Ristorante Onda Blu
Indirizzo: via Orsa Minore, 1 a San Mauro Mare FC
Recapiti tel. 0541/344886
Giorno di chiusura: invernale solo la domenica sera; per il resto, sempre aperto.
Orario di esercizio: pranzo/cena.
Chiusura per ferie: mai.
Si può prenotare? Si, impellente.
Il locale è climatizzato? Favoloso dehor estivo, vista mare. Bello.
Come arrivare/itinerario consigliato: portarsi a San Mauro Mare, puoi uscire al nuovo casello A14 (quello che usi per andare da Ikea); vai diritto per S. Mauro Pascoli: in paese in fondo voltare a destra, lo trovi su una laterale, sei in spiaggia!
Consigli sul Parcheggio: Parcheggio privato in estate.
Ristorante Onda Blu, siamo a San Mauro Mare, la parte marittima di San Mauro Pascoli: sei al mare in un ambiente incantevole, fine raffinato, locale posto sull’arenile in posizione ardita; cucina sopraffina e di pesce. La prima cosa che avvertirai, una volta giunto al Ristorante Onda Blu, quello che ti colpirà, sarà l’arenile, la spiaggia, per chi ama il mare è una gita da non mancare, un paesaggio unico, il mare vicinissimo, la scogliera frangiflutti, l’orizzonte e tu! Cartolina.
La struttura, pur essendo sulla spiaggia, non è un Bagno: finalmente un ristoratore posto sull’arenile, che sembra un Bagno, ma non lo è! Qui si mangia e basta: se in estate, cosa plausibile, vorrai andare in spiaggia, potrai farlo col Bagno attiguo, ben separato dal Ristorante Onda Blu. Sono anni che cito le cucine dentro le strutture balneari, non vedo il nesso tranne in alcuni casi isolati con vere strutture. Diversamente il bagnino, assieme a sua madre, o sua moglie, a pranzo negli anni del boom economico, si improvvisa “cuoco” cucinando due spaghetti in più, nati per la famiglia, e proposti agli avventori: ecco in sintesi il proliferare del bagnino-cuoco, in 40 anni di vita romagnola ne ho viste di tutti i colori, “cabine-cucina” e via andare, la moda di mangiare al mare ha molteplici aspetti.
Stando sul pezzo, questo ristorante mi affascina tantissimo: Ristorante Onda Blu, nasce come bar posto sul mare ma si evolve in ristorantino, in seguito si amplia, e che livello, cresce in modo esponenziale poichè fa bene il suo mestiere, anzi nel migliore dei modi, e lo vedremo assieme. Maurizio Campedelli assieme alla moglie Jana, dal 2001 sono i titolari del Ristorante Onda Blu. Primi anni in affitto e quindi l’acquisto dell’immobile: nel 2011 il miglioramento strutturale del locale che diverrà bellissimo, mi ricorda Viareggio, un locale identico fronte mare.
Maurizio ha le idee chiare sul mondo della ristorazione; per anni ha fatto il macellaio gestendo con la famiglia due macellerie, una a Savignano e una a San Mauro. Arriva il cambiamento radicale, l’acquisizione del piccolo Bar posto a ridosso della spiaggia, con una cucina minuscola che, dopo soli due anni, cambierà radicalmente per dare spazio all’attuale Ristorante Onda Blu; sono a classificarlo tra i top restaurant di pesce della Romagna; onore al loro merito. La Carta, il Menù, verte chiaramente sul pesce ma troverai alcuni piatti di terra per emergenze.
Parlando del pesce, Maurizio ama definirlo “selvaggio”, cioè puro, e la costante ricerca di pesce così naturale, non di allevamento, di batteria o vasche, lo porta ogni giorno a ricerche, una indagine sul meglio del mercato, una cernita che porterà in alto il locale, che farà anche la differenza sugli altri; questa guerra-selvaggia sulla ricerca del pescato, Maurizio la conduce di persona rivolgendosi, ogni giorno, sui mercati ittici di zona che frequenta e conosce a menadito, da anni: all’apertura, lui sarà lì per valutare in meglio del pescato, il prezzo è correlato a questa freschezza chimerica.
