All’interno della splendida cornice della città di Firenze, si trova Borgo Allegri che è una strada molto nota per avere accolto grandi artisti del passato, un passato che qui a Firenze rimane eternamente presente. Borgo Allegri è collocato tra via San Giuseppe e piazza dei Ciompi. In questo luogo si trovava la bottega di Cimabue, pittore e maestro di Giotto e anche la bottega dei fratelli Ghiberti ed era quindi uno scrigno ed una fucina di artisti eccellenti. Ancora oggi passeggiando per le vie di Firenze si incontrano i sorrisi e gli entusiasmi di tanti artisti che, con il loro contributo, aiuteranno il maestro Nomura Shogoro a realizzare la sua opera dal titolo: “Scrittura sacra dell’epoca nuova”.
In una pergamena ciascun artista potrà porre la propria firma. L’ appuntamento è stabilito al giardino di Borgo Allegri il giorno 6 e 7 maggio dalle ore 16,00 alle 21,00 dove anche i visitatori potranno porre la loro firma, come contributo per l’interessamento e l’apprezzamento di questo progetto artistico. La Mostra dal titolo “legame arrugginito” consiste in una personale di Shogoro, il cui intento è quello di condurre a riflettere su alcuni aspetti umani di fondamentale importanza, per mettere in evidenza, la drammaticità consistente nella realtà che ancora oggi in una Società “moderna” come la nostra, la storia si ripeta sempre uguale, con genocidi, guerre incessanti e senza un’ apparente fine, trascinati dal nostro DNA barbaro in un vortice senza tempo.
Le opere sono oggetti di una Fede: delle statue di un “Dio” appartenenti ad una cultura lontana, dimenticata e volutamente cancellata dalla memoria. L’Evento è patrocinato dal Comune di Firenze ed Ambasciata del Giappone a Roma. In contemporanea ci sarà la mostra di Rie Miyatake, Hitomi Iwasaki, Sanae Nakata, allestita dalle artiste che sono seguite dal Maestro Shogoro. Questo evento “Fuoco d’arte” viene riproposto due volte l’anno da più di dieci anni ed è contraddistinto dalla particolarità di riuscire a coinvolgere alcuni negozi del centro a Firenze. L’artista Stefano Giglio del ColletticoC13 che ha realizzato mostre importanti, sia in Italia che in Giappone, e che di recente si è rapportato in un confronto artistico con il maestro Shogoro alla Libreria Bocca a Milano, definisce questa mostra come una “Mostra Democratica”.
È questo infatti un modo di fare mostra che supera ogni concetto di teoria espositiva o forse è semplicemente quello che dovrebbe fare una mostra riuscendo a coinvolgere la vita di una città. L’intesa artistica e filosofica fra il Collettivo C13 e il maestro Shogoro ha avuto origine da un incontro casuale di Stefano Giglio con alcuni artisti giapponesi seguiti dal maestro Shogoro, da allora il percorso filosofico non si e’ più arrestato ed anzi ha continuato a crescere, sviluppandosi in una continua ricerca dei punti in comune tra la cultura occidentale e quella orientale.
All’interno di questo contesto l’arte è diventata un momento importante di confronto e di condivisione, di riflessione e di memoria collettiva. “Tutto il percorso degli artisti moderni è in questa volontà di afferrare, di possedere qualcosa che sfugge continuamente… È come se la realtà fosse continuamente dietro i velari che si strappano. Ce n’è ancora un’altra, sempre un’altra.” Alberto Giacometti, 1901-1966 pittore, scultore, incisore svizzero.
Rosetta Savelli