Nasce un progetto articolato sulla salute, dalla prevenzione allo sviluppo tecnologico, con azioni multiple e diversificate su tutto il territorio romagnolo. Tra le tante iniziative, un nuovo corso di studio in Medicina e Chirurgia, con due sedi a Forlì e Ravenna e una rete formativa per tirocini e scuole di specializzazione che abbraccerà anche Cesena e Rimini, un innovativo Institute for Health a Rimini e un nuovo percorso di Biomedical Engeneering a Cesena.
A 150 anni dalla stipula della convenzione tra l’Alma Mater e il Policlinico di Sant’Orsola a Bologna e a 30 anni dall’avvio dell’Università in Romagna, vede la luce un nuovo progetto di integrazione, questa volta tra Ateneo e Ausl Romagna. Una sinergia che abbraccia didattica, ricerca e assistenza e coinvolge la Regione, gli enti del territorio e tutte le città su cui insiste il Multicampus dell’Università di Bologna: Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini, ognuna con strutture e funzioni sanitarie che rappresentano le specifiche vocazioni dei territori romagnoli.
Facendo seguito al documento strategico approvato nel febbraio dello scorso anno dal Comitato d’Indirizzo Regionale di concerto con la Conferenza Territoriale Socio Sanitaria, che portò all’accordo quadro tra Ateneo e Ausl Romagna e alla nascita delle prime tre Unità Operative Complesse a direzione universitaria, oggi il presidente della Regione, l’assessore regionale alla Sanità, il Rettore dell’Università di Bologna e i quattro sindaci di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini hanno condiviso un progetto molto ambizioso.
A Cesena verrà potenziata la formazione nell’ambito dell’ingegneria biomedica in sinergia tra elettronici ed informatici, con un corso magistrale internazionale di Biomedical Engeneering orientato alle tecnologie digitali per la salute. Già da più di un ventennio l’offerta formativa nel campo del biomedicale offre un percorso completo (laurea, laurea magistrale e dottorato) che consente all’ingegnere biomedico di acquisire un livello di preparazione specialistica e multidisciplinare. Il tutto in un ambiente all’avanguardia: alla recente inaugurazione della nuova sede del Campus cesenate seguirà infatti a breve l’apertura di ulteriori laboratori innovativi, quali ad esempio il Laboratorio “Salute 4.0”, dotato di tecnologie avanzate per il tracciamento e la riabilitazione del movimento, la rilevazione multiparametrica di parametri fisiologici in ambienti reali o immersivi, l’analisi di bioimmagini e l’ingegneria biologica.
Il progetto prevede poi l’istituzione di un nuovo corso in Medicina e Chirurgia su due sedi didattiche a Forlì e Ravenna, con una rete formativa per tirocini e scuole di specializzazione che comprende anche Rimini e Cesena, e che a regime conterà più di mille studenti. L’obiettivo è quello di realizzare una sinergia tra l’area medica dell’Alma Mater e le eccellenze della rete sanitaria romagnola: il futuro Policlinico della Romagna. In particolare il modello organizzativo virtuoso e peculiare che caratterizza l’Ausl Romagna, con una rete di strutture sanitarie di qualità ben integrate e distribuite a breve distanza tra loro, offre un contesto ideale per l’ampio spettro dei tirocini clinici specialistici nei reparti e nei laboratori, con disponibilità di spazi adeguati per studenti e specializzandi.
Oggi si è anche stabilito di procedere con la progressiva integrazione in ambito clinico, attraverso l’individuazione di unità operative complesse a vocazione universitaria che potranno diventare sedi ulteriori dell’Alma Mater, in coerenza con le vocazioni definite nel Piano di Riordino Ospedaliero e delle competenze professionali già presenti in Romagna.
“L’arrivo della facoltà di Medicina nel nostro Campus – commenta su Facebook il sindaco Gian Luca Zattini – mi riempie di gioia e mi commuove. Non ho mai dubitato che Forlì avesse tutte le carte in regola per ospitare il corso di laurea in Medicina e Chirurgia della facoltà di Bologna. Perché so cosa possiamo offrire in termini di formazione universitaria, di strutture ricettive, di ospitalità e di eccellenze dal punto vista socio-ospedaliero. Come sindaco ma prima di tutto come uomo che ha dato la sua parola in campagna elettorale, non ho mai smesso di credere nella fattibilità di questo progetto. Oggi posso dirvi che dal prossimo anno accademico, Forlì sarà una città universitaria all’ennesima potenza. Con l’istruzione si sconfigge l’ignoranza e la crudeltà umana. Forlì è pronta. Voi, cari cittadini, lo siete“?