Riceviamo e volentieri pubblichiamo la segnalazione di protesta di Roberta Gardini titolare di un salone di parrucchiere “L’immagine” a Forlì in via Tevere.
«Mancano solo tre giorni alla riapertura dei parrucchieri e dopo più di 60 giorni di chiusura forzata causa covid-19 lo stremo delle attività è entrato dentro ai nostri negozi. È gravissimo, ripeto gravissimo, che ancora non ci siano protocolli di sicurezza chiari, semplici, e attuabili per la nostra categoria! Abbiamo affrontato acquisti alla cieca dei vari DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) in previsione della riapertura, con soldi che non abbiamo, perché purtroppo abbiamo solo ammanchi e bollette che continuano ad arrivare insieme alle tasse che ci vengono chieste!
Ora mi chiedo: chi sarà pronto alla riapertura di lunedì 18 maggio se ad oggi non ci sono linee certe? Ma soprattutto mi chiedo le eventuali sanzioni saranno a nostro carico o a carico di chi non è stato in grado di darci regole chiare e attuabili con sufficiente anticipo per poterci adeguare? La legge non ammette ignoranza ma deve informare in tempi adeguati chi la deve applicare. Chiediamo sostegno e informazione adeguata. Siamo stanchi di brancolare nel buio».