Consulta Laica: “Restituiamo al Pantheon il significato delle origini”

Cimitero monumentale

«L’imponente opera funeraria cittadina con il tempo è diventato un maestoso sacrario di cittadine e cittadini di tutte le credenze, ma anche il luogo simbolico delle figure esemplari del Primo e del Secondo Risorgimento. Attualmente nella struttura del Pantheon al cimitero monumentale di Forlì è praticamente esclusiva la funzione a scopi religiosi della Chiesa cattolica di rito romano e la manutenzione, a carico del Comune, è delegata da un’apposita convenzione alla Diocesi di Forlì-Cesena.

L’uso sostanzialmente esclusivo da parte della Chiesa cattolica di rito romano tende inevitabilmente ad escludere anche i defunti di altri culti religiosi, inclusi quelli riconosciuti dalle apposite convenzioni fra di essi e la Repubblica Italiana ed anche coloro che per convinzione atea, agnostica, razionalista non si riconoscono in alcuna delle fedi professate. La Consulta Laica Forlivese, a cui hanno aderito Cgil, Uil, Udi, Anpi, Associazione Luca Coscioni, Associazione voce Donna, Istituto Gramsci, Arci, Uaar, Associazione Mazziniana, Movimento Federalista Europeo e singoli cittadini e cittadine.

A quasi due anni dalla richiesta inviata all’Amministrazione Comunale per l’individuazione di un luogo per il commiato laico, avvia la raccolta firme sabato 30 aprile in piazza Saffi – lato Comune verso C.so Garibaldi nei pressi dell’edicola – dalle ore 15,30 alle ore 19,00, per riportare l’attenzione e la discussione nel Consiglio Comunale di Forlì, chiedendo che il Pantheon possa essere ripristinato alla funzione originaria di luogo di elezione di tutte le convinzioni religiose, filosofiche e culturali che non contraddicano i principi ispiratori della Carta costituzionale italiana ed il preambolo della Carta dei diritti fondamentali dei cittadini dell’Unione Europea e che sia adottato un nuovo regolamento in grado di rendere accessibile il Pantheon e riconoscere pari dignità anche a coloro che scelgono e partecipano al commiato laico dai propri defunti».

Consulta Laica Forlivese

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