Nel 1935 Mussolini collocò nel suo paese di origine una nuova fabbrica aeronautica affidandone la direzione all’ingegnere italiano Giovan Battista Caproni: da quello stabilimento, sviluppato principalmente su due piani e che ospitava tutte le lavorazioni necessarie alla produzione e uscirono i 150 esemplari del Caproni Ca 164, un biplano da addestramento. Al massimo dell’attività l’azienda impiegava 1.400 lavoratori. Nel 1940 lo stabilimento venne ampliato per far fronte all’attività di costruzione di aerei, in seguito all’ingresso dell’Italia in guerra. Venne realizzato anche un sistema di tunnel sotterranei che fungeva da deposito e da difesa.
Il 5 aprile 2015 gli storici “tunnel del vento” nelle ex gallerie Caproni di Predappio sono stati riaperti al pubblico, un’inaugurazione a cui ha partecipato tutta la città di Predappio, più di 500 persone provenienti da varie parti del mondo, dato il livello internazionale del progetto scientifico. Tra questi ricordiamo, oltre all’università degli studi di Bologna, l’Illinois Institute of Technology di Chicago e il Royal Institute of Technology di Stoccolma. Si tratta dei tunnel della fabbrica aeronautica Caproni, voluta da Benito Mussolini e inaugurati nel 1935 a Predappio. Ora le gallerie sotterranee tornano ad essere impianti all’avanguardia: diventeranno un laboratorio per lo studio dei fenomeni di aerodinamica e fluidodinamica, fra i quali quello delle turbolenze degli aerei.
Il laboratorio fa parte del Centro Interdipartimentale per la Ricerca Industriale – CIRI Aeronautico e rientra nel progetto denominato CICLoPE (Centre for International Cooperation in Long Pipe Experiments) dell’Alma Mater Studiorum di Bologna, curato dal prof Alessandro Talamelli, direttore del Centro Interdipartimentale per la ricerca industriale sull’aeronautica. Il CICLoPE rientra nel network europeo EUHIT, che collega le eccellenze internazionali a livello di infrastrutture per lo studio della turbolenza e che include, fra gli altri, il Max Plank Institute e il CERN di Ginevra. Gli scienziati hanno cercato in tutto il mondo una struttura idonea agli studi sulle turbolenze e i tunnel della fabbrica Caproni sono stati individuati come il luogo ideale. Nel dopoguerra lo stabilimento era stato abbandonato e grazie a questo progetto è stato riqualificato. Per l’occasione della visita sarà presente il professore Talamelli che illustrerà il percorso fatto e soprattutto il significato scientifico del Progetto CICLoPE.