Dopo un mese di lavori nell’area antistante l’Istituto, inaugurato giovedì 18 luglio il “Giardino del Labirinto”: uno spazio ricco di alberi, arbusti e fiori, contraddistinto da un sentiero-labirinto dove pazienti e dipendenti possono cercare un momento di tranquillità.
Un giardino per favorire il benessere di pazienti, visitatori, personale e professionisti. Per dar corpo a questa idea, gli spazi verdi antistanti all’Istituto Scientifico Romagnolo per lo studio e la cura dei tumori (Irst) Irccs di Meldola sono stati oggetto – per circa un mese – di un’importante opera di riqualificazione, sia nell’arredo sia nel numero e tipo di piante presenti.
Il giardino Irst non è però fatto solo di splendidi alberi, vari arbusti, coloratissimi fiori ma contiene un ulteriore elemento distintivo: un “labirinto unicursale”, un sentiero pedonale nel quale entrata e uscita coincidono. Un “tratto” pensato per valorizzare non solo il valore estetico del Giardino ma anche gli aspetti più emotivi. Camminare nel labirinto immersi nel verde, assecondando il ritmo interiore, può infatti aiutare a trovare un momento di tranquillità. Si tratta di una modalità di concepire le aree verdi puntando a svilupparne differenti aspetti – da quelli estetici al relax – che da tempo contraddistingue la cultura anglosassone e che sta prendendo piede anche nel nostro Paese.
La conclusione dei lavori e relativa riapertura degli spazi a utenti e dipendenti, si è tenuta oggi, giovedì 18 luglio, alla presenza delle direzioni Irst, dei sostenitori del progetto e dei progettisti che hanno ideato il “Giardino del labirinto”.
“Grazie ad alcune aziende amiche, numerosi i motivi che ci hanno portato a promuovere questo progetto – ha spiegato il direttore generale Irst, Mario Tubertini –: dalla volontà di proporre ai nostri visitatori e pazienti uno spazio piacevole, non freddo né statico come di norma accade nelle strutture sanitarie; alla consapevolezza, confermata dalle linee dettate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che il benessere sia un tema raggiungibile attraverso varie sfaccettature, tra cui la vivibilità degli spazi, la bellezza, il verde”.
Roberto Bacchilega, paesaggista, progettista del nuovo Giardino, ha illustrato l’evoluzione dei lavori, le finalità della rinnovata area “che sono quelle di agevolare sentimenti di tranquillità, pace, serenità. Il Giardino, infatti, oltre a rispondere meglio a funzioni statiche – piante e fiori colorati che seguono il ritmo delle stagioni – grazie al sentiero-labirinto al suo centro, può essere vissuto, oggetto di attività capaci di portare benessere”.
Mentre Alessandro Chiusoli, tra i più importanti esperti del settore e già docente all’università di Bologna di paesaggistica, parchi e giardini, ha compiuto un breve excursus sul valore dei giardini nella storia e nel presente, sottolineando l’approccio “unico e innovativo del Giardino del Labirinto Irst, costruito nel rispetto dei ritmi della natura, di chi ci sarà nel futuro”, il direttore scientifico Irst Dino Amadori, ha mostrato come la nuova area s’inserisca “appieno nella sensibilità totalmente votata alle esigenze dei pazienti che da sempre ispira Irst, creare un ambiente famigliare; perché una delle frasi che più mi fanno piacere è quando un paziente mi dice che questo non sembra un Istituto di cura. Nel prossimo futuro ci attendono progetti legati all’attività fisica e all’alimentazione; un ventaglio d’iniziative – ha concluso il direttore scientifico IRST – nel quale il nuovo giardino è ottimo compendio”.