Titolo originale: Godzilla. Diretto da Gareth Edwards con Aaron Taylor-Johnson, Elizabeth Olsen, Ken Watanabe, Sally Hawkins, Juliette Binoche, David Strathairn, Carson Bolde e Bryan Cranston. Anno: 2013, Genere: Avventura/Fantascienza, Durata: 123 minuti circa, Voto: 7 e mezzo.
Quindici anni dopo aver perso la moglie a Janjira, nel misterioso collasso di una centrale nucleare, Joe Brody (Cranston) è rimasto ossessionato dalla convinzione che i reali motivi dell’incidente siano stati insabbiati. Suo figlio Ford (Taylor-Johnson, più muscoloso che mai), militare tornato in Giappone per far uscire Joe di prigione, si troverà faccia a faccia con la più grande minaccia che l’uomo abbia mai incontrato…
E’ difficile Parlare di Godzilla 2014 e non fare spoiler.
Edwards (già regista di Monsters, alla seconda esperienza su due nel genere) sostanzialmente rimane fedele ai film Giapponesi di Kaiju, mostri, allontanandosi di più dal precedente remake americano. Parte omaggiando Jurassic Park e ci presenta i protagonisti in circa mezz’ora, poi prende una strada personale, tutto sommato inedita, molto action e apocalittica. Che il giovane ha mano si vede subito, dalla tensione compatta che si respira per circa due ore, quello che forse gli manca è la maturità artistica di creare un grande spettacolo coeso e complesso. E infatti si dimentica presto di una trama all’inizio troppo complessa e calca la mano nel finale, un po’ confuso, molto poco convincente, leggermente ridicolo.
Date queste precisazioni (comunque dovute) sono diversi i momenti che rimangono subito impressi: i bellissimi titoli di testa, che omaggiano la fantascienza anni ’50, ogni scena con Bryan Cranston, ancora galvanizzato dopo l’apoteosi Breaking Bad, la prima apparizione del mostro M.U.T.O, la discesa dei paracadutisti su San Francisco.
Colossale, proprio come il personaggio principale, affascinante e ambizioso ma al tempo stesso pieno di buchi, sbavature e lungaggini. Io gliele perdono volentieri…
Edoardo Saccone