Sabato 18 novembre, alle ore 21,00 al Teatro Diego Fabbri di Forlì, Avis & Aido presentano il musical della Compagnia Teatro delle Forchette “Bye bye Birdie!“. Adattamento, regia e traduzioni di Stefano Naldi con le coreografie di Laura Cappelli.
Dall’omonimo musical di Michael Stewart, versi di Lee Adams e musica di Charles Strouse. La notizia che Conrad Birdie, idolo del rock ‘n roll, è stato chiamato alle armi solleva dimostrazioni di protesta in tutti gli Usa. La partenza provoca una serie di guai e altri guai si succedono nel corso dello spettacolo di addio all’Ed Sullivan Show. Alla fine ogni cosa rientra nell’ordine e Birdie parte per fare il soldato.
Bye Bye Birdie, il musical americano con libretto di Michael Stewart, versi di Lee Adams e musica di Charles Strouse, la cui produzione originale, debuttata a Broadway nel 1960, e rimasta in scena per 607 repliche vincendo quattro Tony Awards, tra cui miglior musical di quell’anno, arriva in Italia al Teatro Diego Fabbri di Forlì, nella versione italiana tradotta e adattata dal regista Stefano Naldi presentata e prodotta da Teatro Delle Forchette di Forlì. La frizzante trama anticipa per certi aspetti e situazioni il celebre Grease che sicuramente qualche decennio dopo prende ispirazione da Bye Bye Birdie, ma dello stesso ne tiene solo il concetto di amori tra teenagers eliminando invece quella parte di racconto che fa di Birdie un musical tra i più amati in Usa. E cioè il confronto generazionale tra genitori e figli che trae in chiave sicuramente più briosa le proprie origini da quel “Gioventù bruciata” con James Dean che solo due anni prima (Bye Bye Birdie comincia ad essere scritto come storia verso fine 1957) aveva rivoluzionato il mondo degli adolescenti mostrando il difficile rapporto tra lo stesso e mondo degli adulti. Infatti secondo le intenzioni la trama doveva raccontare non dei figli ma dei genitori che in rotta e verso il divorzio venivano convinti del contrario proprio dai figli, solo che si cambiò rotta spostando l’attenzione sul mondo dei teenagers e dei suoi idoli, quali appunto James Dean, solo che invece di Dean parlando di musica e di rock, non si poteva che finire sul mito di Elvis Presley che proprio nel 1957 fu richiamato dall’esercito americano per la leva, straziando orde di ragazzine che vedevano andarsene in Europa il proprio idolo.
In occasione di questa partenza, si organizzò una serata dove Presley in diretta tv avrebbe dato “l’ultimo bacio” prima di partire ad una fortunata ragazza selezionata tra le appartenenti al Women’s Army Corps. Fu proprio questo fatto ad ispirare il pretesto per la trama di Bye Bye Birdie, che, come a seguire, ricorda assai la faccenda del bacio di Presley.
La partenza per il servizio militare di un idolo della musica leggera porta scompiglio fra le sue fan ed è un brutto colpo anche per il il suo scopritore, Albert, che per un po’ deve rinunciare alla gallina dalle uova d’oro. Si organizza un grosso concerto d’addio, tra il delirio delle ragazzine scatenate e una serie di incidenti e intoppi.
Una ragazza di Sweet Apple, Ohio, viene scelta a caso per ricevere un bacio dal teen idol Conrad Birdie, prima della sua partenza per il servizio militare, durante una puntata dell’Ed Sullivan Show. Mentre fervono i preparativi, tutta la cittadina è in subbuglio ma alla fine tutto si risolve per il meglio, come tradizione musicale richiede.
Alcune situazioni però nonostante il clima spensierato soprattutto considerata l’epoca, osavano temi per nulla banali, come ad esempio, il pregiudizio razziale che la madre iper protettiva del protagonista nutre nei confronti di Rosa la ragazza sudamericana della quale il figlio si innamora. Oppure un vago accenno all’uso di sostanze stupefacenti compreso l’alcool tra i giovanissimi personaggi. Sono queste ed altre componenti celate nel racconto infatti a fare la differenza tra questo musical e tutta la sfilza dei vari “Grease” successivi dove il racconto diviene solo musicale e non drammaturgico, per quanto brioso e allegro come nel caso di Bye bye Birdie. Dopo l’approvazione diretta dai detentori dei diritti negli Stati Uniti alla versione di Stefano Naldi, ecco quindi Birdie tutto tradotto-adattato in italiano andare in scena il 18 novembre alle ore 21, tutto live con musiche eseguite da Francesco Brigliadori, Daniele Zandoli, Giacomo Toschi, Alessandro Padovani e Mirko Berlati e le coreografie di Laura Cappelli.
In scena, 16 interpreti divisi tra veterani del TDF, nuove leve e debuttanti: Chiara Costa, Andrea Bedei, Kate Cartwright, Anna Pieri, Stefano Naldi, Antonio Sotgia, Benedetta Benedetti, Andrea Piovaccari, Alice Bertaccini, Laura Cappelli, Sara Zecchini,,Maria Antonietta Bavila, Jannet Fathallah, Giuseppe Verrelli, Vincenzo Turiaco, Simone Panzavolta. Un evento da non perdersi per chi ama il musical e non solo, a partire dal marchio Teatro Delle Forchette e dalla firma dell’oramai conclamato maestro del musical Stefano Naldi, fino al divertimento di una serata che riporta il pubblico ad un tempo, come quello dei mitici anni 50-60, divenuto oramai leggenda. La serata è organizzata da Aido e Avis Comunale di Forlì e l’intero incasso sarà devoluto a favore delle due associazioni per un progetto di promozione sociale condiviso.
Biglietteria (apertura il giorno dello spettacolo dalle ore 20,00): intero € 10. Info e prenotazioni: 0543/1713530, 3397097952, 3479458012 info@teatrodelleforchette.it.
Prevendite: dal lunedì al venerdì dalle ore 10,00 alle 13,00 al Teatro delle Forchette viale Bologna 304 a Forlì. Martedì e giovedì dalle 9,00 alle 12,00 all’Avis Comunale di Forlì in via G.della Torre 7 a Forlì. Venerdì 17 e sabato 18 novembre dalle ore 16,00 alle ore 20,00 al Teatro Diego Fabbri.