Ci sarà un nuovo indirizzo per il liceo artistico e sede distaccata per l’Itis. La conferenza regionale per il sistema formativo – organismo di emanazione regionale e sede di confronto e di raccordo tra le politiche e la programmazione in materia di istruzione e formazione – ha confermato le scelte strategiche adottate dal Consiglio provinciale il 26 novembre in materia di organizzazione della rete scolastica e di programmazione dell’offerta di istruzione per l’anno scolastico 2020/2021. La nuova programmazione della provincia di Forlì-Cesena si sviluppa, quindi, lungo tre direttrici: il miglioramento continuo del sistema provinciale di istruzione, l’armonizzazione della rete scolastica e dell’offerta di istruzione con le esigenze educative e di sviluppo del territorio, il potenziamento della capacità delle istituzioni scolastiche di interagire con il territorio di riferimento.
Dal prossimo 7 gennaio 2020, pertanto, il Liceo artistico e musicale “A. Canova” di Forlì proporrà agli studenti del primo anno scolastico il nuovo indirizzo “Audiovisivo e Multimediale” mentre l’Istituto professionale Ruffilli, sempre di Forlì, attiverà l’indirizzo “Agricoltura, sviluppo rurale, valorizzazione dei prodotti del territorio e gestione delle risorse forestali e montane”.
L’Istituto tecnico “G. Marconi” di Forlì aprirà una sede distaccata nel Comune di Sarsina con il nuovo indirizzo riguardante la “Meccanica, meccatronica ed energia”, molto atteso dal territorio e dagli operatori economici della vallata del Savio. Con la programmazione 2020/2021, frutto di un ampio percorso di confronto territoriale, la Provincia, in qualità di ente di area vasta, ha svolto una delle funzioni fondamentali rimaste all’Ente dopo la legge di riforma Delrio.
Nuovi indirizzi di studio per il liceo artistico e nuove scuole sono strumenti decisivi per rispondere alle esigenze della popolazione scolastica e alle richieste del mondo produttivo locale. L’Amministrazione provinciale e i collaboratori tutti esprimono grande soddisfazione per il risultato ottenuto, essendo da sempre convinti che l’integrazione tra la scuola ed il territorio, l’innovazione e la conoscenza oltre che fonte di ricchezza, di benessere e di migliore qualità della vita costituisca anche una garanzia di inclusione sociale.
È stata, quindi, questa la sfida che la Conferenza provinciale di coordinamento ha raccolto garantendo ulteriori possibilità formative, utili a rispondere alle esigenze attuali e del futuro prossimo in relazione ai livelli di istruzione e di formazione dell’intera popolazione scolastica, fortemente legati all’occupazione.