La cucina dell’Onda Blu è giovane ma ha tutte le carte in regola per crescere, per divenire un punto cardine sul settore: staff di Cuochi e spicca il giovane Mattia Terenzi che mi ha spiegato il concetto estremo del troppo sale/ troppo zucchero concorda con me sulla limitazione al fine di captare le sfumature nel palato, e naturalmente l’importanza del pesce al naturale, senza intingoli che, lo ricordo, coprono i sapori originali; qualcuno va a “mascherare” il congelato, l’ammoniaca che per i palati fini si sente, eccome. Una scuola di rara cucina. Bellissimo.
Maurizio sull’intervista ama definirsi “non del settore”, uno che vuole imparare, affermazione che stride con questa sua struttura ma denota umiltà, determinazione dell’imprenditore stesso: solite frasi, fare azienda, condividere responsabilità con chi lavora, come Jana (la moglie) a tutte le maestranze, dalla Sala alla Cucina una dozzina di persone, non poche (più gli extra estivi): azienda atta a soddisfare il tuo palato.
Gli assaggi recensiti. Faccio notare che siamo in piena “emergenza da Coronavirus”: ciò nonostante il locale era quasi pieno, a scapito di molti locali quasi vuoti. Saltiamo i primi avendoli assaggiati in precedenza ed assegniamo il voto massimo, leggere a seguire.
Entrèe: tagliatella di calamari, specie di “tagliatellina” di calamaro fresco cotta a vapore, crema di parmigiano Vacche Rosse, crumble di pane, silicornia essiccata, piatto basico, fine, delicato, voto 9,5.
Triglia pescata (scoglio) aperta e deliscata (esecuzione chirurgica) su passato di pomodoro fresco a più cotture anche essiccato al forno, con erbette spontanee, gratinata ed essiccata al cannello sulla pelle, cerfoglio bruciato: stupenda, delicatissima, buonissima e senza lische: voto 10 e lode.
Crudità: tris di carpacci (tonno, ricciola, sogliola) e tre tipi di crostacei suddivisi in cinque parti: Gamberi rosa, scampi, canocchie, mazzancolla, ed uno scampetto (voto: 10 e lode).
Gratinato dell’Adriatico, calamaro, spiedino di sogliola con guanciale, canestrini, cannelli, e un trancio di pesce. Voto: 10.
Arriva un assaggio di Sgombro, favoloso e sottolineo l’utilizzo benefico e sensato di questo pesce azzurro ricco di Omega 3; voto 10 e lode.
Il dolce, vera sorpresa, una chicca: Cheesecake di robiola di capra su letto di crumble di cacao amaro, sovrasta il tutto delle verdure “in dolce” (dolcificate: che buone!), a fianco una gelatina di agrumi da mangiare per ultimo. Non ho parole, se il dolce doveva colpire sul chiudere il pasto, c’è riuscito! Siamo decisamente sull’eccellenza golosa. Voto 10 e lode.
Arriva il caffè, con una piccola pasticceria veramente buonissima.
Questa la sintesi di un ristorante a prevalenza pesce, cultura elevata del pesce crudo, ottimo cotto, materie prime utilizzate a dir poco eccelse, ed abbattimento sul pesce crudo.
Potete stare tranquilli.
Dimensione del locale: locale fine, bello, moderno, 70 coperti invernali, più il magico dehor estivo. Bellissimo, tutta la vista mare è coinvolgente, unica.
Arredamento, tavola: tutto perfetto ed in ordine. Tavoli con tovaglieria fine, sottotovaglia. Posateria lusso. Spazio tra i tavoli!
Cucina locale con radicale assidua ricerca di pesce “selvaggio”, come lo chiama Maurizio Campedelli. Sono banditi i pesci di allevamento, non si cita nemmeno il congelato. I mercati sono quelli locali specie su Cesenatico; in estate si cerca anche sul Tirreno e sul basso Adriatico: bravi. Il prezzo è correlato ma, a mio avviso, meritato.
Direzione/Chef: Maurizio e Jana.
Target del locale $$$: medio alto. Top per pesce.
