Esami ancora più precisi, veloci e meno invasivi nella cura dei tumori. Con l’avvio della Risonanza Magnetica Nucleare 3 Tesla (Rmn 3T), inaugurata oggi 2 marzo 2015 dal presidente della Regione Stefano Bonaccini, l’Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori Irst Irccs di Meldola arricchisce l’offerta di strumentazioni per la diagnostica ad alta specializzazione, diventando così una realtà all’avanguardia in Italia e in Europa in termini di cura, ricerca e formazione in campo oncologico. Ad aprile al via le attività di ricerca sul sistema per la termo ablazione dei tumori con Tesla ultrasuoni Hifu. In un settore qual è quello dell’oncologia dove dotazioni tecnologiche, cura e studio procedono di pari passo, Irst Irccs conferma la propria vocazione ad esser punto di riferimento per la sanità posizionando un altro “perno” intorno al quale ruoteranno le future attività cliniche e di ricerca traslazionale: una nuova, potente, Risonanza Magnetica 3 Tesla abbinata a un sistema per la termoablazione dei tumori tramite ultrasuoni Hifu (High-Intensity Focused Ultrasound).
La facility Tesla – installata al piano rialzato della nuova palazzina appositamente costruita negli spazi retrostanti l’Istituto (edificio che ospiterà anche studi e laboratori di ricerca; costo per la realizzazione dell’opera 3 milioni di euro) – rappresenta una piattaforma tra le più evolute in Italia, che combina due tecniche non invasive: una potente Risonanza Magnetica a 3 Tesla (Philips Ingenia 3.0 Tesla Omega Hp) per diagnosticare e analizzare a livello microscopico e spettroscopico i tessuti cancerosi e un macchinario per l’emissione di ultrasuoni focalizzati ad alta intensità (Philips Sonalleve Mr-Hifu) per “bruciare” le cellule maligne. Il sistema, dal costo complessivo di 2,1 milioni di euro (dei quali 1,8 milioni di euro per la Rmn, investimento coperto totalmente grazie alla donazione eseguita da Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena, Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, Istituto Oncologico Romagnolo e Romagna Solidale – Fondazione fra imprese di Romagna per la solidarietà sociale) entrerà a pieno regime ad aprile assicurando lo svolgimento di Rmn diagnostiche più le prestazioni effettuate nell’ambito dei tre nuovi protocolli approvati dal Ministero. Con l’avvio delle attività della Risonanza 3 Tesla, Irst arricchisce l’offerta di strumentazioni per la diagnostica ad alta specializzazione – tra cui Pet con traccianti innovativi e sperimentali prodotti nella Radiofarmacia dell’Istituto – proiettandosi tra le realtà all’avanguardia non solo in Italia ma in Europa.
Ad aprire la cerimonia d’inaugurazione tenutasi lunedì 2 marzo, il presidente Irst Renato Balduzzi: “Chi, come me, viene da altri territori qui vede coesione, solidarietà e pragmatismo messi a servizio dei cittadini. L’inaugurazione di questa nuova strumentazione è l’esempio concreto dell’emblematica capacità dell’Irst di integrare in sé assistenza e ricerca”. Mentre il presidente della Fondazione Carisp Forlì Roberto Pinza, intervenuto anche a nome degli enti che hanno coperto interamente il costo della nuova Risonanza, ha sottolineato il valore etico dell’investimento “il settore sanitario ricopre un ruolo centrale e richiede capitali imponenti che difficilmente un ente o Istituto può reperire da solo. Il ruolo delle Fondazioni è esattamente quello di rispondere a queste esigenze; in particolare, dare seguito al continuo divenire di progetti e iniziative di assistenza e ricerca. Irst è esemplare in tal senso, basti dire che appena una settimana fa posavamo la prima pietra dell’Istituto San Giuseppe, struttura che accoglierà pazienti e familiari nelle pause tra le terapie”.
