Titolo: Grazie a Dio. Titolo originale: Grâce à dieu con Melvil Poupaud, Denis Ménochet, Swann Arlaud, Éric Caravaca, Francois Marthouret. Regista: Francois Ozon. Genere drammatico, Francia, 2019, durata 137 minuti.
Trama: il film Grazie a Dio è ambientato in Francia, a Lione, e racconta del bisogno di giustizia da parte di alcuni adulti, per dei bambini molestati sessualmente dal sacerdote Pregnac. Decidono quindi di fare tutto il possibile affinché venga cacciato dalla chiesa e cominciano a recuperare dati e prove di quei tempi. Si raggruppano in 4-5 accomunati dalla stessa brutta sorte e dopo un’iniziale indecisione dovuta alla paura di affrontare quell’argomento sia in casa e sia di fronte alla società, decidono di rivolgersi alle autorità ecclesiastiche per avere giustizia. Ricevono promesse d’aiuto a parole, ma nei fatti le cose non cambiano. Le vittime decidono allora di riunirsi in un’associazione di nome “la parola liberata” e denunciano il sacerdote alle autorità civili e penali.
Il film tratta un fatto di cronaca vera successo negli anni ’80 e lascia sbigottiti per come la Chiesa protegga se stessa e non le vittime alle quali non assicura giustizia, pur dichiarandosi loro vicina. L’argomento di cui parla è molto spinoso e purtroppo attuale. Per fortuna Papa Francesco ha fatto di tutto per fare pulizia all’interno della Chiesa, isolando e scacciando quei sacerdoti rei di aver commesso atti di pedofilia nei confronti dei bambini. Viene molto analizzata la fatica che fanno molte delle vittime diventati padri nel decidere di denunciare il sacerdote e lo fanno proprio per i figli per insegnare loro a non avere mai paura di parlare di qualsiasi cosa capiti loro nella vita.
A chi ne consigliamo la visione e perchè: a chi ha fiducia nella Chiesa ma la vede come un “paradiso terrestre”: mentre anch’essa è formata da uomini che possono sbagliare in maniera pesante a discapito dei bambini o di chiunque altro. E quindi devono essere perseguibili per legge come ogni cittadino “normale”.
Loretta e Giovanna