Sabato 6 settembre 2014, alle ore 11,00, all’oratorio di Sant’Antonio a Dovadola, è stata inaugurata la mostra retrospettiva di Domenico Adriano Corbari, artista nato a Faenza e morto a Dovadola nel 2013, autore di ceramiche artistiche che raffigurano S. Giorgio. La mostra, patrocinata del Comune di Dovadola, rimarrà aperta al pubblico oltre che in questo week end, anche sabato 13 e domenica 14 dalle ore 10,00 alle 12,00 e dalle 16,00 alle 19,00. Le opere esposte sono in vendita tramite un’offerta minima di euro 50: l’intero ricavato sarà destinato all’associazione Amici dell’Hospice.
Nel corso dell’inaugurazione, introdotta dal sindaco di Dovadola Gabriele Zelli, sono intervenuti Alice e Robert Corbari, figli dell’artista e curatori della mostra di Domenico Adriano Corbari, che hanno spiegato le motivazioni dell’iniziativa. “Il nostro desiderio – ha affermato Alice Corbari – è quello di ricordare l’arte di nostro padre, coniugandola con la solidarietà e lanciando nello stesso tempo un messaggio di speranza, che traspare dal soggetto delle opere di papà. S. Giorgio che sconfigge il drago rappresenta, infatti, la lotta serrata fra bene e male, il cui epilogo – la vittoria del bene – rappresenta quel seme di speranza per il futuro, di cui tutti abbiamo bisogno”.
Gabriele Zelli ha illustrato dettagliatamente la figura di S. Giorgio e i forti legami non solo religiosi, presenti fra il Santo e la tradizione contadina romagnola. All’evento ha partecipato anche Marco Maltoni direttore dell’Unità Cure Palliative Ausl della Romagna e responsabile scientifico dell’associazione Amici dell’Hospice, che ha ringraziato i fratelli Corbari per la sensibilità dimostrata e il Comune di Dovadola, che ha reso possibile la mostra.