Simona Atzori è una ragazza milanese nata il 18 giugno 1974, che fin dalla nascita è appassionata di pittura e danza classica, arti che svolge nonostante la mancanza degli arti superiori. Simona è laureata in “arti visuali” alla “University of Western Ontario”, in Canada, e molti dei suoi dipinti si trovano nei musei di tutto il mondo. È stata l’unica ballerina ad esibirsi all’interno di una chiesa, diventando così Ambasciatrice per la Danza del Grande Giubileo. Si è fatta conoscere in tutto il mondo, partecipando a diversi programmi televisivi e diventando testimonial di vari festival.
«L’handicap è un motore di cui non si conoscono i limiti» scrive Candido Cannavò giornalista ed ex direttore della Gazzetta dello Sport parlando di Simona Atzori nel libro “E li chiamavano disabili”. “La Libellula”, come la chiama lo scrittore si esibirà domenica 17 dicembre alle ore 21,00 al teatro “Masini” di Faenza nello spettacolo di danza e testimonianza “Chiamati alla gioia”.
Un grande evento organizzato dal Sinodo Diocesano della Pastorale Giovanile della Diocesi di Faenza-Modigliana, in cui verrà presentato anche il logo ufficiale del Sinodo. Sarà un’occasione importantissima per conoscere un’artista di fama internazionale e sorridere insieme ad una persona così saggia e coraggiosa, perchè, come lei stessa dice “un sorriso colto all’improvviso ma non per caso, è l’immagine che voglio dare di me alle persone che entrano in quello che ho chiamato ‘il mio mondo’. Questo è un sorriso d’amore, quell’amore che io provo per la mia vita e per le persone che la compongono, e per quelle che ne vorranno fare parte e quelle che vorranno condividere il dono che ricevuto dalla vita… il dono del sorriso…“.
Sara Sartoni