanti al forno ci siano almeno due addetti. Perchè? Mentre uno farà le pizze, l’altro dovrà inevitabilmente seguire la cottura, che sapete essere velocissima! Un attimo e la pizza si “brucia” : sapete come la penso sulle “echimmosi”.
Il menù presenta il classico repertorio di pizze d’ogni genere e farcitura. Ma la cosa curiosa e che viene debitamente enfatizzata (anche sul cartello pubblicitario sulla SS9) come anche sul biglietto da visita è la seguente frase: “Il promotore della pizza al Tagliere” (e prosegue) “Imitato da tutti – Eguagliato da nessuno”. Caspita che affermazione! Ma cos’è questa Pizza al tagliere? Si tratta di 2 pizze “unite” assieme su un piccolo lembo, diventano una unica pizza a forma di “due semisfere”, cotte e poste su una sorta di grande battilarda di legno, il “Tagliere”. Sono pizze ideali per cene in amicizia, per le coppiette: i gusti li comanda il Cliente, loro provvedono a fare queste 2 pizze separatamente, diverse, e ad “incollarle sul lembo”, quindi vengono infornate, tolte e messe sul tagliere e servite. Ecco la novità, ecco il “tagliere”. L’uovo di Colombo in termini di marketing del moderno pizzaro!
Io ho preso una pizza classica, una Napoli, con acciughe (in certi locali mettono anche i capperi), una acqua naturale, una porzione di ananas. Fattura e ottimo rapporto qualità/prezzo. Voto alla pizza: 8 (forse era anche troppo cotta…). Insomma da provare.
Gigi Arpinati