Mercoledì 12 luglio al Parco Urbano “Franco Agosto” c’è stata la conferenza con Nick Vujicic in diretta dal Palasport “Ruffini” di Torino, per la prima volta in Italia. Anche noi della “REDazione” della “Fondazione Opera Don Pippo” siamo andati ad ascoltarlo di persona. Ad aprire il tutto, e a tenere un po’ il filo della conferenza è stato Giuseppe, un signore sulla quarantina che si è trovato a dover spostarsi su una carrozzina a seguito di un incidente stradale causato da un abuso di droghe iniziato già da quando era più giovane e da cui stava diventando sempre più dipendente.
Dopo l’incidente, Beppe (così si fa chiamare), ha avuto un avvicinamento alla Chiesa Protestante Evangelica, nella quale è entrato a far parte e e ha iniziato a diffondere la sua esperienza, quindi anche la parola del Signore. Avvicinandosi così alla Chiesa Evangelica Beppe ha ricominciato a vivere e ha preso in mano la sua situazione, infatti si è sposato e ha avuto tre figli con sua moglie. Dopo il racconto dell’esperienza di Giuseppe, è iniziata la diretta. Per iniziare, c’è stata la presentazione di due ragazze con disabilità fisiche: una senza gli arti superiori e l’altra con le protesi al posto delle gambe, che hanno parlato in modo ironico dei loro problemi e della loro vita.
Poi Nick ha iniziato a parlare della sua, di vita e delle sue esperienze, stupendo il pubblico con parole piene di grinta e di speranza. Una frase da lui citata che ci ha particolarmente colpito, è stata “non c’è bisogno delle braccia per abbracciare una persona, ma del cuore”, e questo lo disse riferendosi alla sua storia con i figli e la moglie. Ma in generale, l’enfasi e l’ironia che aveva nel raccontarci le sue esperienze, che ha catturato l’attenzione di tutti.
Il messaggio che a noi è arrivato e che condividiamo a pieno è che, indipendentemente dalla condizione di ciascuno di noi, bisogna cominciare a vivere a pieno ogni giorno della vita, e iniziare a superare i propri limiti! Tutto è possibile!
Sara Sartoni