Ristorante Lazaroun
Indirizzo: via del Platano, 21 – Santarcangelo di Romagna (RN)
Recapiti tel. 0541 – 624417
Giorno di chiusura: giovedì.
Orario di esercizio: pranzo e cena.
Chiusura per ferie: 15 giorni in gennaio e 15 giorni a giugno.
Si può prenotare? Si, impellente specie la sera.
Accettano tutte le Carte di Credito.
Il locale ha delle sale all’aperto.
Come arrivare/itinerario consigliato: portarsi a Santarcangelo di Romagna, va bene con la via Emilia SS9: entri in paese e puoi parcheggiare nella parte verso nord, che consiglio. La zona del Ristornate da poco è ZTL, varco con telecamere, fare attenzione.
Parcheggio: in loco, sulla sottostante strada persino gratuito sulla fascia oraria 12,30/15,00.
Conosco e frequento questo Ristorante Lazaroun dal 1984. Da allora Lazaroun è sempre stato uno dei miei riferimenti, con pochi altri eletti in zona. Dagli anni ’80 ad oggi la geografia della ristorazione su questa piazza è radicalmente cambiata, va di pari passo con l’immagine vorticosa ‘modaiola’ dell’ex paesino oggi meta di turismo di massa. La cucina acclamata ovviamente è quella romagnola e non potrebbe essere diverso.
Santarcangelo di Romagna la trovi dopo Savignano sul Rubicone (e qui passò Cesare!) e poco prima di Rimini (città di Augusto!): a pochi chilometri dal mare, con una bella collina alle spalle; oggi vive di turismo con tanta offerta ‘mangereccia’: chissà se fossimo rimasti a 40 anni fa come sarebbe stato, il turismo itinerante non dà tregua e l’imprenditoria si adegua. Molti i locali prettamente turistici, che non amo. Ristorante Lazaroun pur crescendo non è “turistico”.
La Trattoria è situata nel vecchio borghetto di Santarcangelo su uno stabile del 1400 (restauro conservativo anni ’90 ed a seguire) e da sulla via interna principale del paese (oggi ZTL Ndr); l’edificio quindi è assai antico, suggestivo come lo è oggi ancor oggi forse di più, ha subito vari rifacimenti, oggi è praticamente a nuovo; è un bel ristorante con note caratteristiche, fine, chic, acclamato e desiderato con cucina di terra in prevalenza; sale e salette (una con balconata) ricavate dove c’era posto, come nella sottostante cantina tufacea che dovrai visitare; addobbi e tele dovunque (in paese trovi vecchie stamperie che dovrai visitare); sulla tavola una bella penna a marchio Lazaroun ed un test-cliente, tipo Tripadvisor, che non mi è piaciuto molto, ma sono di parte. Allora la filosofia sarà quella di “riempire il locale”, specie a cena, è ciò che accetto meno, ma devo capire dato che in paese c’è tanta folla che acclama tagliatelle e piadina. Buon pasto, pellegrini.
Dimensione del locale: ampio locale con più salette anche con balconata o all’aperto e sala con copertura estiva.
Arredamento, tavola: tavolo con tovaglia e sottotovaglia, fine.
Servizi igienici: puliti, perfetti.
La Cucina come area: Cucina romagnola a prevalenza di terra.
Direzione e Chef: Roberto Lazzaretti. Famiglia Lazzaretti.
Target del locale $$$: Medio-alto.
Descrizione Menù.
– Antipasti: Entrée: Panzanella (Ottima); Tartare di Manzo francese (allevato in zona) con salsetta alla senape a grana grossa, carne a grande taglio, ottima (voto 8,5); Antipasti freddi: Tacchinella con finocchio e arancia in tartare (8); Carne salada maison con pere e formaggio di fossa (8+).
– Primi piatti: Pasta tutta by mamma Leontina, romagnola doc come il cliché del locale. Gli assaggi personali vertono su: Tagliatella al ragù a punta di coltello pomodorini e piselli (Tagliatella 8,5; Ragù 10); Cappelletti in brodo magro di gallina manzo verdure (stupendi: brodo voto 9,5; cappelletti 10 e lode). Tutti i primi godono di alti voti. Suggeriamo, oltre ai due già citati, Strozzapreti con ortica selvatica (valutati ottimi); Tagliolini alle zucchine e loro fiore; Passatelli asciutti con funghi di bosco misti e riccioli di zucca fritti; Pappardelle rustiche; Spaghi di Gragnano al Baccalà.
– Secondi piatti: evidenzio una ampia scelta di prosciutti anche importanti; speck di Sauris; Lardo di Colonnata/Patanegra/Mora romagnola. Controfiletto in crosta di sale con marmellata di cipolla Tropea e senape grezza (ottima); Tagliata di manzo con frutti di bosco misti e riccioli di zucca fritti.
– Contorni: verdure di stagione, radicchio di campo e rucola, fiori di zucca fritti, giardiniera fatta in casa (stupenda).
– Nel Cestino. interessante: ottima piadina del tipo locale; pane nero/alla curcuma/al sesamo/al pomodoro secco (buonissimi), grissini ai semi di lino, ecc. Tutto di loro produzione. Voto 10 e lode.
– I dolci: ottima scelta, tutti “maison” (fatti in casa); evidenzio: cialda croccante con crema mascarpone e frutti di bosco. Zuppa inglese (massimo dei voti).
– Caffè/Invecchiati: buona scelta sugli invecchiati; onore sul caffè Illy, uno dei più cari (al ristoratore) e più caro-al-cuore (del cliente), quindi massima considerazione.
– La Cantina: etichette e Carta dei Vini. Ottima scelta di vini, in prevalenza rossi locali, vedi sangiovese.
– Olio, Aceto: olio di alto livello, bottiglia bella da 0,5 lt (ideale in tavola) con regolare tappo anti-rabbocco secondo norme UE. Aceti di importanza rilevante.
Piatti consigliati: Primi piatti, in particolare Cappelletti in brodo.
Miniere gastronomiche: Cappelletti. Carne cruda.
Verdetto finale: Location (il posto/esterno) 10; Ambiente (il Locale) 9,5; Servizio 10; Voto globale Menù da 8 a 10+ lodi del caso; Il voto del Conto 8+.
“Sulla Porta”: il locale vanta queste “Placche”, di queste Guide:
– 4live.it
– “Via Emilia Ristoranti” www.viaemiliaristoranti.it
– Michelin ; Ristoranti d’Italia; La Gola; Tripadvisor (varie eccellenze); Chef; Espresso; ecc.
Puoi provare in zona anche questi Ristoranti:
– Zaghini sempre a Santarcangelo (recensito, il locale caro al poeta Tonino Guerra)
– Da Mario a Santarcangelo d/R, in analisi recensiva.
– La Sangiovesa a Santarcagelo, per dovere di cronaca-turistica!
Cosa c’è da vedere in zona: grotte tufacee, datate 1200, le trovi anche nel ristorante: belle, fresche in estate; il centro storico; Museo del Bottone; Nel Mondo di Tonino Guerra; Museo Etnografico; Parco della Cava; Chiese.
Hotel in zona: puoi usufruire del loro residence “I Platani”, info in Ristorante: poche camere. Hotel in città.
In definitiva: da frequentare e sulle 4 stagioni. Con un giro a piedi in paese la sosta è d’obbligo.
Gigi Arpinati