Sappiamo che, nel momento in cui si deve andare a collegare un interruttore e un circuito di corrente di grandi dimensioni, si deve utilizzare un relé. Questo si utilizza anche nel caso in cui si desideri ottenere un sistema alternativo per spegnere e accendere le luci da diversi punti. Ci sono diversi tipi di relé e questo perché ciascuno di essi va a rispondere a delle determinate e specifiche esigenze.
Come funziona il relé
Quando si parla di relé bisogna fare chiarezza: di cosa si tratta, nello specifico? Un relé è un interruttore elettrico che funziona attraverso impulsi elettrici che permetto di aprire o chiudere un determinato circuito. Dobbiamo altresì notare che il relé è formato da tre parti che sono, nello specifico, la bobina, l’ancora o la ruota e il contatto elettrico. I contatti, fissi e mobili, sono gli interruttori all’interno del relé e proprio questi ultimi vengono azionati grazie a una bobina il cui compito è quello di andare a formare un campo elettromagnetico capace di spostare quella che viene definita come ancora. Nel momento in cui la bobina sarà a riposo, il contatto mobile sarà fermo, quando la bobina sarà in moto il contatto mobile si collegherà al fisso.
Punto luce commutato: cos’è e come funziona
Iniziamo con il dare la definizione di punto luce. Possiamo dire che si chiama punto luce l’insieme del corpo illuminante e dei dispositivi che provvedono ad accenderlo e spegnerlo. Si hanno diversi tipi di punti luce e si parte da quello semplice, dove il comando del corpo illuminante è effettuato da una sola posizione a quello deviato, che si ha nel caso in cui, invece, le posizioni di comando della lampadina sono due. Inoltre, si ha un punto luce deviato se ci sono più di due posizioni di comando.
Nel caso di un punto luce semplice serve un interruttore e un dispositivo con due terminali; per un punto luce deviato sono necessari due deviatori con tre terminali; per l’invertito occorrono 2 deviatori ed un invertitore, se il comando è da tre punti, due invertitori se il comando è da quattro punti ecc. E quando si parla di punto luce commutato? Si ha questo tipo di punto luce quando si è in presenza di un corpo illuminante commutato attraverso un relé e comandato da più posti con apposito pulsante.
Come montare un commutatore
Quando si deve montare un commutatore per permettere al corpo illuminante di essere comandato da più posti tramite pulsante, ci si deve assicurare di collegare insieme tutti i neutri, procedendo, poi, a collegare le varie fasi in base a quello che è lo schema che si vuole seguire per l’accensione del punto luce stesso. Dopo aver collegato tutte le fasi di ogni gruppo insieme, si deve far passare un filo in modo tale che questo, da ogni fascio, vada direttamente dentro la scatola di derivazione assieme al commutatore.
Nello specifico, si deve portare il neutro direttamente al corpo illuminante, andando a interrompere la fase. Si deve prendere un filo di almeno 5cm di filo per ogni ponticello e si deve montare a partire dal commutatore. A questo punto, si deve serrare un capo del ponticello ad uno degli interruttori, mentre l’altro capo si deve serrare nello stesso alloggiamento del ponticello. Sebbene sembri complesso, un po’ di pratica e qualche scherma esemplificativo riusciranno a chiarire il tutto in modo tale da procedere con estrema facilità alla creazione di un punto luce commutato con relé.