Forlì al ballottaggio ha deciso di “cambiare passo” (lo slogan dell’ex sindaco di Meldola nella campagna elettorale Ndr) e fa vincere Gian Luca Zattini. Sarà quindi il tredicesimo sindaco dal dopoguerra.
Forlì torna così ad essere governata dal centrodestra dopo cinquant’anni. Zattini ha ottenuto oltre il 53% di preferenze sul candidato del centrosinistra Giorgio Calderoni, che si è fermato al 46,94%. L’affluenza alle urne è stata del 57,02%.
Dal 1946 al 1951 il primo cittadino fu Franco Agosto (comunista), nel 1951 Franco Simoncini, dal 1952 al 1956 Mario Colletto e dal 1956 al 1964 Icilio Missiroli (partito repubblicano). Dopo un periodo con ben tre commissari prefettizi, iniziò il periodo di governo della città del PCI e dei partiti che ne hanno raccolto l’eredità: dal 1970 al 1979 Angelo Satanassi. Dal 1979 al 1989 Giorgio Zanniboni, dal 1989 al 1995 Sauro Sedioli.
Dal 1995 al 2004 fu sindaco Franco Rusticali, mentre dal 2004 al 2009 Nadia Masini. Nel 2009 Roberto Balzani, poi nel 2014 Davide Drei.
Dopo una campagna elettorale fatta (da entrambe le parti) più di accuse che di programmi arrivano le prime dichiarazioni “distensive” del centrosinistra ma con il proposito da fare un’opposizione dura e responsabile. “Ringraziamo i tanti elettori che ci hanno dato fiducia e, con loro, Giorgio Calderoni per la grande generosità dimostrata nei confronti della città di Forlì e per essersi speso fino all’ultimo giorno di questa lunga e difficile campagna elettorale – affermano Valentina Ancarani e Massimo Zoli, segretario territoriale e comunale del PD forlivese -. Rassicuriamo i forlivesi che ci hanno votato promettendo che faremo una dura e responsabile opposizione. Auguriamo a Gianluca Zattini buon lavoro, auspicando che dimostri di essere il sindaco di tutti i forlivesi e non solo di una parte”.
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