Antica Trattoria dalla Gigina

Il + e il Menu

Antica Trattoria dalla Gigina
Indirizzo: via Stendhal, 1 Bologna
Recapiti tel. 051/4189865
Giorno di chiusura: sempre aperto.
Orario di esercizio: pranzo e cena.
È necessario prenotare. Accettano tutte le Carte di Credito.
Come arrivare: itinerario consigliato: Tangenziale di Bologna, uscita 6, percorrere direzione verso Ferrara, troverete l’Antica Trattoria dalla Gigina sulla destra. Attenzione perchè è poco visibile.
Locale è climatizzato, non ha sale all’aperto.
Parcheggio: antistante e nelle stradine attigue.

Frequento dal 1979 l’Antica Trattoria dalla Gigina questo importante storico locale bolognese. Quest’anno festeggia i 59° anniversario dalla apertura. Parlare della “Trattoria della Gigina” vuol dire, innanzitutto, riconoscere il merito indubbio del locale stesso che si basa sulla cucina bolognese, nella fattispecie entriamo nella bagarre della tagliatella, un campo semplice ma allo stesso tempo, difficile. Ognuno di noi avrà in mente il migliore locale dove mangiare tagliatelle, è un po’ come per le pizzerie: quante ce ne sono? Troppe. Ecco, Gigina è uno dei migliori in Italia per i primi piatti, che si concretizza sulle Tagliatelle ed i Tortellini (meglio se in brodo), un must assoluto della sacra pietanza Tagliatella. Vero pellegrinaggio culinario che si deve percorrere per motivi legati alla storia della tagliatella. “Gigina” era dunque il soprannome della brava cuoca, abile prima imprenditrice, Aldina Fava, fondatrice del locale. Appena entri nel bel locale troverai sulla destra due grandi immagini (una foto ed un quadro), sono la nuora e la famosa Gigina, le caparbie sfogline nonchè artefici della fama di questa trattoria (c’è da dire che sia il quartiere che l’esterno non portano giustizia alla classe del posto! Una volta entrati nel locale si respira un’altra aria). 

Sulla porta, a fianco delle eccessive targhe (molte blasonate “Michelin”), si trova la simpatica scritta “Tirer” cioè tirare, in italiano, per aprire la porta; la più bella sarà quella di “Spenzèr”, in italiano spingere, per uscire: bolognese doc. Nell’anticamera del locale trovi una grande cartina geografica dell’Italia con tanti segnaposto: servono ad indicare i clienti affezionati che qui son passati, in pratica è tutta coperta la nostra Patria. C’è anche una grande carta del mondo, stesso sistema, segnaposti per chi è stato qui in trasferta culinaria: sono evidenziati molti avventori internazionali. Infine una vota ordinato, il capo sala mi ha portato la agognate tagliatelle e mi ha sussurrato in un orecchio: “Non metta il parmigiano sentirà meglio i sapori”. Subito son rimasto allibito e mi è venuta in mente una diatriba che mi capitò a Spilamberto (MO) per mio esagerato svuotamento della formaggiera su un piatto di tortelli di zucca burro e salvia. Qui però ho dovuto dare ragione al Capo Sala: ho degustato l’eccezionale sapore della sfoglia per non parlare del ragù: perfetto, ben cotto, rosso al punto giusto, buonissimo, da lode.

Dimensione del locale: grande struttura composta da tre sale, fini, eleganti, chic: una grande sala centrale, una in fondo sulla sinistra, più riservata, e quella che trovi subito salite le scale. Il locale è ad un piano rialzato.

Tavola: massima classe, eleganza e charme: una bella tovaglia di tessuto pregiato con adeguata sottotovaglia, siamo al top. Sedie di alto livello, imbottite.

Servizi igienici: superlativi, all’altezza del locale: pulitissimi, tutto in ordine, perfetto. Nota. Anche qui un tocco di dialetto bolognese: per gli Uomini, troverai la scritta “Omèn” e per il gentil sesso “Dòna” (nei bagni c’è lo stesso impianto stereofonico presente in tutto il locale, ma con una sostanziale differenza: il volume, qui, è altissimo).

