Fast and furious 7

sala del cinema

Titolo originale: Furious 7, Diretto da James Wan, con Vin Diesel, Paul Walker, Jason Statham, Dwayne Johnson, Michelle Rodriguez, Tyrese Gibson, Ludacris, Nathalie Emmanuel, Lucas Black, Tony Jaa, Ronda Rousey, Luke Evans, Jordana Brewster, Elsa Pataky e con Kurt Russel nel ruolo di Frank Petty,  Anno: 2015, Genere: Azione, Durata: 137 minuti circa, Paese di produzione: Stati Uniti d’America, prodotto da: Universal Pictures, Legendary Pictures, Relativity Media, Dentsu, One Race Films, Original Film,  Voto: 5.

Quando la banda di Dominic Toretto (Diesel) sembra ormai pronta per la pensione Deckard Shaw (Statham), il pericolosissimo e super addestrato fratello di Owen (Evans, il cattivo di Fast and Furious 6), decide di attuare uno spietato piano di vendetta uccidendo Han (Sung Kang) e attentando alla vita di Dom, Brian (Walker) e della sua famiglia. La risposta del gruppo non si farà attendere…

Cambia la regia (questa volta James Wan, veterano dell’horror) ma non la sceneggiatura (Chris Morgan), e la frittata è fatta. Già, perchè la parola d’ordine per un sequel dovrebbe essere innovare, non ripetere. O almeno provarci. Diesel ha la faccia da pesce lesso che conosciamo tutti e ripete ostentatamente, film dopo film, il concetto che regge la serie, “La famiglia è l’unica cosa che conta”. Le scene d’azione, lunghissime e stordenti, non nascondono una trama scritta su un pezzo di carta igienica. I personaggi non aggiungono niente che non siano luoghi comuni o stupide battute da spacconi già sentite. E poi i pedanti minuti di “Ti amo Brian”, “Ti amo Mia” con una musica romantica di sottofondo. Non si pretende Kubrick, basterebbe una storia che non sia: c’è un cattivo estremamente pericoloso, uniamo la squadra e bum bam bum!

In realtà l’unico che sa recitare è il compianto Walker, deceduto durante le riprese e sostituito in alcune scene da ottimi effetti digitali. Ed è bello vederlo l’ultima volta al cinema, anche perchè salutato, nel finale, in maniera onesta e sentita. Per il resto tanti culi, muscoli, inquadrature da video musicale, esplosioni e Kurt Russel che parla continuamente di birra belga. Come se il cinema fosse morto in uno dei tanti incidenti automobilistici della saga, lasciandosi dietro solo una lunga striscia di detriti. Come che Furious 7 sia solo un lungo spot pubblicitario di macchine veloci.

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