È un po’ di tempo che dall’alto del piedistallo Aurelio Saffi scruta l’orizzonte. “Dove sono i forlivesi”? In pochi decenni Forlì è diventata la città più metafisica della Romagna. De Chirico salterebbe di gioia: deserti urbani, spazi vuoti. Eppure la città è uno scrigno di tesori: antichi palazzi, reconditi cortili, chiese, opere d’arte, musei, il San Domenico, l’architettura razionalista. Basterebbe poco per rianimarla. “Non c’è più il goliardico spirito di aggregazione di un tempo” spiega Letizia Balestra neo consigliera comunale, anima e cuore della prima edizione della Christmas Run, in collaborazione con l’Associazione Avis.
Lo ricordano bene i forlivesi quel brulicante alveare: si facevano “vasche”, non c’era un negozio sfitto, la gente si guardava negli occhi. La sfida è ambiziosa. Fare di Forlì la capitale della Romagna: faro culturale e sociale. Per quanto riguarda la genesi del progetto, un giorno Letizia ascoltò due nonnini seduti in un bar del centro che ricordavano la città della loro gioventù. “Era viva”, dicevano. In un baleno scattò la molla: una corsa podistica per la “rinascita” di Forlì. Basteranno 10 km di scarpinata nel centro storico con partenza e arrivo dalla basilica di San Mercuriale? Chi fa sport e ne conosce i valori universali annuirà.
Sì perché correndo nascono legami. E cadono barriere. Giovani, anziani, atleti, appassionati di ogni fede religiosa ed estrazione sociale. Basta uno sguardo,l’incoraggiamento di chi ti corre accanto. E se prima arrancavi torni a volare. “Il desiderio – continua la consigliera – è che sabato 14 dicembre alle ore 9,30 da piazza Saffi i partecipanti arrivino numerosi in compagnia di parenti e amici perché una città in movimento è una città sana. Inutile decantare le virtù dello sport; se poi al viver sano si affianca la solidarietà il gioco è fatto”. In questa prima edizione della Christmas Run Forlì il ricavato andrà all’Avis e la cifra raccolta sarà riportata su un simbolico assegno di un metro.
A dar man forte ci saranno Anmic, Anffas, Lions Club e Incontro senza Barriere, tutti impegnati nell’organizzare attività sportive per diversamente abili. “Nell’ottica dell’inclusione sociale – conclude la consigliera – abbiamo cercato di allargare il progetto il più possibile”. I padrini della corsa saranno il comico Andrea Vasumi e il predappiese Lorenzo Lotti, “l’uomo degli altipiani”. La gara non è competitiva. Una domanda però sorge spontanea: chi riuscirà a stare alle calcagna di Lorenzo, detentore di un incredibile 2h, 30’ e 26’ stabilito alla Verdi Marathon di Salsomaggiore?
“In questo caso l’agonismo c’entra poco – spiega il maratoneta -. Io e il gruppo di Predappio correremo nel più puro spirito della solidarietà”. Una corsetta tra le braccia della città tanto per dirle che non ci siamo dimenticati di lei. E alla fine, oltre la linea d’arrivo, gli Alpini e del buon vin brulè. Tutti uniti in una piazza gremita. Scommettiamo che il buon Saffi torna a rivedere la “luce?
Paolo Simoncelli