«Il cosiddetto progetto di “riqualificazione” dell’abitato di San Lorenzo in Noceto, che prevede l’abbattimento di più di 80 platani disposti lungo la carreggiata stradale, un’alberata che interessa ben quattro diversi Comuni attraversati dalla S.P. 3 “del Rabbi”, prenderà il via, purtroppo, il 17 marzo. Ne diamo triste annuncio, perchè la condanna a morte di alberi perfettamente sani è sempre un duro colpo affibbiato all’ambiente, alla salute degli esseri umani e dunque all’eco sistema nel suo complesso: al mondo intero.
Inascoltato l’appello di centinaia di cittadini che hanno sottoscritto le petizioni cartacee e on line in difesa delle alberature in oggetto, inascoltati gli appelli degli esperti nazionali che hanno partecipato al convegno del 30 gennaio scorso intitolato: “La guerra agli alberi. E alla fine non ne rimarrà nessuno”, senza esito – anzi respinta – la richiesta di attivazione della proceduta di “Dichiarazione di notevole interesse pubblico paesaggistico per l’alberata stradale della S.P.3 “del Rabbi” di San Lorenzo che il Tavolo delle Associazioni ambientaliste di Forlì ed i Comitati “Giù le mani dagli alberi di Forlì” e “Platani di San Lorenzo” avevano spedito alla Regione Emilia-Romagna e ad altri enti.
Ha prevalso il peso di un progetto da 800mila euro ed ha avuto la meglio di una cultura – che noi avversiamo – che in nome di una pseudo ricerca della sicurezza stradale fa strage dell’ambiente. Consideriamo invece disastroso dal punto di vista ambientale, storico e paesaggistico il “progetto pilota” di San Lorenzo in Noceto, che prevede l’abbattimento di più di 80 platani in nome della sicurezza stradale e della riqualificazione dell’abitato che non trovano motivazione alcuna negli allegati tecnici. Posto che la stessa Regione Emilia-Romagna che si era detta conscia dell’importanza storica dell’alberata, che collega le due “città del Duce”: Forlì e Predappio.
Ma questo assunto di tutela ambientale non è stato tenuto in debito conto dalla Provincia di Forlì-Cesena e dal Comune di Forlì che nello stesso “quadro descrittivo” del “progetto pilota” non hanno fatto mai ricorrere, nemmeno una volta, la parola ‘albero’! Come se questi platani, più che ottantenni, non fossero mai esistiti, e la loro eliminazione potesse essere considerata come una prassi normale. Osserviamo e vi informiamo che niente del lavoro svolto dagli enti coinvolti nella definizione di questo progetto è stato reso pubblico e consultabile.
Lo stesso Comune di Predappio, direttamente interessato da alcuni abbattimenti in località Fiumana, per quanto ci consta non è stato coinvolto in alcuna fase del procedimento, anzi è stato contattato dal Tavolo delle Associazioni ambientaliste di Forlì e dai Comitati “Giù le mani dagli alberi di Forlì” e “Platani di San Lorenzo” per unirsi alla battaglia (attendiamo ancora risposta). Riteniamo disastroso l’approccio fin qui adottato nei confronti delle alberate stradali e in particolare nei confronti del “progetto pilota” di San Lorenzo in Noceto, poiché se questo progetto sarà utilizzato come precursore per futuri interventi si rischierà di perdere un patrimonio vegetale, storico, paesaggistico, ambientale, non più ricostituibile».
Comitato “Giù le mani dagli alberi di Forlì” e “Platani di San Lorenzo”