Descrizione Menù.
– Antipasti: Crudità: antipasti freddi e tartare (voto 10). Caldi: involtino porro canocchie; Sgombro (pesce azzurro, Omega 3!) carota/spinaci; Vapore del giorno. Voto 10. Lode per Sgombro.
– Primi piatti: evidenzio spago aglio-olio-peperoncino su fonduta di pecorino dolce e tartare di gambero rosso dell’Adriatico: coraggioso AOP con materia prima rara, da manuale…stellato! Voto 10 e lode. Inoltre ti suggerisco: Paccheri con tonno fresco olive, pomodorini e capperi; Tagliolino del pescato del giorno; Cappelletto canocchia e granchio (NB il compenso del cappelletto è polpa bianca di pesce), voto 10 e lode. Tagliolini vongole sgusciate e calamaretti; (c’è sempre qualcosa di terra, chiedete).
– Secondi piatti: Pescato del giorno in padella: la qualità assoluta ricercata sul mercato, voto 10; Tagliata di tonno pinna gialla; Pesce alla griglia secondo il pescato del giorno, voto 10 e Lode. Pesce al forno secondo pescato del giorno, voto 10. Spiedini misti dell’Adriatico; Fritto di paranza “senza spine”, voto 10; Fritto per vagabondi cioè con calamari e mazzancolle, voto 10 e Lode; Fritto misto 6 miglia, cioè pesce cercato il alto mare: voto 10 e lode.
– Contorni: di stagione e a corredo dei piatti.
– Nel Cestino: Pane di farina semintegrale (8,5), cialda al mais (9) o derivati, grissini artigianali (10 e lode), tutto di loro produzione.
– I dolci: Lode infinita al nuovo dolce che, probabilmente, han voluto testare con me quale scribacchino: Base crumble di cacao amaro; corpo: robiola di capra (!); cappello: verdure, quelle del ragù (carote sedano ecc.), dolcificate (stupendo anche come aspetto visivo), e si mangia assieme, parata di tre sapori; all’ultimo trovi una gelatina ghiacciata agli agrumi, la chiusura! Sballo di sapori. Bravissimi. Voto 10 e Lode. Inoltre: Tortino caldo al cioccolato; Crema yogurt cioccolato; Panna cotta al ristretto di cachi; Mascarpone cacao e gelato al limone; Crema Pasticcera con arancia ed anice stellato; Cappuccino Viennese; Gelato mantecato; Frutta fresca.
– Caffè / Invecchiati ed “Infiammabili”: scelta notevole di alto livello.
– La Cantina: Etichette; Carta dei Vini/Carta dell’Acqua? Etichette di tutto rispetto anche importanti. Voto alla Cantina: 10 e lode. Acqua minerale di pregio.
– Oli di altissimo livello.
– Note sul menù; Piatti consigliati: Cruditè in primis ma anche tutto il menù di pesce.
– Chimere gastronomiche: La Triglia, di scoglio. Cruditè.
Verdetto finale:
Location (il posto sull’esterno): 10
Ambiente del Locale: 10 e lode.
Servizio: 9
Voto globale/media Menù: da 8,5 a 10 più lode attribuita.
Il voto del Conto: 8,5.
Fa il PL: Pranzo Lavoro? Chiedere per menù snelli tipo lavoro.
“Sulla Porta”: il locale vanta le Targhe, “Placche”, di queste Guide:
– 4live.it
– “Via Emilia Ristoranti” www.viaemiliaristoranti.it
– Michelin
– Gambero Rosso
– Espresso.
Puoi provare anche questi Ristoranti”: (recensiti/in arrivo):
– A pari livello, ti consiglio: Terre Alte a Longiano (recensito); Posillipo a Gabicce Monte (recensito); Magnolia a Cesenatico (in lista recensiva).
– Cosa c’è da vedere in zona? Tutta la costa romagnola: Cesenatico, Bellaria, Rimini. Non mancare sull’entroterra, in primis Santarcangelo e Savignano sul Rubicone.
– In definitiva: un elitario locale di pesce con vista mare!
Gigi Arpinati