Ricollocata la Pala d’Altare nello spazio multireligioso Irst

Pala d'Altare Irst

Torna nella sua collocazione originaria – la cappella di quello che fu l’ospedale civile di Meldola, oggi Istituto Tumori della Romagna (Irst) – la bellissima pala d’altare rappresentante la crocifissione di Cristo realizzata, negli anni ’70, dall’artista meldolese Augusto Neri. L’opera, infatti, fu commissionata all’artista dall’allora Ausl di Forlì per andare a comporre l’arredo liturgico della cappella interna al nosocomio cittadino dove rimase fino al cambio di destinazione di quei luoghi che diventarono l’attuale sede Irst, venendo di conseguenza restituita ai proprietari. Grazie all’interessamento dello staff che cura il patrimonio storico-artistico dell’Ausl della Romagna e al lavoro sinergico con Irst, la pala, rimasta per diversi anni inutilizzata tra i cespiti dell’Azienda, è stata recuperata e restaurata gratuitamente dal Maestro Augusto Neri, tornando ad impreziosire il suo luogo d’origine.

La cerimonia d’inaugurazione dell’opera si è tenuta giovedì mattina presso lo spazio multireligioso dell’Istituto. “Per Irst è una giornata da ricordare con piacere – ha esordito Giorgio Martelli direttore generale – festeggiamo un’opera così bella che torna nel suo luogo d’origine. Ringraziamo l’Ausl che ha voluto riposizionarla; sapremo custodirla e valorizzarla al meglio”.

A seguire sono intervenuti il sindaco di Meldola Roberto Cavallucci – “è come se si fosse riannodato un filo interrotto tempo fa; Irst prosegue e rinnova una storia secolare, in un luogo così caro a tante persone, specialmente ai pazienti. Sono ancora più felice di poter dare il bentornato a un’opera realizzata da un nostro concittadino, Augusto Neri, un artista e persona davvero straordinaria”.

Mattia Altini, direttore sanitario Irst, ha agiunto: “Tutta la letteratura scientifica contemporanea ormai inserisce gli ospedali nei contesti cittadini, nei territori. L’evento di oggi segna un piccolo passo nel cammino che Irst, città di Meldola e Azienda Usl hanno intrapreso insieme e percorreranno insieme”.

A portare anche i saluti delle direzioni Ausl Romagna, Sonia Muzzarelli, Conservatore patrimonio storico artistico AUSL e promotrice del ricollocamento: “L’Azienda detiene un patrimonio molto vasto, che merita grande attenzione. L’impegno è ricollocare nella propria sede originaria ciò che non lo è più, rispettando l’inscindibile legame che esiste tra opere, luoghi e territori”.

A concludere l’inaugurazione, l’intervento del vescovo della diocesi di Forlì-Bertinoro Livio Corazza: “Mi sono soffermato a guardare quest’opera e questo luogo; questa piccola cappella dove ci si reca talvolta con dolore, con speranza, speriamo per ringraziare per la ritrovata serenità. Un luogo di silenzio che raccoglie e accoglie. Per questo trovo quest’opera così adatta e bella: una Crocifissione che in realtà è una resurrezione; un’opera che infonde grande speranza”.

Realizzata in bronzo sbalzato su una base in mosaico verde e azzurro caratterizzato dalle linee spezzate alla Cosmè Tura, in principio l’opera fu collocata in una nicchia favorendo una visione scenografica della crocifissione del Cristo. L’arredo liturgico si completava con l’altare e il tabernacolo in bronzo eseguiti dallo stesso Augusto Neri. Durante la sua carriera, l’artista ha eseguito molte altre opere sia per il Comune di Meldola sia per l’ex Ausl di Forlì acquisite poi dall’Azienda Usl della Romagna. In particolare, per il Comune ha realizzato un medaglione in bronzo con il volto di Monsignor Achille Lega, fondatore nel 1930 dell’Istituto San Giuseppe e le porte in bronzo della chiesa di San Nicolò mentre, per l’Ausl, due busti in bronzo che ritraggono il senatore Roberto Ruffilli e Luigi Pierantoni, oltre a due bozzetti preparatori per il reparto di cardiologia dell’Ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì.

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