Romanzieri, attori, registi e giornalisti legati tra loro dal medesimo interesse per il racconto, porteranno a Cusercoli, piccolo borgo ai piedi dell’Appennino, la propria esperienza nella forma del reading, dello spettacolo teatrale, dell’improvvisazione. Da venerdì 7 a domenica 9 luglio arriva Mosto Festival (Il succo delle storie), primo festival dedicato ai mestieri della narrazione, diretto da Matteo Caccia, apprezzato autore e conduttore di Radio Due, e Rosario Tedesco, attore e viaggiatore con una visione europea e nomade del raccontare. Saranno loro a creare la giusta amalgama tra le diverse arti della narrazione.
“Lavoro tutti i giorni con le storie – spiega Matteo Caccia – raccogliendole e raccontandole alla radio, e dal vivo. I modi di raccontarle sono infiniti e diversi tra loro, con Mosto Festival cerchiamo di mostrarne alcuni tra i più interessanti, perché raccontare storie è il modo migliore per conoscere il mondo“.
Nell’arco di tre giornate, a partire dalle ore 17,00 e fino alle 24,00, si alterneranno tante storie, proposte attraverso formule differenti. Ecco il programma completo.
Venerdì 7 luglio. La prima edizione di Mosto Festival prende vita con due affabulatori di razza. Alle ore 17,00 in cantina, Cristiano Cavina e Ugo Cornia si confronteranno sul tema Romagna, Emilia, scrittura e racconto.
Alle ore 19,00 Riccardo Goretti proporrà Annunziata detta Nancy, un spettacolo appassionato e straniante, nel quale interpreta da solo la sua famiglia: sul filo teso delle parole e con un bicchiere di vino, l’attore racconterà la storia d’Italia degli ultimi ottant’anni.
Da un “monologo a più voci” al reading, per chiudere la prima serata. Alle 22,00 lo scrittore emiliano Paolo Nori, leggerà i passaggi più intensi del suo libro La Svizzera.
Sabato 8 luglio. Alle ore 16,00 in cantina faremo un’escursione metaforica con Sara Porro, autrice di Prenotazione obbligatoria, e il critico gastronomico Luca Iaccarino. Insieme a Matteo Caccia parleranno di Cibo, trattorie, narrazione in viaggio. Alle 18,00 affronteremo un classico della letteratura, con il reading tratto da Moby Dick, per la regia di Rosario Tedesco. Grazie a Poderi dal Nespoli, lo spettacolo avrà luogo nella cantina della vigna e le voci dello stesso Rosario e Marco Foschi accompagneranno il pubblico nel ventre della Balena e del romanzo di Melville. Alle ore 19,00 avremo un evento speciale: il grande Gian Marco Tognazzi ci presenterà la Tognazza e i suoi vini, con qualche anticipazione sulle prossime etichette. Storie, aneddoti e racconti della Tognazza, da Ugo a un nuovo e innovativo progetto legato al mondo del vino. Tutto questo è #MondoTognazza.
Alle 21,30, è previsto il primo appuntamento in programma all’interno della cornice suggestiva del Castello di Cusercoli. Il duo teatrale Cuocolo-Bosetti, da anni alla ricerca di un rapporto inedito d’intimità con lo spettatore, presenterà il nuovo spettacolo Roberta va sulla luna. Per la prima volta la coppia italo-australiana affronterà la tradizione americana e australiana della stand-up comedy.
Chiude la serata di nuovo in cantina alle 23,00 l’ora più adatta alle confidenze, lo story-show condotto da Matteo Caccia con la partecipazione di ospiti a sorpresa sul tema L’ultima volta che ho bevuto troppo. Accompagnamento alla chitarra di Moro (Massimiliano Morini).
Domenica 9 luglio. La giornata conclusiva sarà aperta alle ore 17,00 dalle divagazioni sul tema La cucina rock’n’roll ad opera di Carlo Spinelli, alias Doctor Gourmeta. Alle 19,00 si torna al Castello per le storie cucinate dal vivo del Teatro delle Ariette, gruppo fortemente legato alla terra che coltiva in provincia di Bologna. Teatro naturale? Io, il cous cous e Albert Camus è una bella commistione tra vita e letteratura, che gioca col tempo in modo ipnotico. Alla fine si mangerà, tutti insieme, un ottimo cous cous speziato. Infine alle ore 22,00, di nuovo presso la cantina dei Poderi Dal Nespoli, Rosario Tedesco, proporrà il monologo Se dico Goethe, scritto con Matteo Caccia. Armato del solo microfono, l’attore e regista di origini siciliane intraprenderà un viaggio nell’Italia di oggi, per raccontare i cliché e le sorprese che non ti aspetti. Il racconto partirà dalla Sicilia, dove Goethe era arrivato 231 anni fa.
Perché un festival sulla narrazione? La tradizione orale rappresenta la prima forma di racconto e conservazione della memoria storica. Oggi più che mai si avverte il bisogno di un ritorno a questa ritualità, questa antica forma di socializzazione diretta. Poderi Dal Nespoli ha deciso di investire sull’evento assecondando alcuni principi che ne caratterizzano l’identità aziendale, come la creatività, l’innovazione e le relazioni tra persone.
“Affabulazione, racconto, parola, pensiero. Sono sempre affascinato dalle persone in grado di raccontarmi qualcosa – spiega Marco Martini, presidente di Poderi Dal Nespoli – da chi mi prende per mano e mi porta in un luogo diverso attraverso la parola. E sono affascinato dal vino che racchiude mille storie, storie di fatica, lavoro, soddisfazioni e di cose buffe, come la prima volta che ho bevuto una bottiglia di vino con un amico…ma questa è un’altra storia“.
“Mosto Festival – spiega Rosario Tedesco, codirettore del Festival – sarà immerso nel paesaggio che ci accoglie con le storie che verranno a viverlo per tre giorni. Storie di cibo e incontri, viaggi e identità. Saremo in cantina, dove tutto è gravido di futuro; al Castello, luogo del belvedere, luogo dello sguardo; in vigna, fino a notte fonda, a seminare nuove trame“. Gli incontri si svolgeranno per la maggior parte all’interno dell’azienda Poderi Dal Nespoli, nell’area della cantina che ha subito negli ultimi anni un profondo restyling all’insegna dell’innovazione e della sostenibilità. Proprio per avvicinare il pubblico a questa realtà, la proprietà ha deciso di investire molto anche sull’accoglienza in cantina, attivando lo spazio del parco e della villa di inizio ‘900 con l’agriturismo Borgo dei guidi, che ospita eventi culturali, enogastronomici, spettacoli teatrali e proiezioni di film, per coniugare il buon vivere al buon vino. Altra sede di prestigio sarà quella del Castello di Cusercoli, raggiungibile dalla cantina con un servizio navetta gratuito.
Tutte le sere, e non potrebbe essere altrimenti vista la natura della location e lo spirito del Festival, sarà operativo l’angolo con lo street food, il wine bar, e un dj set che animerà gli spazi tra un incontro e l’altro. Non mancherà inoltre un banco per la vendita dei libri degli autori. L’esperienza di Mosto sarà raccontata da alcuni giovani autori provenienti dalla scuola Holden di Torino. Attraverso l’account ufficiale Facebook, Twitter e Instagram, descriveranno i momenti migliori dell’evento, attraverso foto, citazioni e suggestioni. Tutte le informazioni dettagliate sul Festival sono online sul sito www.festivalmosto.com.