La Forlì degli esposti fa chiudere ‘Il Pane e le Rose’

Forlì dall'alto

È inutile nasconderlo. Se il Centro di Forlì è meno “vissuto” rispetto a Cesena, Ravenna o Faenza non è solo colpa di Amministratori poco lungimiranti e commercianti poco fantasiosi. Una certa responsabilità va addebitata anche ai soliti insofferenti della “movida”. Nel Centro Storico di Forlì c’è un buon numero di residenti amanti dell’esposto (preferibilmente anonimo) e assolutamente intolleranti a qualunque festa o iniziativa. Se avete degli amici nelle forze dell’ordine provate a chiedergli quante telefonate di protesta ricevono le varie centrali durante i “mercoledì del cuore” o iniziative similari. Per quei soliti forlivesi intolleranti sono “mercoledì del fegato grosso” che come gesto incondizionato fa alzare le cornette del telefono per le lamentele o fa partire la lettera anonima al Sindaco o in Procura. A causa di una o più persone armate di esposti chiuderà a Forlì l’associazione Il Pane e le Rose. Un’associazione che in questi ultimi mesi ha organizzato un gran numero di eventi, incontri, conferenze. Questa la lettera di commiato che pubblichiamo:

«Con grande dispiacere annunciamo che l’8 aprile chiuderà la sede del Pane e le Rose in Via dei Filergiti 20. A seguito di lamentele di uno dei vicini dello stabile che ha denunciato un fantomatico problema di disturbo della quiete pubblica, ci è stato chiesto di abbandonare in anticipo i locali e quindi interrompere l’attività associativa. Nonostante le nostre richieste di incontro per individuare eventuali problematiche, l’invito non è stato accettato per cui saremo costretti a lasciare i locali.

Siamo convinti che esista un reale problema culturale e politico in una città dove la presenza di giovani, adulti, residenti e fuorisede, che si confrontano e che discutono sia vista come un disturbo alla quiete pubblica. Chi è passato in queste settimana al Pane e le Rose ha partecipato infatti ad iniziative culturali, dibattiti, presentazioni, momenti di aggregazione che difficilmente (dato l’orario e la natura degli eventi) possono aver causato un reale problema di disturbo.

Continueremo a difendere l’idea di un progetto che ha l’obiettivo di cambiare un modello culturale chiuso e statico, nella consapevolezza che una parte di questa città, di cui ci sentiamo a pieno diritto cittadini, sente la necessità di poterla vivere in modo diverso. Ringraziamo questa parte di città e tutte le persone che in queste settimane sono passate da Via dei Filergiti, partecipando e contribuendo al dibattito ed alla costruzione di un progetto che non sarà certo bloccato da una porta chiusa».

Il Pane e le Rose

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