La Cucina come area: ottima, ampia, razionale, tutto in inox: 3 chef con capelli e guanti di lattice (rarissimi a vedersi: complimenti) erano al lavoro.

Target del locale $$$: medio/alto.

Descrizione Menù:
– Antipasti: del territorio (Emilia); Spuma di mortadella alla gelatina di balsamico con gonfiotti fritti (9); Antipastino (fornito d’ufficio): Mortadella Bologna dop; frittatina; mini-gnoccho, o Crescentina, fritto (9). Culatello; Scelta di salumi di qualità.
– Primi piatti: consigliamo senza dubbio alcuno le “mitiche tagliatelle”, si chiamano così, assaggiate, voto: 9 alla sfoglia (gialla, dura, densa, spessa, ruvida, saporita); e ben un 10 e lode per il ragù veramente stupendo, raro a trovarsi così buono e delicato; d’inverno, consiglio i tortellini in brodo. Voto: 9. Dunque menzione speciale per il ragù. Tornando al consiglio datomi di non mettere il parmigiano il “grana” in effetti condisce ma copre anche un po’ i sapori. Il parmigiano in tavola era leggermente ossidato: si vede che non lo usano. Passatelli in brodo; Lasagne; ecc. (consiglio a chi si reca in questo tempio della tagliatella, di basarsi su questa pietanza al massimo sviare sui golosi tortellini-in-brodo). Tortelli; Tortelloni: vari condimenti, evidenzio gli ottimi funghi porcini.
– Secondi piatti: “Coniglio al forno vanto della Trattoria” (si chiama così!); Il Bollito: uno dei regni del bollito (Voto: da 8 a 9). Fegato di vitello con la rete; misto carne; Faraona disossata in arrosto sfumato al vino; Tagliata di manzo.
– Contorni: di stagione, ottima la “Tavolozza” di verdure miste, sempre con stupende “cappelle” (teste) di funghi (voto 9).
– I dolci: Crema fritta & fredda; Zuppa inglese (voto 9); Tiramisù col suo cestino “commestibile” ; Panna cotta con zabaione al marsala doc.

– Alla fine: caffè, amari: ottima scelta di etichette anche importanti.
– Nel Cestino: pane e grissini artigianali.
Piatti consigliati: Tagliatelle al ragù; Tortellini in brodo.

Miniere gastronomiche: Tagliatelle doc bolognesi.

La Cantina/Carta dei Vini. Ottima scelta: ben 250 etichette (consiglio Lambrusco con Tagliatelle al ragù, uno di quelli scuri di Reggio, mai rosato o reggiano).
E la carta… dell’Acqua: acqua di qualità in bottiglia 75 cc.
L’Olio, il sale & l’Aceto: ottimo assortimento di olio di alta qualità.

Voti globali: Locale 9; Servizio 10 e lode; Menù 9 . Conto 7.

“Sulla Porta”. Il locale è citato su queste Guide:
4live.it
Michelin (da oltre 20 anni)
Gambero Rosso

Puoi anche provare, in zona:
– Trattoria da Vito – Via Musolesi, 9 – BO. (cucina casalinga)
– Ristorante della Posta – Via della Grada 21/A BO (cucina bolognese)
– Trattoria Valerio 1848 – Via Avesella, 10 BO/centro storico, parallela via Indipendenza (Trattoria a conduzione familiare)
– Il Galeone – Via Caselle / S.Lazzaro (BO) (Ristorante di pesce; pizza doc napoletana verace).

Cosa c’è da vedere in zona: Bologna è stupenda. Non perderti le Torri degli Asinelli; Piazza Maggiore; Via Indipendenza; Basilica di San Petronio, Basilica di Santo Stefano; Via Piella (se riesci vai a vedere le incredibili canalizzazioni idriche sotterranee!); San Luca; ecc. Bologna è la città più porticata d’Europa: se dovesse piovere, l’ombrello non ti servirà, ma solo se sarai in centro storico.

In definitiva. Gigina: perfetto per un goloso pranzo di lavoro a mezzogiorno; La sera, data la valenza di classe, caldo, intimo, se ci vai con la tua “lei”, stai attento alle calorie!

Gigi Arpinati

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