Ristorante Cà di Veroli
Indirizzo: Località Poggio alla Lastra Bagno di Romagna (FC)
Recapiti tel. 0543/913077 cell 3881286136
Locale non climatizzato ma ha sale all’aperto.
Parcheggio: antistante e gratuito. In ombra.
Si può prenotare e accetta tutte le Carte di Credito.
Giorno di chiusura: lunedì solo in giugno e luglio.
Orario di Esercizio: pranzo/cena. Da gennaio a maggio e da settembre a dicembre: aperto solo il sabato e domenica; in estate sempre aperto con la chiusura del lunedì.
Come arrivare, itinerario consigliato: Da Forlì portarsi a Santa Sofia: nel paese prendere a sinistra direzione Carnaio (San Piero. Attenzione è facile sbagliarsi e proseguire diritto, cioè per la Campinga): salendo il valico del Carnaio, arrivati ad un tornante troverete a destra le indicazioni per Poggio alla Lastra.
La recensione viene redatta a seguito di ben tre nostri segnalatori i quali hanno passato un weekend al Ristorante Cà di Veroli.
Stefano Gregorio, 51 anni, un ottimo curriculum come chef dato che, da ben 35 anni, “fa da mangiare” e la passione non gli è calata, anzi. Studia alla Scuola Alberghiera e si diploma; lavora stagionalmente ora al mare ora in montagna, trova una collaborazione al “Sale Grosso” a Milano Marittima, sarà chef alla Cà de Bè di Bertinoro e gestisce persino un suo locale in centro a Forlì; Per tre anni sarà chef per la “Nazionale di Calcio” (gestione Prandelli), infine, assieme a sua moglie, da quattro anni, gestisce il Ristorante ed Albergo, “Cà di Veroli” sull’appennino forlivese (Cà di Veroli è data in gestione alla Cooperativa “Il Poggio” by Regione E/R, ndr). Sposato con Elisa Zipoli la quale lo aiuta sulla conduzione, hanno due bimbi.
I due coniugi dimostrano d’essere innamorati per questa loro collocazione operativa: c’è da crederci, quello di Poggio alla Lastra è un crinale appenninico stupendo, un ambiente naturale ed incontaminato che non ha nulla a che fare con la nostra “civilizzazione”; non è molto distante dalla città (un’ora da Forlì) ma è distante anni luce dalla vita “moderna”. L’Appennino la fa da padrona, dunque: aria fresca e ossigeno molto ricco, non siamo abituati a tale purezza ma, soprattutto, qui trovi pace e tanto silenzio.
Qui potrai gustare una ottima cucina di terra, tosco-romagnola, potrai (dovrai!) fare delle lunghe passeggiate sia a piedi che in mountain bike, inoltre il fiume Bidente offrirà delle pozze naturali di una bellezza senza pari, ne troverai tre: una di queste, ca. 2 km. dal ristorante, sembrerà proprio una piscina.
Dimensione del locale: ampio ma con giuste dimensioni, caldo, legno, rilassante; una grande sala ed un più piccola (50 coperti, la giusta dimensione).
Arredamento e tavola: stile di montagna più sulle Alpi: legno chiaro e rustico, arredamento fine ed anche con un tocco di moderno.
Servizi igienici: perfetti.
La Cucina come area operativa: struttura nuova in acciai inox Aisi. Perfetta.
Eventuali note sulla cucina: Tosca-Romagnola, rigorosamente di terra ma troverai anche innovazioni.
Direzione: Stefano Gregorio.
Chef: Gregorio più 2 sottocuochi.
Target del locale $$$: medio.
Descrizione Menù:
– Antipasti: Crostini misti fatti col mitico pane montanari insipido (fegatini; salsiccia di mora; porcini; lardo Colonnata; ecc.); Affettati e formaggi pecorini locali (voto globale 8+).
– Primi piatti: Gnocchetti di patate saltata con crema di formaggio, salsa al tartufo, salsiccia (tipo mora) e rosmarino (voto 9); Tagliatelle con gli stridoli (voto 8); Tortelli alle erbe al ragù rosso di carne (voto 9); Tagliatelle al ragù (voto 9); Tortelli di zucca-patate con scalogno al sugo rosso (voto 8); Lasagnette bianche con ricottine locale, zucchine e pancetta (voto 8); Lunghetti (acqua e farina, tipo strozzapreti ma più larghi, sui 15-20 cm., vari condimenti (ottimi).
– Secondi piatti: Cinghiale in umido; Cinghiale ginepro e pomodoro; ecc. (voto 7 e ½); Costine e carne ai ferri con “cottura a riverbero” (voto 10); Coniglio del contadino (voto 8+); “Costolone”: costa del maiale, tagliata per il lungo, inzuppata di paprika, salsa Worcestershire, tabasco a lenta cottura, sfumata con buona birra (voto 10).
– Contorni: di stagione.
– Nel Cestino: Pane montanaro, stupendo, insipido.
– I dolci: Mascarpone (voto 10); Torte fatte in casa; Crostate. Cantucci toscani di loro produzione con generose mandorle.
– Caffè, amari, varie: nella norma.
– La Cantina/Carta dei Vini. Il vino “della Casa”, è quello in uso sul locale, è “potabile” difatti attribuiamo un voto alto: 7. Poche etichette ma di qualità.
– E la carta, dell’Acqua!: Standard.
– L’Olio, il sale & l’Aceto: Standard.
Piatti consigliati: Primi piatti, Costolone, dolci.
Miniere gastronomiche: Pane montanaro.
Verdetto finale: Location esterna 10; Ambiente (locale) 9; Servizio 9; Menù da 8 a 10; Conto 8.
“Sulla Porta”: il locale vanta queste “Placche”:
– 4live.it
– “Via Emilia Ristoranti e contorni” www.viaemiliaristoranti.it
– Tripadvisor
Puoi anche provare questi altri Ristoranti: (vedi recensioni/segnalazioni, se presenti):
– Campanaro a Panetto di Galeata (mezz’ora di auto. Recensito).
– Cosa c’è da vedere in zona: Appennino; Fiume Bidente; a 4 km Strabatenza; a 6 Km Pietrapazza.
– In definitiva: ideale per passare una bella giornata in montagna: sarà dura tornare in pianura.
Gigi Arpinati