Il saluto del sindaco di Meldola Gian Luca Zattini si è concentrato sul valore per il territorio del nesso stabilito con l’IRccs: “È una giornata di gioia e orgoglio per tutta Meldola; è appagante constatare come il rapporto tra Irst e Amministrazione comunale si concretizzi, in brevissimo tempo, in realizzazioni significative per i pazienti e che valorizzano il nostro territorio”.
Descritto il valore, sia in termini di diagnosi sia in termini di ricerca, della nuova risonanza e del sistema per la termoablazione Hifu, il direttore scientifico Irst Irccs Dino Amadori, ne ha inquadrato il “peso” e l’esemplarità nel progetto fondante dell’Istituto: “L’Irst è nato per rispondere a quanto l’evoluzione della medicina oggi dimostra essere il carattere impellente: in un panorama dove le malattie si specificano sempre più giorno dopo giorno, in cui per classificare le patologie occorre richiamare diversi settori, il dialogo tra discipline e professionisti è fondamentale. L’Irst si propone come una piattaforma di ricerca e cura per tutta la sanità, ad altissimo contenuto tecnologico; l’obiettivo è quello di raggiungere i più alti standard qualitativi e i più alti risultati in termini di costo e beneficio sempre nell’ottica di garantire al paziente, che è il centro di tutto, le più moderne ed efficaci terapie”.
A conclusione dell’evento sono intervenuti il presidente della Regione Stefano Bonaccini e l’assessore alle Politiche per la salute. “La Rete Oncologica Romagnola – ha detto Sergio Venturi – è la sfida che si pone di fronte all’Irst; attraverso questa l’Istituto potrà definire il suo ruolo sia nei confronti dell’Ausl della Romagna sia all’interno della rete regionale e nazionale degli altri Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico. L’Irst ha tutte le carte in regola per affermarsi quale motore di queste progettualità, potendo contare, anzitutto, su una vocazione solida, riconosciuta a tutti i livelli e un interlocutore, come il neo Direttore dell’Ausl Tonini che, grazie all’esperienza maturata qui, ha ben chiaro come definire l’equilibrio ottimale. Irst parte avvantaggiato dall’essere una realtà che fa dell’intreccio tra varie discipline e della contaminazione delle professioni il proprio fulcro; oltre a poter beneficiare della guida scientifica di una persona come Dino Amadori, un vero innovatore in campo scientifico”.
“Sono oggi trentatré giorni che la Giunta si è insediata – ha commentato Stefano Bonaccini – poco più di un mese durante il quale abbiamo già fatto scelte significative come, recependo le indicazioni del Governo – tagliare 15 milioni di euro di costi della politica e strutturare un programma per affrontare quello che oggi è il vero obiettivo: creare posti di lavoro. Siamo una delle Regioni italiane che in passato meglio ha speso i fondi europei e vogliamo continuare lungo questa strada sfruttando in pieno le occasioni che arriveranno nei prossimi sei anni; si tratta di fondi indirizzati in buona parte a ricerca e innovazione, voci nelle quali l’Emilia-Romagna, anche nel campo della cura e assistenza, può offrire molti esempi ed eccellenze. Grazie a chi ci ha preceduto, il nostro welfare è a livelli di eccellenza, non solo in Italia; cercheremo di mantenerlo tale anche a fronte delle necessarie azioni di razionalizzazione, senza però mai intaccare quelli che sono per noi valori e strumenti indiscutibili come il Fondo per la non autosufficienza”.
Sull’Ausl della Romagna: “Il nuovo direttore, Marcello Tonini dovrà svolgere un compito affatto semplice: dimostrare anche ad altri territori della nostra Regione che l’integrazione è un modello che funziona”. Diagnosi “al millimetro” – La Risonanza Magnetica è un esame diagnostico che, sfruttando campi magnetici e onde di radiofrequenza, permette di ottenere immagini anatomiche ad alta risoluzione dell’interno del corpo. Grazie alla sua estrema precisione e all’assenza quasi totale di effetti collaterali, la Risonanza Magnetica si è conquistata negli ultimi anni un ruolo di primaria importanza nella diagnosi di numerosissime malattie, tra cui quelle oncologiche.
