«Ho accettato di essere il consulente politico di Anna Rita Balzani in questa campagna elettorale proprio perché lei sottolineava un concetto importante, specie per il periodo che stiamo attraversando, un momento in cui la politica si è allontanata dalla gente. Anna Rita veniva proprio da quel mondo e da quella gente ed è scesa in campo per aiutare e per salvare Forlì. Molti si sono dimenticati del suo concetto fondamentale: ha detto di essere una apolitica e di non volere assolutamente entrare nel merito alle liste per garantire la libertà e l’autonomia di chi la sostiene, prescindendo da persone più o meno amiche. Di fronte all’arroganza della Lega, di pretendere che il candidato a Sindaco Balzani dovesse sostituire Paola Casara, perché quello era solo il modo per la Lega di rimanere nella coalizione, Anna Rita ha fatto bene a mantenere fede al suo impegno che fin dall’inizio aveva dichiarato.
La Lega Nord aveva già in mente di non stare nella coalizione perché aveva già da tempo preparato la raccolta delle firme. Questa situazione creatasi può sembrare un indebolimento del gruppo che sostiene la candidata, ma in realtà non lo è. La posizione politica della Lega Nord nel nostro territorio è inquinante e non trova più il consenso del passato pertanto considero questo fatto un ricompattamento della coalizione stessa che si sente ora più motivata e garantita da una candidata a sindaco super partes.
La Balzani fin da quando ha accettato di essere la candidata, ha dichiarato di voler vincere ed anche se si tende in vari modi a sminuire il suo apporto e la sua posizione, basti guardare ad alcuni organi di informazione o alla controparte politica, in realtà Anna Rita si è già insinuata nella mente della gente forlivese come un soggetto determinato a conquistare il consenso con il desiderio e l’entusiasmo di una centometrista che nella sua vita ha tagliato il traguardo, vittoriosa tante volte, anche in momenti di crisi. Il polverone che si è sollevato su questo fatto si placherà e riporterà la candidata Balzani sulla linea di arrivo di una vittoria sicura.
Non credo che il candidato alle elezioni Europee Alessandro Rondoni non collabori alla vittoria della Balzani per dimostrare che lui era l’unico che poteva vincere, come qualcuno vuole tendenziosamente sostenere, anzi: sono convinto della sua lealtà e i fatti lo dimostreranno. Anna Rita Balzani è una candidata leale e rispetta i patti, lasciando liberi gli altri nelle loro decisioni. E’ logico che si aspetti lo stesso atteggiamento da parte degli altri. La vera campagna elettorale comincia adesso e mette in evidenza già un dato politico ben chiaro: il candidato Drei occupa gli spazi dove si sente più competente, cioè il welfare ed il sostegno alle cooperative sociali. Su altri argomenti non si è sentita alcuna indicazione ed alcun suggerimento.
Ad esempio sull’aeroporto, da parte sua regna un silenzio assoluto, così come per quanto concerne il rilancio della produttività delle aziende. Drei cerca di seguire la strada indicata dal suo maestro, l’ormai ex Sindaco Roberto Balzani, solo che il primo cittadino uscente è di tutt’altra preparazione culturale ed economica.
Ritengo che il proseguo della campagna elettorale sarà solo una ricerca forsennata di consenso del candidato di sinistra nell’ambito cooperative sociali dimenticando le altre problematiche.
La candidata Balzani lo aspetta al varco perché ha idee chiare su quanto si potrà fare sia per l’aeroporto di Forlì, sia per le imprese, sia per il rilancio del centro storico per il quale inoltre ha indicato esplicitamente e chiaramente una posizione favorevole alla soluzione adottata dalla Confesercenti e Confcommercio. Ora dopo questo polverone vedremo all’arrivo una sola donna al comando».
Martino Cichocki