Ristorante La Cucoma

Il + e il Menu

Ristorante La Cucoma
Via Molinaccio, 175 a San Pancrazio di Russi (RA)
Recapiti tel. 0544/534147
Giorno di chiusura: lunedì e domenica sera.
Chiusura per ferie: agosto
Si può prenotare e accettano tutte le Carte di Credito.
Come arrivare, itinerario consigliato: Da Forlì prendere la SS per RA, “Ravegnana”: dopo Coccolia troverai un bivio a sinistra, percorri pochi chilometri, dopo un ponte a gobba acuta, eccoti il cartello di Russi, sei nella frazione San Pancrazio: Cucoma è sulla destra.
Locale climatizzato e non ha sale all’aperto.

Parlare di Dino, il titolare della Cucoma, vuol dire pensare che da 35 anni lo frequento: vecchiaia che stento ad accettare ma che vivo fortemente, specie a tavola. La famiglia Amadori gestisce da quasi 38 anni questo locale: si tratta di una “trattoria di pesce”. A pranzo la definirei come “trattoria”, senza nulla togliere alla dicitura, ben appropriata anche per il pranzo di lavoro che è intelligentemente praticato dall’azienda su un menù di pesce. A cena, luce soffusa, brio, frenesia della serata, Cucoma si trasforma in bel ristorante di pesce. Pesce: la caratteristica della Cucoma, locale integrato nella campagna ravennate quindi soggetta a radicata cultura del “cibo di terra”, ma qui c’è la vocazione al solo pesce! Parlare di ristoranti di pesce in terra di Romagna urta contro la mia anima meridionale: nato in Puglia da genitori misti Romagna/Puglia. I legami di questa regione li avverto fortemente quando si parla di pesce. Il Piemonte poi gioca un’altra carta importante nella mia vita “degustativa”.

Torniamo a Ristorante La Cucoma. Pesce romagnolo spesso significa pesce impanato ed anche pieno di odori. Pesce pugliese significa solo pesce, mai pan-grattato e pochissimi odori. Voilà, ecco le due semplici differenze.
Cucoma sa coniugare una giusta “via di mezzo” tra il Sud del nostro Bel Paese, e la nostra costa romagnola: pesce cotto in una ottima maniera, poco coperto del micidiale ed odioso pan-grattato, mai colmo di odori, spezie, ed altro: perciò al “naturale”, raro a trovarsi.
Il pesce “additivato di odori”, sovente è un escamotage per coprirlo.
La cucina della Cucoma è sempre e solo quella del “pescato”, quello che passa il convento inteso come il “convento del peschereccio”: una magica parola che ho toccato con mano girando l’Italia, nel nostro caso, col mare Adriatico, da Bari a Mestre.
Infine un doveroso accenno al pesce azzurro: questo nobile semplice pesce, snobbato dai più (forse per il basso costo?), alla Cucoma rivive e alla grande: lo troverai su molti piatti, dall’antipasto marinato, davvero eccelso (fatto da loro stessi), alla griglia. Questo sacro pesce azzurro, ricco di omega 3 e di altre sostanze benefiche ed antitumorali, ti servirà e aiuterà il tuo portafoglio; col suo sapore forte e deciso, servirà bere un buon Trebbiano romagnolo, presente in sala. Per me, una calamita che mi attrae.

Dimensione del locale: due sale, una più grande ed angolata, ci arrivi dall’ingresso a doppia porta; una sala più piccola, quasi intima, dopo la prima, che dà verso la cucina.
Arredamento, la tavola: a pranzo troverai il tovagliolo di carta ma la tovaglia è in tessuto; il locale è comunque di ottima fattura, grande livello.
Servizi igienici: due bagni moderni dotati di ogni confort.

La Cucina come area: grande, razionale, pulita, coordinata: ottima rapidità nel servire ai tavoli.
Cucina: Solo cucina di pesce, pescato del momento, romagnolo.
Direzione: Dino Amadori. Chef: la moglie col suo staff.

Target del locale $$$: Medio a pranzo/Medio-alto, secondo portate.

Descrizione Menù:
• Antipasti. Voto globale: 8-10 e lode. Suggeriamo quello freddo con seppie, tonno, sarde alla cipolla (10 e Lode), ali di razza, gamberetti alla salsa rosa, saletta davvero fatta in casa. Quello caldo con “coquillages” vario, lumachine, cannolicchi, vongoline piccole (le vongole piccole: per fortuna) dell’Adriatico; Polipo con pomodorini; Salmone marinato alle erbe aromatiche; Pesce azzurro marinato (apriti cielo: 10 e lode); ecc.
• Primi piatti: Voto 8 e 9. Ravioli al sugo di pesce; Nastrini caserecci ai calamaretti e pmdoro fresco; Risotto ai gamberetti freschi col limone (il piatto clou: cottura ca. 30’); Spaghetti al nero di seppia; ecc.
• Secondi piatti: Voto 8, 9 e 10/lode. Suggeriamo: Griglia col vero pescato del giorno; Sardoncini scottadito (voto 10 e lode); Crostacei; Frittura; ecc.
• Contorni: a pranzo si usa fare a self service: voto 8 e ½.
• I dolci: Semifreddo al croccante; Ricotta e fichi (classico romagnolo); Mousse allo Zabaione.
• Caffè, amari, varie: nella norma.
• Nel Cestino: pane condito; a volte piadina.

• La Cantina/Carta dei Vini. Buona selezione di vini nazionali, prevalenza di bianchi. Un appunto sul “vino della Casa”: il vino “sfuso”, ovvero della “Casa”, l’ho scritto dozzine di volte, è da evitare, per vari motivi (non è granche; è ossidato; ecc). Qui il pesce-vino, bottiglia caratteristica della Cucoma, ha uno strepitoso Trebbiano doc sfuso. Restare a bocca aperta è cosa probabile.
• E la carta… dell’Acqua: Acqua demineralizzata: lo sapete non la amo, però è potabile.
• L’Olio, il sale & l’Aceto: nella norma.

Piatti consigliati: Sardoncini; Pesce azzurro; Griglia di pesce.
Miniere gastronomiche: Pesce Azzurro, questo sconosciuto.

Verdetto finale: Location 8. Ambiente 8. Servizio 9. Menù: 8-10 e lode. Conto: 10.

“Sulla Porta”: il locale ha queste “Placche”, di queste Guide:
– 4live.it
– “Via Emilia Ristoranti e contorni”
– Michelin
– Accademia della cucina italiana
“Puoi anche provare:” Vedi in zona questi altri Ristoranti: Malabocca a Bagnacavallo.
– Cosa c’è da vedere in zona: Ravenna; Russi antica villa romana.
In definitiva: indispensabile per lavoro; buono a cena.

Gigi Arpinati

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