«Il 31 maggio una atleta del G.S. Forlì Nuoto mentre stava praticando una sessione di allenamento si sentiva male all’interno della Piscina Comunale di Forlì e si rendeva necessario prima l’intervento di una autoambulanza e poi il ricorso al pronto soccorso. La diagnosi della struttura sanitaria fu “intossicazione da cloro”, con una prognosi di 7 giorni. Il giorno successivo altre due atlete della medesima società lamentavano difficoltà respiratorie, durante un’altra sessione di allenamento sempre in piscina. Fortunatamente la loro allenatrice le ha fatte prontamente uscire dall’acqua, evitando il ripetersi della situazione occorsa il giorno precedente.
Il giorno 2 giugno veniva pubblicato una dichiarazione del gestore dell’impianto, con la quale veniva affermato che i valori riscontrati all’interno della piscina comunale nelle giornate indicate, erano nella norma! Ieri nello svolgimento del Consiglio Comunale di Forlì il dirigente comunale preposto, riferendo all’assise comunicava che dai dati in suo possesso vi era un unico valore non rispettoso dei limiti imposti. È il caso del “cloro combinato”, rilevato in concentrazione pari al 0,56 p.p.m. contro un valore limite pari al 0,40 p.p.m., ciò significa che il limite imposto è stato superato del 40%. Non ci pare possa trascurarsi un accertamento di questa portata.
Il “cloro combinato”, consultando la letteratura medica, è considerato, all’interno delle piscine coperte, uno dei parametri più pericolosi per la salute umana poiché fonte di irritazione e di difficoltà respiratorie. In questo contesto, considerando anche il grave episodio occorso, la scrivente associazione sportiva ritiene sia doveroso un intervento delle autorità preposte al fine di evitare potenziali e, come non mai, concreti pericoli per l’incolumità dei frequentatori, degli istruttori e di qualsiasi altra persona esposta a tale fenomeno. Le dichiarazioni rilasciate, rivelatesi non completamente corrette imporrebbero anche altre iniziative, che, per quello che ci riguarda direttamente, l’associazione che rappresento ed i genitori degli atleti che ne fanno parte, non esiteranno ad intraprendere. Ci aspettiamo che anche altri aprano gli occhi e si rendano conto di cosa sta accadendo nella piscina comunale di Forlì».
Giada Valentini presidente del G.S. Forlì Nuoto Asd