Proprio oggi sarebbe entrata in vigore la legge sul taglio dei parlamentari. Di conseguenza dopo aver doverosamente modificato la legge elettorale attuale per fare in modo che poi tale decisione politica possa essere applicata al territorio, la riduzione dei parlamentari sarebbe entrata in funzione già dalle prossime elezioni.
Ma gli italiani sono dei bambini e per molti politici di professione prenderli per il culo è un gioco da ragazzi ed ecco quindi la fregatura semantica dettata dal vergognoso dietrofront attuato da alcuni politici subito dopo l’approvazione della legge: con la scusa di offrire agli italiani la possibilità di decidere (nonostante sappiamo tutti che sarà una decisione scontata) accadrà invece che l’iter referendario necessario garantirà ai feticisti della poltrona tempo, il quale inevitabilmente rimanderà l’entrata in vigore di tale legge già approvata, alle elezioni successive le prossime. Tradotto: alle prossime politiche i partiti imbarcheranno ancora lo stesso numero di poltrone garantendosi ancora per un ultimo mandato lo stesso numero di stipendi, pensioni, rimborsi.
Non dimentichiamoci infatti che hanno votato a favore di questa legge le forze di maggioranza (M5s, Pd, Italia Viva, Leu) e quelle di opposizione (Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia). Però subito dopo i 553 voti favorevoli una parte di essi ha iniziato a raccogliere le firme tra i parlamentari per il referendum e tutto ciò al fine di voler affidare ai cittadini la possibilità di confermare o meno questa scelta politica, ultra condivisa dalla maggioranza politica e da quella degli italiani. Solo gli scemi non sanno come andrà a finire questo referendum che, visto l’esito plebiscitario scontato, sarà pure un ingente spreco di risorse pubbliche. Ecco che da cornuti saremo pure “mazziati”. Il cambiamento e la famosa politica del fare, avverranno quindi solo tra 8 anni e sempre che nel frattempo tale legge non la si cancelli, modifichi o deroghi.
Ecco allora la lista dei senatori che hanno firmato per offrirci la possibilità di esercitare la democrazia diretta riguardo un tema dal risultato scontato anche per il mio gatto. Ma è il pastore che macella la pecora non il contrario.
Forza Italia: Aimi, Alderisi, Barboni, Battistoni, Berardi, Biasotti, Binetti, Caliendo, Caligiuri, Cangini, Carbone, Causin, Cesaro, Craxi, Damiani, De Poli, De Siano, Fantetti, Fazzone, Floris, Gallone, Gasparri, Giro, Lonardo, Malan, Messina A., Minuto, Modena, Moles, Pagano, Papatheu, Paroli, Perosino, Pichetto Fratin, Rizzotti, Saccone, Schifani, Sciascia, Serafini, Siclari, Toffanin, Vitali.
Lega: Barbaro, Candura, De Vecchis, Grassi, Lucidi, Marti, Montani, Pepe, Urraro.
Misto: Bonino, Buccarella, Cario, De Bonis, De Falco, Fattori, Laforgia, Martelli, Merlo, Nugnes.
Pd: Giacobbe, Nannicini, Pittella, Rampi, Rojc.
Italia Viva-Psi: Garavini, Nencini.
M5S: Di Marzio, Marilotti.
Senatore a vita: Rubbia.