Titolo originale: Jurassic world, diretto da Colin Trevorrow, con Chris Pratt, Bryce Dallas Howard, Ty Simpkins, Nick Robinson, Irrfan Kahn, Jake Johnson, Omar Sy, B.D. Wong, Judy Greer e con Vincent D’Onofrio nel ruolo di Vic Hoskins, Anno: 2015, Genere: Fantascienza/Avventura, Durata: 123 minuti circa, Paese di produzione: Stati Uniti d’America, Australia, prodotto da: Universal Pictures, Legendary Pictures, Amblin Entertainment, Voto ?
22 anni dopo la fallimentare apertura del Jurassic Park, isla Nublar ospita un nuovo parco di dinosauri, il Jurassic World, con migliaia di visitatori da tutto il mondo. Per mantenere alto l’interesse del pubblico la InGen e la dottoressa Claire Dearing (Dallas Howard) hanno creato un dinosauro geneticamente modificato, l’Indomunus Rex, terribile predatore cresciuto in cattività e totalmente desideroso di creare massacri e disastri. Ma non solo: l’azienda di bioingegneria ha anche idee particolari su come utilizzare i Velociraptor addestrati dall’ex militare Owen Grady (Pratt), che però è di tutt’altro avviso…
Bigger, louder, more teeth recita la frase di lancio, ed è proprio così: Jurassic World è il frutto dell’immaginazione di un bambino di dodici anni che ha appena visto Jurassic Park e lo vuole con più esplosioni e più sangue. È un giocattolone in cui la verosimiglianza narrativa non conta nulla, i dinosauri sono intelligenti, architettano piani geniali, si mimetizzano e comunicano tra di loro, gli uomini sono stupidi, i loro piani sono ridicoli, sempre più ridicoli, e finiscono sempre nella cacca. In più (1) tematicamente le idee proposte sono le stesse del film originale, situazioni e battute comprese, al limite del plagio, (2) anche narrativamente Colin Trevorrow propone molto poco di originale, a parte qualche brutto movimento di macchina.
Il fatto è che, nonostante queste sconfortanti premesse, Jurassic World funziona. Funziona perchè è divertente, funziona perchè ha la capacità di intrattenere per due ore, grazie a qualche eccezionale guizzo d’azione (l’entrata in scena dell’Indominus è da brividi) e ad un’idea di cinema vecchia ma confortante, funziona perchè è ossequiosamente rispettoso dell’originale, funziona grazie ad un finale capace di far sembrare King Kong contro Godzilla cinema neorealista, una ciliegina sulla torta meravigliosamente e involontariamente (?) trash.
Che dire: è qui che come critico preferisco fermarmi, evitando di dare un voto, un po’ perchè l’originale ha plasmato il mio modo di vedere il cinema, rendendomi di parte, un po’ perchè questo nuovo capitolo fa molti errori ma raggiunge l’obbiettivo, è stupido ma piacevole, riciclato ma inedito, allo stesso tempo troppo simile ai precedenti ma diverso da ogni altro. Il film perfetto da vedere al cinema, coi pop corn in mano e i dinosauri che ti urlano furiosi dietro le orecchie.
Edoardo Saccone