Il modello che Irst Irccs ha acquisito rappresenta una tra le ultime e più potenti evoluzioni di questa metodologia diagnostica. Grazie alla combinazione di innovative tecnologie e alla potenza del segnale emesso, la nuova Rmn 3T consentirà esami più precisi (sarà possibile analizzare strutture anatomiche della grandezza di un millimetro) e veloci offrendo un evidente beneficio sia per i pazienti (anche quelli con caratteristiche anatomiche e patologiche complesse) sia per l’organizzazione sanitaria che potrà così assicurare un maggior numero di esami in modo più rapido. La nuova Risonanza consentirà una visualizzazione in 3D degli organi molto dettagliata sia dal punto di vista morfologico sia funzionale. Attraverso la scelta degli impulsi e definito il set di parametri si potranno mettere in evidenza tessuti differenti (grasso, vasi, tumori etc). Tra gli aspetti connessi al comfort si evidenzia l’ampia apertura del tunnel all’interno del quale il paziente svolge l’esame, aspetto che rende questo sistema un’ottima soluzione per chi soffre di claustrofobia.
Il calore degli ultrasuoni per distruggere i tumori – Le potenzialità della Rmn trovano accento ulteriore abbinate a un sofisticato sistema per la termo ablazione delle lesioni cancerose, tecnica detta High-Intensity Focused Ultrasound, Hifu. Il principio alla base della metodica sperimentale Hifu (sarà installata in Irst ad aprile) è quello di produrre ultrasuoni focalizzati ad alta intensità indirizzati in un’area definita e limitata, con lo scopo di determinare la necrosi del tessuto patologico per termo-ablazione ovvero, letteralmente, bruciandolo. Riuscendo a misurare i cambiamenti di temperatura nei tessuti all’interno del corpo è, infatti, possibile pianificare e monitorare in tempo reale l’andamento di questo tipo di trattamento. Il sistema offre ai pazienti la possibilità di sottoporsi a questo nuovo trattamento non invasivo, più tollerabile e senza gli effetti collaterali negativi della chemio e della radioterapia e dare un’opzione terapeutica a coloro che non possono sottoporsi ad altre tipologie di trattamento.
Un piano di ricerca unico nel panorama internazionale – In base all’ambizioso progetto di collaborazione per la ricerca clinica stilato con il produttore del sistema (Philips), nell’arco del prossimo triennio, i professionisti Irst saranno impegnati nello studio e validazione della Risonanza Magnetica 3 Tesla e delle numerose potenziali applicazioni dell’Hifu. Tre i progetti già oggi definiti. Due attengono la Rmn – il primo riguarda la valutazione dell’accuratezza diagnostica, sicurezza, tollerabilità, comfort e costo-efficacia di questo tipo d’indagine nell’ambito della valutazione dell’health technology assessment dell’apparecchiatura; il secondo, il ruolo della Rmn 3 Tesla nell’individuare i danni procurati al fegato dai farmaci chemioterapici – uno concerne, invece, l’Hifu, in particolare l’utilizzo degli ultrasuoni focalizzati ad alta intensità nel trattamento del dolore da metastasi ossee da tumori solidi.
In via di definizione, sempre in ambito d’impiego Hifu, protocolli per il trattamento riduttivo di fibromi uterini (tumori benigni del basso ventre) e loro estensione anche ad altre lesioni primitive o metastatiche nei tessuti molli (una produzione clinico-scientifica, quest’ultima, che per impegno e prospettive trova pari solo nel percorso intrapreso in campo pediatrico dal Children’s Research Institute di Washington DC, Stati Uniti), prostata (in questo ambito l’azienda, inoltre, sta sviluppando un dispositivo per l’Hifu transuretrale: un trasduttore alloggiato in una sonda che, attraverso l’uretra, sarà collocato nelle prossimità del tumore). Altre applicazioni oggetto di studi saranno i tumori epatici (primitivi e secondari), i tumori al rene e al seno.