Pizzeria del Corso
Indirizzo: Corso della Repubblica, 209 a Forlì
Recapiti tel. 0543/32674
Giorno di chiusura: domenica
Orario di esercizio: pranzo/cena.
Chiusura per ferie: agosto.
Si può prenotare? Si, meglio sul weekend.
Accetta tutte le Carte di Credito.
Parcheggio: sul Corso e laterali o nel piazzale della Vittoria.
Il locale è climatizzato e ha una sala all’aperto ampia che ripercorre il grande portico dell’edificio.
Come arrivare/itinerario consigliato: lo trovi all’inizio di corso della Repubblica, lato piazzale della Vittoria.
Pizzeria del Corso, dal 1983 nel centrale corso della Repubblica a Forlì, è ripercorrere quel corso meraviglioso, l’enorme palazzo (gemellato) anni ’20 che ospita, ben dal 1936, la struttura di ristorazione forlivese, in precedenza sempre una locanda di ristoro. Siamo quasi sul centenario e oggi la Pizzeria è una parte integrante della città di Forlì. Il titolare è l’eclettico maestro d’arte pizzaiolo Dovilio Nardi, fondatore del NIP, Nazionale Italiana Pizzaioli, ideatore di pregiate farine glutin-free e di farine speciali.
Dovilio vanta un palmarès senza pari e, mentre scrivo, ha “sfornato” un nuovo record, quello d’un migliaio e passa di pizze in poche ore. Cito per dovere di cronaca i suoi Guinnes Mondiali: ad Expo a Milano, pizza lunga 1.595,45 metri; pizza-dessert (dolce) di 14 metri quadri; pizza tonda più grande del mondo, Ottavia di 1,261 mq.
Dal 1983 Pizzeria del Corso è sinonimo di pizze di qualità indiscussa, ma non solo: Fabiola la sorella di Nardi, manager del locale assieme al suo staff, mi spiega anche della loro carne che è speciale, derivante da pascoli selezionati alimentati con mangime non-Ogm e alimentata, per metà vita, con mais non transgenico: avremo quindi tagliata di manzo, Bistecche e Fiorentine come grigliata di carne da primato.
Sulla Cucina della Pizzeria del Corso dotata di staff e in regola, sono stato pregato di assaggiare alcuni primi piatti che ho quindi così classificato: 1) Strozzapreti speck pasticciati; 2) Tortellone di ricotta al pomodoro e basilico; 3) Cappelletti al ragù classico. Tanta la pasta fatta in casa, dai Passateli alle Tagliatelle.
Parlando di pizzeria del Corso il menù ne vanta svariate dozzine: noi (io e i miei tre segnalatori) ci siamo dovuti recare più volte ad assaggiare il tutto, sempre in incognito.
Farine speciali: sono di casa ma non solo, il locale è specializzato anche come “senza-glutine” una seria rigida filosofia oggi sulla bocca di molti e che è divenuta una scuola europea; Dovilio è sovente fuori sede per corsi, fiere e convegni: l’ho incontrato più al Cibus Tech, al Mia, all’Expo, su fiere alimentari internazionali. Instancabile, formatore di prima classe, Nardi Dovilio sa davvero dove arrivare.
Le pizze. Parlando della cottura, argomento che reputo basilare, stranamente trovo ben tre forni elettrici in vece del classico forno a legna. Dico cosa penso: meglio un (serio) forno elettrico piuttosto che uno a legna rotativo oppure, peggio ancora, alimentato con orripilante legna composita (pressata) chissà, piena di collanti e quindi con diossine in emissione!
Qui la pizza è davvero “elettrica” a mio avviso critico è leggermente più “secca” dello standard napoletano, piacerà ai nordisti; ma noi abbiamo assaggiato la “Margherita Storica 1850” ed era perfetta, morbidosa, morbida soffice ma cotta, “Cornicione” altissimo, come pure quella “Margherita ai cereali”, squisita, più soda come base, cornicione meno pronunciato, ben cotta. Ottime le pizze classiche come Napoli e Romana, interessante la maxi pizza “Alla Pala” per tre persone e del diametro di 90 cm. Buone le pizze bianche a me golose, (basiche!) evidenzio quella “Invernale” con mozzarella, friarelli, salsiccia al peperoncino.
Le “Terrine” sono golose novità per Forlì, note soprattutto al Sud e nel Gargano, da non perdere quelle con involtini, la stupenda Parmigiana ed i Crostoni ai 4 Formaggi.
