«Le dichiarazioni apparse sulla stampa locale riguardanti la gestione dello Stadio Morgagni, successive alla conferenza stampa, tenuta nella giornata di ieri dal presidente del Forlì Calcio Stefano Fabbri, sono di una gravità tale che dovrebbero stimolare soltanto una presa di posizione da parte di tutta l’opposizione che siede in Consiglio Comunale. Inoltre a rafforzare questa tesi, l’articolo della consigliera Paola Casara, la quale con il comunicato uscito poche ore fa, denuncia due fatti gravissimi, assolutamente in contrapposizione l’uno con l’altro:
La dichiarazione rilasciata in Consiglio Comunale dall’assessore allo sport Sara Samorì a seguito di sua puntuale interrogazione di circa un anno fa, con la quale chiedeva conto circa i reali costi che sarebbero stati sostenuti dall’Amministrazione Comunale a fronte della concessione dello Stadio Comunale al Forlì Calcio, che evidenziava il fatto che sarebbero stati a carico quasi completamente del gestore. La dichiarazione del presidente del Forlì Calcio che di fatto smentisce in tutto la risposta formulata dall’Assessore con la conferenza stampa di ieri. Facendo i conti del “buon padre di famiglia” sembrerebbe che il Comune di Forlì verserà al Forlì € 1.089.150 in 15 anni per i lavori allo stadio (manutenzione straordinaria e valorizzazione dell’impianto) più 600.000 euro per la gestione dell’impianto.
In questa cifra (1.689.150 €), che è già quasi il doppio rispetto a quanto dichiarato in Consiglio Comunale dalla rappresentante allo sport della Giunta Comunale, non paiono esserci neppure gli 850.000 euro previsti per la manutenzione straordinaria e dichiaratamente in carico al Comune. Si può sapere, a questo punto, quanto costa davvero al Comune di Forlì l’operazione di ristrutturazione dello stadio Morgagni? Noi facendo i conti della massaia otteniamo un risultato che supera i 2 milioni di euro.
Pertanto in virtù di questa ulteriore sbandata politica, denunciamo a chiare lettere che questa Amministrazione sta collezionando una serie di errori che stanno traslando la nostra città verso un baratro economico annunciato. Con la mozione presentata dal sottoscritto martedì riguardante l’ex Gil, con l’adesione di dieci consiglieri di minoranza (Fabrizio Ragni, Vanda Burnacci e Marco Catalano di Forza Italia, Eliana Gardini, Davide Minutillo di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, Daniele Vergini e Simone Benini del M5S, Paola Casara di Noi Forlivesi e Daniele Mezzacapo della Lega Nord) si chiede di discutere su una questione che vede al centro del dibattito l’assegnazione e la gestione di un impianto sportivo, fiore all’occhiello della città, dato in concessione senza un bando di gara pubblico ad una società sportiva forlivese, che lo detiene da 30 anni, come se fosse una proprietà privata.
Stessa Polisportiva che fa parte del gruppo di soci della società che gestisce la piscina comunale, anch’essa al centro del dibattito politico attuale per una gestione amministrativa che ci sta vedendo impegnati in numerosi accessi agli atti per verificare se viene gestita in rispetto del disciplinare di concessione. Da ultimo è bene rilevare anche le varie concessioni su cui si sta cercando di fare luce, non ultima la gestione del Centro Sportivo di Villanova, che da un primo esame sembra essere stata assegnata dal Comune ai vincitori del bando, con evidenti falle giuridiche. Il primo vincitore del bando di gara presentò una fideiussione rivelatasi non conforme alla legge, ma i dirigenti del Comune di Forlì dell’Ufficio Sport che verificarono i documenti dormivano?
Il secondo assegnatario sta ancora aspettando i documenti che comprovano la idoneità degli impianti per procedere ad eventuali modifiche o migliorie (ma il Comune di Forlì, per legge, non doveva essere in regola con i suddetti documenti prima di andare a bando?).
A tutte queste domande risponderà l’assessore allo sport Sara Samorì a tempo debito.
Noi consiglieri di opposizione chiediamo al Sindaco e all’Assessore di chiedere scusa alla città per questa Amministrazione dello sport dissennata, parziale e da dilettanti e un passo indietro all’assessore dello sport finché non verrà fatta chiarezza sui fatti menzionati di cui stiamo valutando di inoltrare una segnalazione alla Corte dei Conti ed alla magistratura ordinaria».
Daniele Avolio consigliere comunale di Forlì