La Brexit ha messo a nudo non solo la precarietà dell’edificio comunitario, ma l’entità dei problemi sul tappeto, in Europa: peso demografico sempre più ininfluente, invecchiamento rapidissimo della popolazione, insostenibilità del welfare, innovazione frenata da investimenti insufficienti, da privilegi tenaci e da una burocrazia soffocante (generata dal connubio incestuoso con la politica).
Queste le variabili con cui tutte le classi dirigenti hanno a che fare, a tutti i livelli. Chi sarà in grado di trovare una risposta sostenibile conquisterà la leadership. Si può partire dal livello territoriale per dare un contributo (piccolo)? Si può, naturalmente. Bisogna però che gli attori non pensino a se stessi e al loro stipendio attuale: da parlamentari, da sindaci, da consiglieri regionali, ecc. Debbono saper guardare oltre. Questo è il prezzo.