Nel locale una piccola esposizione, con possibilità di acquisto, di prodotti Gluten-Free, biologici e per celiaci.
Dimensione del locale: ampio.
Arredamento, tavola, servizi Igienici: ok in regola. Rubinetto dell’acqua a pedale!
La Cucina come area/note sulla cucina: in regola; cucina romagnola e senza-glutine certificata.
Direzione/Chef: Dovilio Nardi; in Sala la sorella Fabiola e suo staff.
Target locale $$$: medio.
Descrizione Menù
– Antipasti: Crostini vari; evidenzio: Crudo del Corso (Crudo, funghi, salsa bianca); Bruschette; ecc.
– Primi piatti: ottimi tutti i primi piatti alcuni contrassegnati con una “manina”; i piatti Doc del locale: Passatelli; Ravioli; Cappelletti; Strozzapreti; Tagliatelle. Possibilità di chiedere un tris. (voti alti).
– Secondi piatti: come descritto nella apertura, ottima la carne, quindi Fiorentine, bistecche e tagliate di manzo.
– Pizze: sarebbe noioso per voi elencare tutte le pizze visto il numero. Cito: Pizza Margherita Storia 1850, pomodoro, basilico, olio e.v. (voto 9); Marghetita Storica 1800, pomodoro, aglio, origano, olio e.v.; Napoletana; Romana; Pizza a Pala diametro 90 cm. per tre persone (scelta di 3 gusti); Ottavia: pomodoro, mozzarella bufala, verdure grigliate, porcini, radicchio e rucola; Corso 1983: Pomodoro, mozzarella, melanzane, vesuviani, radicchio, rucola, porcini, grana, patatine fritte; Bud Spencer: pomodoro, mozzarella, pancetta affumicata, salame piccante, fagioli (da qui il nome del grande Carlo Pedersoli). Le Pizze Bianche che cito: Sorgente: mozzarella, vesuviani, radicchio, rucola, funghi, scaglie di grana; Amalia: mozzarella, pancetta affumicata, grana; Invernale: Mozzarella, friarelli, salsiccia al peperoncino; Francese: mozzarella, gorgonzola, radicchio, noci; Ai 4 Formaggi; evidenzio alcune pizze con formaggio Squaquarone posto crudo in uscita. Infine le Pizze con la Bufala Dop Campana, cito: Bufala e Lardo di Coonnata; Bufala e porcini; Bufala alla napoletana.
Per i più piccolini avremo anche delle Mini-Pizze, utili per chi avesse poca fame, cito la Topo Gigio (voti alti per la pizza, evidenziato il voto 9 ecc.)
Contorni: di stagione e non, anche senza glutine.
Dolci: tutti i dolci sono di ufficio “Gluten Free”. Cito: Creme Brulè; Creme Caramel; Zuppa inglese; Torta Sacher.
La Cantina: Carta dei Vini e dell’Acqua. Acqua denaturalizzata, non mi piace molto ma era potabile; invece ottima scelta di birre alla spina. Piccola scelta di vini bianchi; ottimi rossi.
– Olio (è a norma?), sale, pepe, spezie: perfetto.
– Nel Cestino: piadina e focaccina derivante da pizza.
Piatti consigliati: Pizza Margherita Storica.
Miniere gastronomiche: Pizza.
Verdetto finale, voti: Location (l’esterno) 8; Ambiente (il Locale) 8; Servizio 9; Menù da 8 a 9; Conto 8,5.
-PL, Pranzo Lavoro a Pranzo? Diremmo si, prendi una pizza e via.
“Sulla Porta”: il locale vanta queste “Placche”, trofei di queste Guide:
– 4live.it
– “Via Emilia Ristoranti” www.viaemiliaristoranti.it
– Mangiare senza Glutine
– Celiachia Italia
– Turismo Forlivese
– TripAdvisor
Puoi provare questi altri Ristoranti: (recensioni/segnalazioni, se presenti):
– Eataly nella vicina Piazza Saffi (recensito)
– Vittorio adiacente casello autostrada (recensito)
– Marì d’Otello a Schiavonia, pizza napoletana (recensito)
– Cosa c’è da vedere / Week-end in zona? Certamente una visita al Museo San Domenico. Vedere Piazza Saffi, il Duomo, San Mercuriale (chiedete di salire sul campanile, quando aperto al pubblico), il centro storico di Forlì, la Rocca di Ravaldino.
In definitiva: per pranzo di lavoro e per compagnia; immancabile il dehor esterno.
Gigi Arpinati