Osteria Malabocca di Bagnacavallo

Il + e il Menu

Osteria Malabocca
Piazza della Libertà, 15 Bagnacavallo (RA).
Recapiti tel. 0545/64468.
Giorno di chiusura: mercoledì.
Orario di esercizio: mezzogiorno e sera.
Chiusura per ferie: luglio.
Si può prenotare? È consigliabile.
Accettano Carte di Credito.
Il locale è climatizzato e ha anche delle sale in un cortiletto interno.
Parcheggio: sulle vie adiacenti (parcheggio libero dalle ore 13,00 alle 15,00).
Come arrivare, itinerario consigliato: portarsi a Bagnacavallo, verso il centro, piazza della Libertà.

Questa recensione avviene grazie alla segnalazione di Paola Facchini. Nella bella Romagna attraverso i vecchi portici che ti portano in Piazza della Libertà, a fianco del Teatro Goldoni, trovi la piccola Osteria Malabocca. Da oltre dieci anni una classica e genuina gestione familiare manda avanti alla grande questa osteria. Entrando trovi un’ampia ed unica sala, arredata sui generis delle osterie, tavola semplice ma ordinata, pulita; ambiente caldo, accogliente. All’Osteria Malabocca c’è spazio tra i tavoli e nel locale non ci sono odori. Il bagno è “mono-bagno”: pulito ordinato, dosatore lavamani e carta per asciugarsi. Quindi siamo di fronte ad un piccolo locale. Piccolo spesso fa rima con bello. Qui mi piace quasi tutto e speriamo resti tale: piccolo! Il titolare è Roberto Dal Fiume, già chef alla Frasca di Castrocaro Terme.

Chapeau per la scuola svolta presso uno dei miei miti romagnoli: Gianfranco Bolognesi. Roberto, assieme alla moglie, Denise Tassinari, conduce l’osteria; una ragazza serve ai tavoli, coadiuvata da Denise. Al tavolo, leggendo il menù, mi son trovato di fronte ad un piccolo menù con pochi piatti i quali vengono cambiati ogni mese: fantastico, è la linea che amo, indice di prodotti freschi, pochi piatti ma buoni, una conduzione che va sempre a braccetto con la qualità. I menù proposti sono tre: vegetariano, pesce e carne.

All’Osteria Malabocca i prezzi sono nella media. Il pane viene fatto da loro ed è buonissimo, al punto che ho dato il massimo dei voti alla voce “Nel cestino” che troverai a seguire. I vini son quelli del territorio, in prevalenza rossi, anche importanti: ho notato molte “mezze bottiglie” con etichette di pregio: chi, come me, ha venduto vino, sa quanto valga la “piccola” da 0,375 con un grande vino: è una chance proposta al cliente il quale, in tempi di “Punti patente”, non potrà mai bere più di tanto, quindi una bottiglia da 75 cc. sarà impossibile da stappare; inoltre per chi, in coppia, desiderasse assaggiare due vini diversi, in base alle portate, ciò diventa possibile, e con una spesa contenuta, proprio grazie alle ½ bottiglie: è una cosa per pochi ristoratori, fateci caso. La classe di un locale, imprescindibile, parte dal bere, dal vino proposto al cliente: dove troverete “mezze-bottiglie”, troverete la capacità di scindere l’utile (il “vil-guadagno”) dalla passione della etichetta. Nel globale il locale è ottimo e, data la mia esperienza di 38 anni, suppongo destinato a crescere.

Dimensione del locale: piccolo. Mono sala.
Note sul locale e la tavola: da Osteria a buon ristorante. Pochi coperti.
Esame dei servizi igienici: mono bagno, pulito, carta asciugamani e dosatore sapone liquido.
La Cucina come area: buone dimensioni, attrezzature professionali.
Cucina romagnola (carne/pesce) con importante variante vegetariana.
Direzione: Roberto Dal Fiume e sua moglie Denise Tassinari.
Chef: Roberto Dal Fiume.

Target $$$: Medio.

Descrizione Menù:
– Antipasto: Sformatino di verdure (voto 9)
– Vegetariano: Griglia di tagliatelle ripiene al pecorino e gratinate, con fave fresche e germogli aromatici (voto 9+); Pesce: “Strozzapreti alla farina di ceci al ragù di sogliola e crema di finocchietto selavatico” (voto 9); Carne: “Cappellacci al ripieno di coniglio con stridoli e crema scquaquarone” (voto 8+); Tradizionale: Tortelli al formaggio di fossa con olio ex. Vergine, timo e pepe nero (voto 9); Cappelletti al baccalà con crema di zucchine e cipolla rossa. Parmigiana con filetti di pesce (ottima).
– dolci: Tutti dolci fatti a mano; segnalo per mia doppia degustazione mirata: “Biscotti alla liquirizia, con letto di gelato al caffè e rhum, e salsa di vaniglia” (voto 9 e ½).

– caffè, amari: buona scelta di super alcoolici.
– Nel Cestino: Il pane è fatto tutto da loro, in maniera artigianale: Focaccina ai semi vari; mini-panini bianchi; pane bianco alla cipolla; panini ai semi di papavero (voto 10 e lode).

Voti: Locale 8; Servizio 8 e 1/2; Menù da 8 a 10.

Piatti consigliati: sformatine di verdure; primi piatti.
Miniere gastronomiche: vegetariano, quello vero.

La Cantina/Carta dei Vini. Ottime etichette, specie rossi: evidenzio molte mezze-bottiglie, rare a trovarsi, una scelta al cliente. Birre artigianali di alta qualità. Il vino sfuso “della Casa” è ottimo, felice rarità (voto globale per il vino 10 e lode).
E la carta… dell’Acqua: acqua demineralizzata proposta d’ufficio: ahimè, è l’unico “neo” che ho trovato. (è comunque possibile avere anche acqua minerale in bottiglia).
L’olio, il sale & l’aceto: nello standard.

“Sulla Porta”. Il locale è citato su queste Guide:
4live.it
Accademia Italiana della Cucina
Alice

Puoi anche provare in zona (vedere recensioni/segnalazioni, indicarle):
– A Bagnara di Romagna:”Trattoria Rocca”; Cucina fine, ricercata; grandi vini. Target: medio/alto.
– A San Pancrazio di Romagna: “Trattoria Cucoma”: tradizionale, solo pesce e romagnolo; mezzogiorno menù di lavoro di pesce.
Cosa c’è da vedere in zona: Bagnacavallo: il Teatro Goldoni, vera meta di artisti.
In definitiva: per lavoro (mezzogiorno menù-fisso sui 14 €); la sera per cercare qualcosa di originale; tappa obbligata per i vegetariani: mica male!

Gigi Arpinati

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