Quanti gesti fai per cambiare in meglio il mondo?

Paola Negosanti

Parliamo ancora di barriere architettoniche e precisamente di quelle che possiamo trovare nei mezzi pubblici. A volte è più facile trovare un mezzo accessibile e attrezzato per un percorso lungo, piuttosto che uno per spostarmi per poche decine di chilometri. Vi faccio un esempio concreto così mi è più facile rendere l’idea: posso prendere un treno per andare a Bologna – cosa che ho fatto spesso negli ultimi anni per motivi di studio – o viaggiare in aereo per raggiungere capitali europee come Madrid, altra esperienza dello scorso anno – ma prendere un autobus per spostarmi di poche decine di chilometri diventa un’odissea.

Ieri ho toccato con mano questa situazione dovendomi recare a Meldola per frequentare un corso di scrittura autobiografica. Ho contattato Start Romagna (azienda trasporti locale) per avere informazioni riguardo all’accessibilità dell’autobus da Forlì a Meldola. Dopo pochi minuti mi è arrivata questa risposta: “purtroppo sulla linea 96 o 132, linee che transitano da Meldola non ci sono fermate abilitate al trasporto di persone diversamente abili, pertanto non è possibile trasportare persone in carrozzina”.

A questo punto non mi resta che trovare una soluzione alternartiva. Sono autonoma per la gran parte degli aspetti della mia vita, ma spesso mi scontro ancora con situazioni di questo tipo. Speriamo che questa mia esperienza sia un ulteriore stimolo per rendere sempre più accessibili i mezzi pubblici di grandi e piccole città. È importante che le amministrazioni locali si pongano questa domanda: “Quanti gesti fai per cambiare in meglio il mondo?”.

Paola Negosanti

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