«Siamo iscritti ed elettori del Pd e del centro-sinistra che vivono a Bertinoro e ne hanno a cuore il futuro. Crediamo nella buona politica e nella buona amministrazione come strumenti per cambiare in meglio il nostro territorio, ma siamo consapevoli che nulla si possa fare senza la forza che proviene dalla fiducia e dalla partecipazione dei nostri cittadini. Oggi, a Bertinoro come ovunque nel nostro Paese, la politica e i partiti hanno il compito storico di recuperare una fiducia spezzata ed una credibilità che si è persa nell’eccesso di autoreferenzialità e immoralità che purtroppo hanno caratterizzato anche il nostro campo politico. Guardando nello specifico al nostro Comune vorremmo contribuire ad un positivo rilancio e rafforzamento dell’iniziativa politica del Pd, al fine di aumentarne il radicamento e la capacità di rappresentanza delle esigenze dei nostri cittadini proponendo le primarie.
C’è bisogno di ripartire con più forza se vogliamo avere la certezza che Bertinoro possa continuare ad essere governato dal centro-sinistra, nella continuità con quanto di buono è stato fatto nei due mandati di Nevio Zaccarelli, cui va il nostro riconoscimento e ringraziamento, ma anche con la capacità di innovare e guardare avanti che un grande Comune come il nostro merita. Sì perché Bertinoro è tutt’altro che un piccolo Comune. Parliamo infatti di un Comune di significativa grandezza per numero cittadini ed estensione territoriale, in posizione strategica nell’ambito provinciale e romagnolo e con peculiarità che ne fanno un luogo culturale di eccellenza regionale e nazionale.
Amministrare un Comune come il nostro richiede capacità amministrativa e di visione politica, orgoglio per ciò che siamo e l’aspirazione di far diventare Bertinoro ancora più grande, bella e vivibile. Per fare tutto questo servono idee, serve sostegno da parte dei cittadini, serve far partecipare tutti alla costruzione del futuro di Bertinoro, a partire dalla condivisione nella scelta del candidato sindaco che a nostro parere non dovrebbe avvenire nelle chiuse stanze di partito. Le primarie sono da sempre lo strumento simbolo del Pd e possono rappresentare la certificazione di un nuovo corso del centro-sinistra nel nostro Comune capace di includere tutte le migliori energie presenti sul territorio per vincere la sfida delle prossime elezioni.
A questo fine non ci siamo mai sottratti e non ci sottraiamo ancora adesso, al tentativo di arrivare ad una proposta realmente inclusiva ed unitaria, che ad oggi però non pare essersi realizzata. Di fronte allo stringere dei tempi chiediamo quindi al Pd la convocazione di un percorso di primarie aperte, che ridiano fiato a quell’idea di democrazia e partecipazione dal basso che abbiamo sempre detto di considerare la stella polare del nostro agire politico. I candidati che, nel rispetto dei criteri dati, si presenteranno, avranno così la possibilità di proporsi di fronte ai cittadini di Bertinoro e chiedere la loro fiducia. Diversamente si sceglierebbe di tenerli fuori da una decisione che li riguarda direttamente rinunciando al coraggio e all’innovazione che, ne siamo certi, il Pd bertinorese può essere in grado di dimostrare. Nelle prossime ore raccoglieremo firme tra iscritti ed elettori a sostegno di questa iniziativa, che faremo pervenire alla segreteria del Pd (alla quale abbiamo già avanzato nel corso del direttivo di una settimana fa la proposta oggetto del documento)».
I promotori: Alessio Ronchi, Simone Guzzoni, Girolamo Satta, Roberto Fabbri, Giorgio Bernaroli, Gessica Allegni, Giovanni Beccari