«Leggo su alcuni organi di informazione – scrive in una nota il sindaco di Dovadola Gabriele Zelli – che il consigliere comunale Francesco Tassinari si è compiaciuto perché non è stata approvata la proposta di avviare le procedure per cedere la gestione degli impianti di pubblica illuminazione di Dovadola a una ditta esterna, per un congruo numero di anni in cambio della sostituzione di tutti gli impianti, non più a norma, e la conseguente gestione, compreso le manutenzioni ordinarie e straordinarie. Non dice però, non avendola, l’alternativa che propone per affrontare un problema per il quale il Comune non ha e non avrà nel breve e medio periodo risorse da investire. Evidenzio che per il totale adeguamento occorrono oltre 183 mila euro.
D’altra parte è costume del consigliere Tassinari brindare agli insuccessi del paese. Ha svolto le funzioni di assessore nel corso del mandato amministrativo 2007-2012 e in quell’importante ruolo non si è minimamente preoccupato del fatto che la Casa di riposo Zauli accumulasse 25 mila euro di debiti ogni mese per oltre 5 anni, portando il totale del debito alla stratosferica cifra di 1.400.000 euro (in lire 2 miliardi e 800 milioni) al momento del subentro dell’attuale Amministrazione. Ed è stata la Giunta comunale da me presieduta che ha il merito di aver salvato una delle migliori strutture della Romagna e i 50 posti di lavoro quotidianamente occupati da personale molto competente e totalmente dedito agli ospiti. La Giunta comunale di cui Tassinari faceva parte, con una decisione assolutamente folle, ha perseguito il progetto, poi sconfessato, sia a livello legale sia amministrativo, di costituire un ente autonomo per gestire la struttura in spregio alla legge regionale che regola il settore.
Nello stesso periodo, la stessa Giunta comunale di cui faceva parte Tassinari, non ha avuto nessuna voce in capitolo sul gravissimo provvedimento di chiusura della Residenza Sanitaria per Anziani che era stata avviata presso i locali dell’ex Ospedale in via Nazionale, chiusura che ha comportato la soppressione di 30 posti letto e di altrettanti posti di lavoro. Un danno economico e occupazionale incalcolabile per Dovadola.
Il consigliere Tassinari, sempre in qualità di assessore con delega ai lavori pubblici, ha contribuito in modo determinante a far sì che iniziassero i lavori di restauro dell’ex sede del Municipio di Dovadola, nonostante una progettazione che si è dimostrata molto carente e la certezza che non ci sarebbero state le condizioni economiche per continuare l’intervento.
In questo modo si sono utilizzati 250 mila euro di soldi dei contribuenti per eseguire la minima parte di un intervento che, per le note carenze finanziare in cui si di battono gli enti locali, non proseguirà con tutte le conseguenze del caso, visto che l’edificio è attualmente sprovvisto di copertura e gli agenti atmosferici ammaloreranno le parti restaurate. Per di più il mutuo a suo tempo contratto per sostenere i lavori ha un riverbero assolutamente negativo sui bilanci attuali perché impedisce di contrarre altri mutui per eseguire progetti anche di entità modesta, come la copertura delle tribune del campo da calcio.
Per questo il Comune di Dovadola aveva ottenuto 40 mila euro di finanziamento da parte della Fondazione Cassa dei Risparmi Forlì, ma non può stipulare un mutuo per i restanti 100 mila euro necessari per l’esecuzione dell’intervento molto sentito dal Real Dovadola, molto meno dal consigliere Tassinari che ha sempre votato contro questa opera. Sempre in qualità di assessore ha contribuito ad assegnare incarichi a professionisti e tecnici esterni per un importo di 26.000 euro senza prima verificare se le progettazione potevano avere il consenso dell’Anas, visto che gli eventuali interventi interferiscono con la Statale 67. Progettazioni che a questo punto non hanno nessuna possibilità, o quasi, di essere portati avanti.
In sintesi, non si è minimamente preoccupato di sperperare oltre 1 milioni e 650 mila euro di soldi pubblici ed ora il consigliere Tassinari può anche raccontare che ha contribuito a non risolvere un altro problema di notevole importanza come l’adeguamento degli impianti di pubblica illuminazione di Dovadola, che continueranno ad essere obsoleti e a consumare molto di più di quelli fatti installare di recente su Piazza della Vittoria e su Viale Zauli da Montepaolo. Forse poca cosa rispetto alle effettive esigenze, ma almeno è stato fatto».
Gabriele Zelli sindaco di Dovadola