Ristorante Primavera di Nole

Il + e il Menu

Ristorante Primavera
Indirizzo: Strada Minetti, 32
10076 Grange di Nole – Nole (TO)
Recapiti tel.: 011/9241720
Giorno di chiusura: martedì
Orari di esercizio: pranzo/cena.
Chiusura per ferie: gennaio
Necessaria la prenotazione.
Accetta tutte le Carte di Credito.
Locale climatizzato con un’ampia veranda in stile moderno.
Parcheggio: antistante e gratuito.
Come arrivare/itinerario consigliato: parte Alta a nord di Torino: Prendere la SS per Lanzo, uscire a Robassomero, votare a destra per Villanova, quindi direzione Grange di Nole e troverete il Ristorante Primavera.

Sono due blasonati segnalatori a condurmi al Ristorante Primavera: mai vista prima. Loro due, invece, la frequentano regolarmente. La strada è abbastanza lunga e arriviamo per pranzo: siamo nella campagna a ridosso della ormai lontana cintura industriale torinese, piccoli Comuni che mantengono inalterata la loro identità. Sergino Francesco e Chiadò Cinzia sono i due coniugi che troviamo impegnati in questa ristorazione. Piuttosto giovani, non più ragazzini, hanno l’età giusta per “correre” e dare tutto se stessi in questa dura kermesse, stupenda come professione, ma un mestiere che chiede, oltre alle braccia, essenzialmente il cuore, (cose già ripetute) senza il quale i risultati non sarebbero eccezionali, ma “normali”.

Il Ristorante Primavera esiste dal 1959, ma loro lo seguono da soli 4 anni: un successo dato dal fatto che qui è sempre pieno. Cucina tipicamente, anzi, rigorosamente piemontese, come tradizione vuole qua in provincia, ma anche qualche idea, come la carne cruda a sandwich con porcini freschi, mai vista prima d’ora. La cucina da queste parti così “piemontesizzate” non potrebbe che essere che quella tradizionale. I piatti sono curati sui particolari e nelle materie prime, freschissime; l’esecuzione è perfetta, da “manuale”, si sente la scuola decennale svolta nelle precedenti importanti cucine, nel caso di Francesco parliamo delle Langhe, lui proviene da Neive, cuneese dove c’era l’antica distilleria Levi, amico del grande Maestro Veronelli. Veloce degustibus a tavola. Apriamo con una mousse di Robiolina alle erbette aromatiche: siamo in Piemonte, patria della Robiola, (voto 9); arriva il piatto da me ricercato: carne cruda Fassona, tagliata al coltello, su un materasso e con coperta (sandwich) ai funghi porcini freschi: apriti cielo! Voti, carne cruda 9; porcini 10 e lode; ammirazione per la lavorazione al coltello e presentazione. Al palato, una delicatezza unica, la carne non ha odori ed è “fresca”, frollata forse pure poco: uso inzupparla di buon olio ligure e un po’ di limone (sul limone i puristi della cruda avranno da dire) e un po’ di pepe: perfetta. Al palato un Dolcetto d’Alba di 13,5°. Buono.

Si prosegue con un assaggio di girello al naturale con grande “noce” di salsa tonnata, un piatto che non vedo spesso, cioè non è coperta ma è con questa “boulle” in un lato: ne vorrei tanta di quella salsetta, ecco. Piatto fine ed ottimo, per un voto: 8 per la carne e 9 e ½ per la tonnata.

Arrivano i Tajerìn, tagliolini in Italia, fatti davvero in maniera speciale, con soli rossi di uova e quanti (30!), un classico piatto piemontese fatto a mano: condito con ragù rosso di Salsiccia di Bra (nota sulla famosa Bra: salsiccia 100% bovino, non maialino, quindi!) Un sapore originale, forse in Romagna sarebbe poco accolto; metto parecchio parmigiano e trovo, da buon ricercatore di caseifici, un piccola carenza, ma passa.
La dolce chiusura: una “bavarese ai fiori di sambuco al croccante al sesamo”, un piatto fotogenico e “rumoroso” sotto ai denti, insomma, da delirio (voto 10 e lode).
Bravi ragazzi, continuate così. Non vi fate condizionare dal Fast Food!

Dimensione del locale: una sala unica a ferro di cavallo ed una grande veranda esterna.
Arredamento e tavola: buon livello.
Servizi igienici: ottimi.
La Cucina e l’area operativa: a vista. Ottima. Nuova.
Cucina tipica piemontese.

Target del locale $$$: medio, per alcuni vini medio-alto.

Descrizione Menù:
– Antipasti: Mousse alla robiolina alle erbette aromatiche (voto 9); Battuta di Fassona con sedano fresco e verdurine croccanti; Sformato di peperoni con crema di pomodorini e cialda al parmigiano; Girello di vitello cotto al rosa e noce di salsa tonnata; Gamberoni Rossi impanati alle nocciole di Langa con maionese all’arancia. (massimi voti).
– Primi piatti: Tajaarin dai trenta tuorli al ragù alla salsiccia di Brà; I due Agnolotti: Anatra e Barbabietola; Gnocchi di pomodoro su vellutata di burrata e crema al basilico; Agnolotti al sugo d’arrosto; Agnolotti “del Plin” con burro di Montagna, timo e pepe nero. (massimi voti).
– Secondi piatti: Guanciale di vitello Fassona brasato alla vecchia maniera; Filetto di maiale con mele, castagne e frutta secca; Coniglio ai peperoni di Carmagnola (menzione speciale); Carrè di vitello scozzese bardato alla pancetta; Lumache al verde (massimi voti).
– Contorni: stagione.
– Dolci: “Bunèt” tradizionale; Semifreddo alle pesche con pesche saltate al porto; Cheese gate composta di more; gelato (massimi voti).

– La Cantina/Carta dei Vini? Buona scelta
– E la carta, dell’Acqua: ottima.
– Olio, sale, pepe: usano olio di altissima qualità.
– Piatti consigliati: Antipasti. Primi piatti. Dolci.

Miniere gastronomiche: carne cruda “Fassona”. Peperoni di Carmagnola!

Verdetto finale: Location, esterno 9; Ambiente (Locale) 8+; Servizio 9; Menù da 8 a 10+; Conto: 9.

– Locale del Cuore? Si.
– PL: Effettua il Pranzo Lavoro.

“Sulla Porta”: il locale vanta queste “Placche”:
– 4live.it
– “Via Emilia Ristoranti e contorni” www.viaemiliaristoranti.it
– Tripadvisor – Certificato di Eccellenza
– Cosa c’è da vedere in zona: Torino, a pochi chilometri.

Gigi Arpinati

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