Fulgor Libertas, road to Milan (Piazza Affari)

Basket

Non è il titolo della campagna pubblicitaria delle top 16 del 2014 ma la meta finale dell’ambiziosissimo progetto che Michell Chirisi, Alberto Bucci e Massimiliano Boccio hanno presentato durante la conferenza stampa di oggi. I tre, rispettivamente Presidentessa della nuova società Fulgor Libertas, General Manager  e Patron, sono parsi molto sicuri ed hanno cercato, riuscendovi a tratti, di trasmettere questa sicurezza a tutti gli intervenuti. Boccio che esordisce ricordando i suoi trascorsi di  militare a Forlì effettua un rapido escursus degli avvenimenti delle ultime settimane che hanno portato alla conclusione della compravendita della società di punta del basket forlivese.

Ringrazia tutti coloro che hanno contribuito a far sì che il germe del basket nella città mercuriale non si avvizzisse perchè, dice, ”… senza queste persone oggi noi non saremmo qui…”. Alla domanda  sul perché la scelta sia caduta su Forlì per rientrare nel mondo del basket, prima demanda la risposta a Bucci poi però non si sottrae e dice: “Da giocatore traevo energia nel giocare in campi caldi con un pubblico competente e appassionato, Forlì mi è stata dipinta in questo modo da Alberto…”.

Il neo Patron della Fulgor Libertas passa poi la palla alla presidentessa che in un breve intervento, molto emozionata, dichiara di avere aderito alla proposta del marito con l’entusiasmo proprio di un’appassionata di questo sport. Prende la parola Alberto Bucci che tornando sulle motivazioni che hanno portato alla scelta di Forlì non dimentica di ricordare il blasone cestistico della città che è sopito sotto la cenere ma che nei suoi piani è destinato a riaccendersi e rinascere come una fenice. I ringraziamenti non si concludono, vengono menzionati i collaboratori della vecchia società e gli allenatori che in questi giorni Bucci e Frattin, seduto in platea, stanno incontrando per programmare il futuro, futuro che passa inevitabilmente attraverso un processo di fidelizzazione della città nei confronti della squadra.

A tal proposito l’ex Riviera Solare illustra tre iniziative pensate a tale scopo: riferisce del nuovo logo che deve entrare nella vita quotidiana del forlivese medio anche se non interessato alla palla canestro, dichiara la sua intenzione di chiedere  la collaborazione del Comune per la gestione delle infrastrutture a favore di una maggiore caratterizzazione della città e della sua visibilità in ambito sportivo su tutto il territorio e auspica maggiori contatti con le istituzioni scolastiche per  motivare le giovani generazioni ad avvicinarsi maggiormente e con più passione al basket. Insiste molto sul secondo punto, in particolare sulla rappresentatività della città da parte dei giocatori, ”non devono mai dimenticare che, anche lontano dal campo e in trasferta, rappresentano la città; cerchiamo giocatori che incarnino pienamente queste caratteristiche. Frassineti  che stiamo seguendo e che probabilmente riusciremo a convincere risponde perfettamente a questo identikit così come Nicola Natali che purtroppo non siamo riusciti ad opzionare per la prossima stagione”.

Sul fronte del mercato molte porte sono aperte e nei prossimi giorni ne daremo conto ai tifosi forlivesi. Dopo  questa introduzione si dà spazio alle domande;  perché si è proceduto ad una ricapitalizzazione di 5 milioni quando bastava molto meno? Prende la parola Boccio e fa notare che per procedere alla quotazione in borsa di una società Fulgor Libertas il capitale sociale minimo richiesto è per l’appunto di 5 milioni; dichiara con dispiacere di non avere con sé la documentazione proveniente dalla Banca d’Italia che attesti il rilascio di una quota azionaria della nuova SpA e aggiunge che perché giunga a buon fine  il processo di quotazione in borsa sono stati effettuati i necessari passi l’ultimo dei quali è il passaggio fra i professionisti della squadra forlivese, passaggio che, non si nasconde, è l’obiettivo delle prossime due stagioni, “… per questo stiamo costruendo una squadra competitiva, non obbligata a vincere da subito, ma noi ci proveremo perché a me non piace arrivare secondo,ma  che possa centrare l’obiettivo finale”.

Valentino Piolanti

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