Ristorante Torre Sinarca
Indirizzo: S.S. 16 E2 – Termoli (CB)
Recapiti tel. tel-fax 0875-702160; 347-742751 347-0742754
Giorno di chiusura: lunedì.
Chiusura per ferie: novembre.
Costruita nel 1568 dal costruttore Cristiano di Villanova, la “Torre Sinarca” era adibita a torre di avvistamento contro le scorribande saracene; fu restaurata e ristrutturata dall’architetto Antonio de Felice nel 1973. E il Ristorante Torre Sinarca è il tipico locale della provincia di Termoli, dove si può gustare la vera cucina tipica marinara termolese.
Come arrivare, itinerario consigliato: Direzione sud: uscire dalla autostrada prima del casello di Termoli (scendendo a sud), direi a Vasto e portarsi sulla statale direzione Termoli (è più agevole se si scende verso sud): dopo alcuni chilometri si troverà uno svincolo: fare attenzione invertire senso di marcia, appena avrete girato l’auto a direzione nord, troverete imponente la Torre sulla destra.
Locale climatizzato con sale all’aperto.
Parcheggio: adiacente al locale troverai un piccolo parcheggio, è attiguo a quello del piccolo bagno.
Dimensione del locale: antica torre di avvistamento saraceni. Bellissima.
Una sala da pranzo a spazio aperto, di medie dimensioni, che è vista mare; una saletta rialzata, nella parte alta della torre, un po’ più piccola. D’estate al Ristorante Torre Sinarca ricavano una sala laterale sulla spiaggia, attigua al piccolo bagno antistante alla torre.
Note sul locale: Caratteristico, rustico in esterno, elegante e fine all’interno; ottima accoglienza. L’edificio è soggetto ai vincoli delle Belle Arti.
Servizi igienici: 2 bagni (uomo/donna) alquanto piccoli ma nuovi, puliti, eleganti; soffioni asciugamani e dispenser dosatore del sapone lavamani.
Target $$$: Alto.
Accetta tutte le Carte di Credito.
Cucina: Locale, solo di pesce. Cucina imperniata al “pescato” del momento. Direzione: Fernando Lanzone.
Descrizione Menù:
– Antipasti: tonno rosso, pinna gialla, a crudo, con saletta di arancia, pinoli, capperi, verdurine e sfogliatine di formaggio emmenthal (voto: 8 e 1/2); crudo del giorno assortito (voto: 10); carpaccio di cappasanta; campetti a crudo (voto: 10) all’aceto; Frutti di mare dell’Adriatico (voto: 10); Mazzancolle gratinate con rucole ed ananas (voto: 8); Crostino con seppioline (voto: 8); Vellutata di legumi con cicoria e frutti di mare(voto: 7); Cozze ripiene (voto: 7);
– primi piatti: Insalata di farro, gamberetti, pomodorini, piselli, mais, mele, condimento ad olio ed aceto, davvero originale! (voto: 8 e 1/2)
– Orecchiette vongole cozze e rucola (voto: 8);
– Rigatoni di pasta fresca allo scoglio con comodini (voto: 8)
– secondi piatti: Grigliata mista (voto da 8 a 9); Grigliata di scampi (voto 9); Pescatrice con olive taggiasche; pesce dell’Adriatico con guazzetto (voto: 8); Frittura di calamari freschi (voto: 8).
– Piatti unici: Spaghetti spezzati+brodetto di pesce (voto: 9); quadrucci di pasta fresca più rombo in umido (voto: 8).
– Contorni: nella norma, adeguati al livello del locale.
– Dolci: ottimi di loro produzione.
Note sul menù: Devo fare un appunto sull’utilizzo a tutto campo del tonno a pinna gialla: troppi antipasti lo riportano. Inoltre un antipasto, quello con i fagioli, non era molto calibrato. Invece il Menù di pesce locale, è senza pari: supremazia sul pesce crudo che definirei come golosità infinite, ciò che troverai nelle ghiotte “ostrichette” delle Isole Tremiti, antistanti al ristorante.
Nel Cestino: pane locale, del tipo “pugliese”, di vero grano duro, con crosta dura e molto scura, mollica morbida un po’ giallastra: buonissimo.
La Cantina/Carta dei Vini. Ottime etichette di vini bianchi.
La carta dell’Acqua: acqua in bottiglia e la introvabile “Ferrarelle” nel vetro!
Olio & Aceto: Buona scelta.
Miniere Gastronomiche. Senz’altro devo citare le Ostriche delle Isole Tremiti (voto: 10 e lode), sono piuttosto piccole ma davvero saporite; eppoi, il pane tipo “pugliese”, di produzione locale (Petacciato), di un eccezionale grano duro (sembrerà banale ma non lo è: il pane questo sconosciuto…).
– Savoir-faire: Qui c’è classe, standard molto elevato.
Placche o targhe sulla porta riportanti le guide dove il locale è menzionato: Michelin (2006-2007-2008-2009-2010-2011-2012-2013); TripAdvisor; La Gola; Oggi; TCI Touring Club Italiano; L’Agenda dei 365 Ristoranti d’Italia; La Guida delle Guide; 4live.
Cosa c’è da vedere in zona. La cittadina di Termoli; il litorale, la parte a nord ricca di vegetazione marina, una oasi ancora intatta che merita una visita / ecc.
In definitiva: ottimo locale da frequentare sia per passaggio per lavoro che, soprattutto, per ferie, meglio ancora per cene a lume di candela e vista mare.